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Introduzione storica

Introduzione

Comune di Magliano Sabina

Archivio storico comunale preunitario

Tabelle delle entrate e delle uscite

Affidae beluarum

Libri exibitionum

Minutari e copialettere

Giurisdizione criminale

Giurisdizione civile

Inventario dei fondi dell' archivio storico preunitario del Comune di Magliano Sabina

a cura di

direzione e coordinamento scientifico:

Introduzione storica

In una collina che si affaccia sulla Valle del Tevere, a 223 m. sul livello del mare, sta Magliano Sabino. Sembra che in questa località avesse la sua villa, la nobile famiglia Manlia e che Manlio Torquato, da cui Magliano prese il nome, facesse di questa terra il campo dei suoi soldati. Magliano porta, infatti, nel suo stemma, raffigurato un guerriero a cavallo che. si vuole sia Manlio, ornato della collana che aveva tolto al capo dei Galli nella battaglia presso l’Aniene.
Le falde del colle ove sorge Magliano, erano, una volta, bagnate dal Tevere, prima che questo fiume fosse fatto deviare attraverso un nuovo grande alveo, per il ponte Felice, grandiosa opera, a quattro grandi luci, fatta costruire da Sisto V. Questo fatto, non solo portò danno economico a Magliaono essendogli stato tolto il porto, ma produsse anche danno dal lato igienico, poiché le cattive esalazioni delle acque stagnanti produsse gravi e determinarono l'esodo di gran parte degli abitanti. La deviazione, inoltre, procurò gravi spese ai vari pontefici dato che, occorsero grandi lavori e anni di tempo, per poter incanalare, definitivamente, il fiume nel nuovo alveo.
Di romana testimonianza, Magliano possiede varie iscrizioni, tra cui una importante, facente parte di un'urna cineraria e che è conservata nel Palazzo Comunale.
Essa così dice : DEIS MANIBUS
M.FULVII.M.L.
LEITI
ARAM PECUNIA SUA
DECURIONES DOMUS
PATRONI EIUS
e si riferisce sicuramente ad una ricca famiglia. Altri importanti avanzi di romana epoca, rinvenuti in zona detta "Pontinovi", sono conservati a Magliano.
Il nome di Magliano appare nei registri farfensi sin dall'806, anno in cui viene ricordato un "fundum Manliano in quo est ecclesia Sancti Juvenalis". Nell'867 viene descritto il censo che Magliano pagava alla Santa Sede, censo, per quell’epoca, molto elevato, e, nell'anno 1090 sono elencati i diritti della abbazia di Farfa sul Castello di Magliano che viene cosi nominato, per la prima volta. E il suo castello ben forte, difeso da potenti mura e da torri numerose, nel 1155, raccolse il pontefice Adriano IV e l’Imperatore Federico che vi sostarono per vari giorni, prima di riparare a Farfa.
Data la sua posizione, strategicamente favorevole, e le ben costrutte e numerose opere di difesa, Magliano potè, più che gli altri castelli sabini di quelle parti, resistere agli assalti dei dominatori, sottraendosi ai miraggi degli Orsini che tentarono più volte di acquistarla al loro dominio.
Solo, dopo il trasferimento dei papi in Avignone, essendo, nuovamente, minacciata da Paolo Orsini, preferì sottomettersi a Ludovico figlio di Amedeo conte di Savoia, senatore di Roma che, nel 1311, passava con un grosso esercito da quelle parti, per iscontrarsi appunto con le truppe degli Orsini. In questa occasione, quaranta dei migliori cittadini di Magliano si recarono al campo a prestare giuramento nelle mani del senatore Ludovico.
Da queata epoca Magliano ebbe attribuito dal Senato romano, sebbene ancora non ufficialmente lo fosse, il titolo di città, ben meritandolo per il suo vasto territorio e per il numero cospicuo di abitanti.
Magliano era tenuta a fornire, ogni anno, per i giochi di Agone e di Testaccio un contributo in fiorini ed in monili di argento, oltre a quattro giostratori a cavallo.
Magliano sopportò, per breve tempo, il dominio di Braccio da Montone che, dopo averla difesa da Francesco Sforza, il quale l'aveva occupata con la violenza, la restituì, nel 1430, al pontefice come mantenimento di una precedente promessa.
Secondo quanto sappiamo, il Papa, in questa. epoca, faceva governare Magliano da un podestà che, in generale, durava in carica un an no e primo in ordine di tempo, fu Cicco Balio de Balis, cittadino romano. Magliano era cinta da forti mura, per circa un chilometro e mezzo, aveva in origine numerosi fortilizi, oggi non più esistenti, e vi si accedeva per le quattro porte dette: Sabina, Gigliana, Romana e di S.Francesco.
Nel 1464, il papa Pio II, per recarsi ad Ancona, passò in barca stto Magliano. Saputolo gli abitanti, corsero a rendergli devoto omaggio e a ringraziarlo di persona per aver elevato, qualche anno prima, la loro principale chiesa a collegiata unendo le chiese e di S.Lorenzo.
Era quindi, un punto, diciamo, di passaggio obbligato, anche attraverso il Tevere, non solo, ma il suo territorio costituiva una zona adattissima per la sosta riparata dalle truppe, tanto vero che, nel 1473, quando Federico di Monte Feltro duca d'Urbi no, d'ordine del Papa, iniziò la spedizione contro i Savelli e i Malatesta, altri prepotenti invasori delle terre della Chiesa, fece accampare a Magliano le sue numerose e agguerrite truppe. I Maglianesi, dapprima si preoccuparono temendo danni e rappresaglie, ma ebbero invece il conforto dì vedersi molto "bene accolti dallo stesso duca. Ci narra infatti, Girolamo Muzio nella Storia di Montefeltro che "la moglie Battista Varano donna di gran nome, lo andò a trovare in campo a Magliano dei Sabini, ove ella, di detta terra prese tal protezione, che quei popoli confessarono che nè in quella terra, né nel contado, non avevano sentito che l’esercito vi fosse stato, e da tutto il paese tutte le più nobili donne concorsero, tirate dalla onorata sua fama, a farle riverenza, come a quella, d’onde tutte le donne di quella età dovevano prendere l'esempio di vivere virtuosamente ".
Oltre a tutto, viene anche ricordato che Federico nel partire, lasciò ai Maglianesi un diploma di riconoscenza, con il quale assicurava loro la più ampia protezione.
Il 18 settembre 1495 segna per Magliano una data memoranda, essendo di quel giorno il breve con cui Alessandro VI, per l'abbandono in cui era stato lasciato Foronovo, trasferiva la sede della Cattedrale Sabina a Magliano, obbligando il Vescovo di Magliano a recarsi a Vescovio per celebrarvi la messa, in determinate solennità. Nello stesso anno, ottenne il titolo ufficiale di città e di metropoli della Sabina. Grande decoro e non lievi vantaggi ne vennero a Magliano da questa sue nuove alte mansioni, essendo stata insignita di privilegi, non solo, ma anche liberata da gravose imposte.Il 4 aprile 1498, dal cardinale Oliviero Caraffa fu consacrata solennemente la Cattedrale,mentre, il Seminario, che fu il terzo istituito dopo il Concilio di Trento, venne aperto il 29 aprile 1593, secondo quanto aveva prestabilito il Cardinale Gabriele Paleotti. Abbiamo già visto la grande importanza che ebbero i Vescovi di. Sabina, e sappiamo come essi che assunsero la dignità cardinalizia, accompagnavano i papi nei viaggi, ovvero rimanevanol a Roma a farne le veci, o erano inviati, in importantissime legazioni.
Al titolo di vescovo sabino, fu sempre aggiunto quello importantissimo di vescovo lateranense, e il vescovo sabino aveva anche, come abbiamo visto, l'altissima prerogativa di incoronare l'imperatore, in assenza del pontefice.
Nel 1621 fu eretta dal cardinale Odoardo Farnese la bella torre campanaria. Il 22 febbraio 1630, il cardinale Scipione Borghese stabilì a proprie spase il mantenimento di un vescovo suffraganeo ordinandone subito, Giovan Battista Piccolomini senese.
Quando i paesi della Sabina ebbero a cessare di dipendere dal cosidetto "Senato romano”, Magliano ebbe un Governatore dipendente, direttamente dalla delegazione di Rieti: nel 1808 Maglìano, avendo assunta da tempo notevolissima importanza, fu creata Capoluogo di circondario, avendo alle sue dipendenze: Otricoli, S.Vito, Calvi, Rocchette, Montebuono, Tarano, Fianello, Cicignano, Collevecchio, Foglia, Poggio Sommaville, Stimigliano, Forano, Santo Polo, Torri, Selci e Vacone.
Fece parte della Guardia Capitolina e nel settembre 1850 fu annessa al regno d'Italia formando nel 1861 uno dei sei mandamenti del circondario di Rieti aggregato provvisoriamente alla provincia di Perugia. Nel 1870, ebbe l’onoreore di ospitare il generale Raffaele Cadorna con tutto lo Stato Maggiore. Dal 1927, fa parte della provincia di Rieti.
(L’Introduzione storica è tratta da: Francesco Palmegiani “Rieti e la regione Sabina", Roma 1932).

Introduzione

Premessa
II riordinamento dell'archivio storico del Comune di Magliano è stato effettuato prendendo in considerazione :
1) la parte pergamenacea ed i frammenti più antichi di quella cartacea, conservati nei locali della Segreteria per il valore loro attribuito e per il modesto ingombro,
2) la parte dell'archivio storico che va dal 1453 al 1860 e costituita da documenti cartacei rilegati in pergamena e cuoio. Non si è creduto opportuno estendere il riordinamento alla restante parte dell'archivio storico, in considerazione sia del fatto che del periodo più recente sono apparentemente rimaste poche traccie nell'archivio comunale e sia dal fatto che ciò che resta è frammisto all’archivio di deposito, attualmente costituito da una congerie di atti conservati senza alcun ordine.
La necessità di delimitare il riordinamento dell'archivio è derivata dal fatto di aver dovuto operare fuori della normale area di lavoro e con orari forzatamente limitati,onde si è dovuto necessariamente scegliere tra il riordinamento totale dell'archivio storico in questione e il riordinamenento e 1'inventariazione di altri importanti archivi storici comunali. Tenuto conto la situazione di fatto esistente nell’archivio di Magliano Sabina si è dedotto che per un riordinamento completo dell'archivio storico, vale a dire fino all'anno 1931, si sarebbe dovuto schedare e inventariare anche tutto l'archivio di .deposito fino quasi ai nostri giorni. Si è pertanto preferito limitare il riordinamento dell'archivio storico di Magliano Sabina all'anno 1860, e dedicarsi contemporaneamente al riordinamento di altri importanti archivi storici comunali. Questo lavoro, viene infatti ad inserirsi nel quadro dell'attività della Sovrintendenza Archivistica per il Lazio volta a costituire una "Guida agli archivi storici del Lazio" almeno fino al sec. XIX. Data la scarsità del tempo a disposizione si é preferito, inoltre, dedicarsi sopratutto alla parte cartacea, in quanto più importante ai fini della conoscenza della storia locale.
Il regesto delle pergamene, in considerazione anche del loro cattivo state di conservazione, è stato diretto ad evidenziare solo gli elementi principali, dei documenti: elementi accessori sono stati aggiunti solo nei casi di meno difficile lettura e di evidente importanza. Di qui la disparità nei criteri di redazione dei regesti.

SPERANDIO: "Sabina sacra e profana, Roma, 1790.

TOMASSETTI G. e Biasotti G. : "La Diocesi Sabina", Roma 1909

PALMEGIANI F-: "Rieti e la Regione Sabina,Roma 1932'.

TONDINELLI P,: "Magliano attraverso la sua sto ria" in "Terra Sabina”, anno III, 1925.

Comune di Magliano Sabina

Archivio storico comunale preunitario

Pergamene

Statuto della Comunità di Magliano: frammenti dell'ndiceBonifacio

1311

Risposta di Geraldo, abate di Farfa, a quesiti della Comunità di Magliano

1380 novembre 26 (?)

Quietanza del canone annuo pagato alla Reverenda Camera Apostolica

1448 gennaio 31

Quietanza del canone annuo pagato alla Reverenda Camera Apostolica

1475 giugno 17

Brevi dei Papi Pio II, Paolo II e Sisto IV relativi a concessioni di beni e privilegi: copia

1471 settembre 2

Breve di Papa Sisto IV relativo alla concessione in enfiteusi perpetua di un mulino sito in Cottanello

1481 agosto 6

Quietanza del canone annuo pagato alla Reverenda Camera Apostolica

1489 giugno 28

Lettera del Cardinale di Sant'Angelo a Luzio Tramaglia

14..

10 frammenti di graduali ed evangelari alluminati e miniati

secc. XIV-XVI

Pagina di evangelario in folio

sec. XV

Approvazione dei capitoli relativi alla riscossione della mercede da parte dei notai e dei giudici fatta dai Conservatori di Roma

1514 giugno 7

Lettera dei Conservatori di Roma a Matteo Baratti, podestà di Magliano

1515 luglio 12

Lettera apostolica di Paolo III al Vescovo di Colonia

(1534-1549)

Lettera apostolica di Gregorio XIII al Cardinale Vicario di Sabina

1578

Lettera apostolica di Gregorio XIII al Cardinale Vicario di Sabina

158. marzo

Breve di Papa Sisto V in cui si confermano gli antichi privilegi e si stabilisce il riparto delle gabelle

1585 novembre 26

Intimatio della Reverenda Camera Apostolica per sollecitare il pagamento di tasse

1610 dicembre 15

Lettera del Cardinale Camerlengo Ludovisi al Marchese Giglioli

1622 luglio 7

Intimatio della Reverenda Camera Apostolica per sollecitare di tasse

1630 febbraio 1

Breve di Papa Urbano VIII ad Angela Agostini

1634 luglio 14

Breve di Papa Urbano VIII al Vicario di Sabina

1636 dicembre 3

Lettera patente

1644 aprile 9

Lettera del Cardinale Scipione Borghese al Vicario di Sabina

1646 ottobre 15

Breve del Papa Alessandro VII al Cardinale Carlo Pio; reca incollato un acrostico a stampa del 1686 sulla lettera P

(1655-1666)

Breve di Papa Alessandro VII al Cardinale Ranucco Farnese, Vescovo di Sabina

1660 settembre 20

Lettera del Papa Alessandro VII al Vicario di Sabina

1662 gennaio

Lettera del Cardinale Domenico Maria Corsi, protonotaro apostolico

(1686-1697)

Lettera pastorale del Papa Innocenzo XII al Cardinale Giovan Battista Paoli

1691

Lettera del Cardinale Carlo Marini

1693 dicembre 16

Breve del Papa Innocenzo XII al Vicario di Sabina

1699 dicembre 2

Breve del Papa Innocenzo XII a Giuseppe di Borgo

1699 dicembre 4

Breve del Papa Clemente II al chierico Giovanni Federico Leti

1700 dicembre 14

Breve del Papa Innocenzo XIII al Cardinale Vicario di Sabina

(1721-1723)

Lettera apostolica del Papa Benedetto XIII al Vicario di Sabina

1724

Stemma del Cardinale Annibale Albani di San Clemente

1726

Breve del Papa Clemente XIII al Cardinale Paolino Giannini

1739 marzo

Documenti cartacei

Quietanze dei Conservatori di Roma attestanti il pagamento della tassa del sale

1451 gennaio/giugno

Quietanza attestanti pagamento della tassa per armare la crociata contro i Turchi

1482 marzo 22

Frammento di trattato legale

sec. XV

Lettera del Cardinale di San Calisto,segretario del Papa Leone X, che esenta dal pagamento delle tasse la Comunità di Magliano

1521 novembre 15

Motu proprio di Papa Clemente VII di conferma degli statuti di Magliano: copia

1525 (?)

Lettera patente del Cardinale Prospero Colonna, protonotaro apostolico di Papa Benedetto XIII

1725 maggio 11

[Varie]

Statuto della città di Magliano

1594

Statuto della città di Magliano

sec. XVI

Diverse notizie concernenti vari interessi della Comunità ed il diritto dei soprastanti di S. Liberato

1469-1835

Copie di atti cui ha partecipato o rogati da Antonio Maturatio

1549-1564

Bastardello (o libro giornale del Cancelliere)

1562-1563

Libro di diversi fogli e capitolazioni e memorie

sec. XVII

Notizie relative alle chiese,luoghi pii, benefici e legati pii della città di Magliano

sec. XIX