Rinasco, un progetto finanziato dalla Regione Lazio

torna agli inventari della Regione Lazio in formato html     interroga tutti gli inventari degli archivi storici dei comuni della Regione Lazio

L'archivio storico comunale della città di Alvito - Note storiche ed istituzioni (Luigi Ricciardi)

Premessa archivistica (Rita Di Fazio)

Abbreviazioni





Archivio Storico Comunale della Città di Alvito

a cura di
  Luigi  Ricciardi
  Rita  Di Fazio


direzione e coordinamento scientifico:
  Anna Lia  Bonella
  Elvira  Gerardi

1991






L'archivio storico comunale della città di Alvito - Note storiche ed istituzioni (Luigi Ricciardi)

Torna al sommario
L'Archivio Storico della città di Alvito attualmente è ubicato in un ampio salone attiguo alla Sala Consiliare del Palazzo Comunale, già Palazzo Gallio*; le serie registriche e le buste del carteggio sono collocate in scaffalature metalliche fornite dal Ministero dei Beni Culturali - Soprintendenza Archivistica per il Lazio. Il materiale archivistico è raccolto entro contenitori di cartoneavana e nero con dorso avana più chiaro, forniti dal Comune di Alvito.
A seguito dell'art. 6, comma 111, del D.L. 26-5-1984 n. 159, convertito in legge 20-7-1984 n. 363, ed in riferimento alla convenzione stipulata tra l'Associazione Culturale Media Valle del Liri, con sede in Sora (Fr)., ed il Ministero dei Beni Culturali, Soprintendenza Archivistica per il Lazio, prot. n. 2151/VIII-3-AA-CC, si ottemperò alla schedatura dei documenti dell'Archivio Storico Comunale della città di Alvito (A.S.C.A.) in una prima fase di lavoro tra il settembre e il dicembre 1986 da parte del prof. Luigi Ricciardi (nato a Veroli il 4-2-1948) e dalla dott.ssa Paola Serra (nata a Napoli 1'1-7-1957).
Gli incaricati di questo lavoro preliminare di riordinamento e schedatura, con la relazione finale del 20-12-1986, comunicavano agli Organi Ministeriali che l'A.S.C.A. era da loro stato trovato nelle condizioni di un deposito, sito in tre locali. L'Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Geom. Mariano Fazio, nel 1984 si era infatti preoccupata di far trasportare nei suddetti locali buona parte del materiale documentaristico, che prima era situato in altri dove le infiltrazioni pluviali avrebbero generato ulteriori danni a quelli già causati dal tempo e dall'incuria anche remota. Inoltre nel 1985 l'Assise cittadina aveva cercato di far dare alle carte una sommaria difesa di emergenza, sì da evitare uno spargimento delle stesse sui pavimenti, e fu costruita una impalcatura in legname da carpenteria su cui si posizionò una buona quantità di buste e carte varie. Successivamente il Sindaco e la Giunta Municipale incaricarono l'Avv. Luciano Santoro, cultore di memorie alvitane e nipote dello storico Domenico Santoro, nonché pronipote dell' archivista Potito Santoro, di cui si riferirà in seguito, di curare un po' l'ordine delle carte archivistiche, coadiuvato dalla sig.ra Maria Buono e da Mariano Lollo, militare distaccato momentaneamente per servizio presso gli Uffici Comunali in seguito al terremoto del 7 e 11 maggio 1984.
La loro opera, pur encomiabile per la volontà profusa, non ebbe tuttavia lo scopo di un'azione scientifica; essi infatti si preoccuparono di salvaguardare esclusivamente le buste ed alcuni registri del Decurionato.
Il prof. Luigi Ricciardi e la dott.ssa Paola Serra riscontrarono che non sempre le buste contenevano la giusta materia; grandi rimaneggiamenti e pessime ricollocazioni in seguito ad indagini o studi del passato, traslochi e rotture di faldoni, avevano creato confusione tra le materie e gli argomenti. Essi notarono inoltre la presenza di tanto altro materiale archivistico accatastato al di sopra di grossi armadi laceri, siti in locali ove i topi ed i calcinacci convivevano da anni con le carte; altri documenti e registri erano mescolati nel deposito dell'Archivio corrente, negli Uffici e in alcuni stanzini.
E' da evidenziare che la collaborazione e la sensibilità del Vicesindaco Amilcare Villa, in questa prima fase di lavoro, furono encomiabili: egli si preoccupò di far approntare una scaffalatura atta ad accogliere il materiale che mano a mano si schedava, in una camera al di là dell'attuale Archivio, e quanto altro fosse necessario per questo lavoro che, tuttavia, risultò sporco e dannoso per la salute nonostante si adoperassero mascherine antipolvere e guanti protettivi contro gli escrementi dei topi*. Il Vicesindaco spesso si intratteneva ad ascoltare le dettature degli argomenti dei fascicoli, che rappresentavano pagine di storia alvitana.
Mano a mano che si separò e schedò buona parte del materiale dei registri e delle buste, si andava alla ricerca di antichi titolari e scritti di riordinamenti precedenti onde ricostruire una metodologia di lavoro inerente; infatti sabato 8 novembre 1986 in un faldone si rinvennero vari scritti del 1897 ed un volume-registro del 1867, redatti dal segretario Potito Santoro, oltre ad un altro titolario che allora si attribuì erroneamente al Santoro stesso e che, come si vedrà in seguito, era stato redatto invece più tardi da Vincenzo Ricciardi *, nel 1927-1928; lo si è scoperto nella seconda fase di lavoro, curata dal prof. Luigi Ricciardi e dalla prof.ssa Rita Di Fazio (nata ad Alvito il 6-11-1950), dal settembre 1989 al novembre 1990, in seguito ad una nuova convenzione stipulata sempre dall'Associazione Culturale Media Valle del Liri ed il Ministero dei Beni Culturali - Soprintendenza Archivistica per il Lazio, tendente alla stesura di questo inventario.
Questa dell'inventariazione è stata una fase laboriosa in quanto i lavori archivistici hanno coinciso con quelli di ristrutturazione del Palazzo Ducale, e pertanto sono stati più volte interrotti da maestranze e tecnici; altro calcinaccio è caduto dalle volte in via di consolidamento, sulle scaffalature e sulle carte, perciò spesso è stato necessario ricorrere allo spostamento di faldoni e registri, nonché a fasi di pulizia. Il lavoro è stato condotto sulla scorta delle indicazioni fornite dall'archivista Potito Santoro in una relazione del 1897, di cui si dirà in seguito, e secondo lo schema fornito dal precedente inventario del 1928 di V. Ricciardi (accorpando evidentemente il materiale relativo al periodo dal 1928 al 1946), secondo le indicazioni della circolare n. 17100/2 del 1 marzo 1897, emanata dal Ministero dell'Interno, Divisione IIl, Sezione II, che disponeva un Titolario modello per gli archivi comunali dividendoli in 15 categorie, suddivise a loro volta in classi e fascicoli, circolare che ancora oggi rappresenta una pietra miliare nel campo dell'archivistica* Dalla relazione su citata di Potito Santoro, (B. 3, Cat. I, cl. II, fasc. 2), si evincono informazioni preziose riguardanti le carte comunali che, ad esempio, il Prefetto Soragni con due circolari, del 13-10-1886 n. 53 e dell'1l-1-1887 n. 53 bis, raccomanda ai Sindaci dei vari circondari della Provincia di Napoli di tenere in buona cura. Tuttavia, riferisce sempre Potito Santoro, già nel 1840 con nota del 7-10-1840 n. 283, il Sottointendente del Circondario di Sora consigliava agli amministratori di Alvito di tenere in grandissimo conto le carte dell'Archivio, in quanto lo stesso versava nel massimo disordine; consigliava pertanto un opportuno ed idoneo intervento conservativo.
Si ha notizia che nel 1847 il Decurionato di Alvito deliberò di sospendere il pagamento di alcuni stipendiati affinché essi restituissero alcune carte geografiche del Marsella e taluni libri sottratti in cancelleria dopo la morte del Cancelliere Domenico Razzitti. Purtroppo in questa occasione non fu restituito nulla, se non pochi libri e sentenze.
A partire dal 1848 il personale stipendiato della Cancelleria fu tutto rinnovato e la nomina di Cancelliere fu fatta al sig. Alessandro Simeoni che (riferisce testualmente Potito Santoro) «aveva mente e cuore, non che perizia nei pubblici negozi, e se non fossero successi i giorni della più dura tirannide, forse l'Archivio Comunale di Alvito sarebbe senza altro stato in gran parte riparato dai danni subiti»: questi danni certamente sono collegati al tempo dell'invasione francese ed austriaca, all'inizio del XIX secolo e dopo il 1830, quando l'ex Feudatario di Alvito vide la fine dei suoi beni immobili. Proprio in questo periodo la maggior parte delle carte relative ai beni feudali viene a scomparire.
Tuttavia Alessandro Simeoni nutriva aspirazioni liberali e patriottiche, per cui dopo il 15 maggio 1848 fu sopraffatto dalla reazione borbonica*, venne degradato, allontanato dall'Ufficio di Cancelleria di Alvito e condannato all'esilio. Egli riacquistò la libertà nel 1860 e fu il primo Sindaco di Alvito dopo l'unità d'Italia; ma era già avanzato negli anni e non godeva buona salute. Si rileva infatti nel reg. 266, serie II, relativo agli anni 1861-1866, che spesso egli è assente dalle sedute di Giunta perché 'impedito'; tale fatto determinò nell'amministrazione comunale di Alvito non pochi squilibri e diatribe di parte**.
Ritornando al discorso archivistico di nostro interesse, rileviamo che il Decurionato alvitano il 23 maggio 1863 affidò i lavori di sistemazione dell'Archivio agli avvocati Renzi Federico e Viola Pietrangelo, ma il Santoro riferisce che « ai pregi della mente di costoro, non segui il cuore »; pertanto il Decurionato nella seduta dell'11 gennaio 1867 affidò il lavoro a lui stesso, che da poco era titolare della patente di Segretario ed aveva avuto esperienze archivistiche per alcuni mesi presso la Sottoprefettura di Sora, ed aggiungeremo anche che era stato un. giovane consigliere comunale.
Il Santoro trovò «cumuli di carte affastellate e confuse, senz'ordine alcuno, alcune rinchiuse in vecchi scaffali, altre accatastate in un remoto angolo, altre neglette in fogli volanti, altre assicurate con stretti vincoli di corde». Il giovane aspirante segretario dovette armarsi di molta pazienza; infatti formò, con tutto il materiale documentaristico, due grandi parti: anteriore e posteriore al 1860. Successivamente suddivise le carte in sottogruppi relativi a varie materie, per categorie e per serie, a seconda della legislazione ministeriale vigente che prevedeva l'archiviazione per categoria, per classi e per fascicoli.
Le categorie seguirono l'ordine logico; le classi ed i fascicoli, l'ordine logico e cronologico. Compilò quindi l'inventario di ogni categoria, classe e fascicolo, come può rilevarsi dal titolario del 28 aprile 1867 (B. 3, cat. I, cl. II, fasc. 1).
Per questo lavoro Potito Santoro ricevette i complimenti del Decurionato che successivamente, nel 12 ottobre 1867, deliberò la sua assunzione a Segretario Comunale, incarico che mantenne per trent'anni.
L'Archivio sistemato dal Santoro nel 1867 fu suddiviso in 23 categorie*, che poi si sarebbero ridotte a 15, in seguito alla circolare n. 17100/2 del 1897, come si è accennato precedentemente.
Infatti in questa occasione veniva superata la prima suddivisione Pre e Post-unitaria.
Potito Santoro riteneva necessario un buon metodo di protocollo, pur se ripetitivo nelle registrazioni e pur aumentando burocraticamente il lavoro d'ufficio, basato su tre registrazioni di memoria per ogni documento e dettato dalla necessità di evitare trafugamenti di carte dall'Archivio, delle quali sarebbero rimasti comunque traccia e contenuti: l'Archivio infatti era per lui il più importante degli atti amministrativi.
Da scrupoloso archivista qual era, nella sua relazione Potito Santoro, prima della segnalazione del materiale documentaristico esistente in Archivio, cita le cose perdute. Di quest'elenco si riportano i contenuti il più fedelmente possibile, tranne che per taluni passi per i quali è stato necessario un intervento linguistico adeguato a delle sintesi più moderne:
1) Giacomo Gabrieli istitul in Alvito un Monte Frumentario. In seguito con prammatiche del 28 luglio 1779 e del 17 ottobre 1781 si dispose che i frutti delle chiese e dei benefici vacanti si riunissero ai Monti Frumentari. Questa istituzione, nei primi anni, portò la prosperità e l'abbondanza nell'agricoltura. Nel pubblico Parlamento* pertanto (26-1-1794) sorsero vari romori per progetti illeciti, poco dopo, durante l'invasione francese, avvennero le prime leggi di soppressione; indi successe il Concordato del 1815, che come l'articolo XVII soppresse le prammatiche del 1779 e del 1781; finalmente nel 1832 il Decurionato dispose un'inchiesta sulla benefica istituzione del Gabrieli. Il Monte però si era da gran tempo dileguato e non si è più riveduto. Mi ricordo alcuni nostri maggiorenni, ora defunti, narrare che l'istesso monte, quando toccò l'istessa ruina, avesse ammassate e accumulate oltre a tremila tomola di grano, pari a Lit. 1.650*. Di tutto ciò nessun documento si è potuto recuperare tranne poche e vaghe scritture.

2) Dal verbale decurionale del 23 marzo 1807 risulta che le rendite della Cappella di S. Teresa fossero destinate ai maritaggi e al baliatico dei proietti. - Questa Cappella si è eziandio dileguata e non mi è stato dato di investigare né il come, né il quando -.

3) Il Molino di Carpello in quel di Posta Fibreno (non deve confondersi col Molino del sig. Ferrante) è antichissimo e risale ai Longobardi, che ne fecero dono a Montecassino. Pietro Diacono, che è lo storico di quei barbari, cosl scrive: «Pandulfus I et Landulfus III ... Principes gente Longobardorum ... integros lacus Iuliani et Iodini prope Montem Albeti, in rivium Carpellum cum rivis suis, nec non duo molina in ipso rivo Carpello costructa largitur sacri casinensis Monasterio Abati infra hos fines ...» (anno 968; reg. 221). Da un bando del 1715 del Governo Feudale di Alvito, risulta che l'acqua del mulino Carpello fosse stata acquistata dalla Municipalità di Alvito, e che la cittadinanza avesse l'uso civico del detto molino. Intanto nel tempo della abolizione del feudalesimo 1806 - nessun si fece vivo per far valere le ragioni municipali, perché il volume dei bandi feudali era stato involato ed è stato troppo tardi recuperato -.

4) Il monte denominato S. Biagio, a ponente di Alvito, faceva parte del Demanio Comunale e nel conto comunale 1810 risulta affittato per ducati 125, pari a L. 531,25. In questa area demaniale c'era l'uso civico dell'arena*. - Siffatto demanio e l'uso civico dell'arena si sono al pari del Monte Frumentario e della Cappella di S. Teresa dileguati -. Il Santoro riferisce che solo poche documentazioni superstiti comprovano questa proprietà comunale che invece al suo tempo risulta essere proprietà privata e, cosa strana, su di essa non si paga neanche il tributo fondiario che permane a carico del Comune.

5) La cittadinanza di Alvito vantava gli usi civici sopra i predi * rustici dell'ex Feudatario denominati: Foresta, Aia, Chiusa della Corte, Prato Molito e Campo della Sala. Con l'ordinamento del l0 luglio 1812 dell'Agente Demaniale, si assegnò al Comune di Alvito il terzo del valore dei predi feudali liquidato in L. 15.986,65; per conto del detto assegno si cedettero Colle e Pizzone per L. 9.092,26 e rimasero da pagarsi L. 6.894,39. - Per sìffatto capitale di L. 6.894,39 l'ex Feudatario Principe di Colobrano, assunse l'obbligazione del canone annuo di L. 344,74. Al Colobrano successe il Principe Pignatelli che, verso il 1830, soffrì la subastazione dei suoi immobili. - Il Comune di Alvito, non avendo assìcurato con - l'isperizione ipotecaria il predetto canone, rimase ... onninamente spogliato - *.

6) Sino al 1837 i ratizzi mandamentali vennero riscossi secondo il riporto approvato al dì 1-2-1822. Poscia l'affitto del carcere da ducati 20 venne elevato a ducati 28; si aggiunse per superiore disposizione, la spesa della fornitura dell'acqua; - inoltre - per l'amministrazione della giustizia, si dovette procedere ad un locale più ampio e adatto nel Palazzo Gallio; finalmente nella Contrada S. Francesco in quel di Vicalvi, per ragioni di pubblica sicurezza, si istituì un corpo di Guardia Urbana, e la spesa fu messa a carico del Mandamento. I ratizzi mandamentali si continuarono pertanto a riscuotere secondo il riporto del 1822 e senza essere alcuna ragione delle maggìori spese. Nella tornata del 4 maggio 1866 il Consiglio deliberò la riscossione, (così si espresse), dell'annoso rimborso. Nella tornata del 15 ottobre 1867 furono incaricati i consiglieri Ferdinando Persichetti e Giacinto Castrucci di liquidare il suddetto rimborso: S. Donato Val di Comino avrebbe dovuto rimborsare L. 3.433,99; Settefrati L. 721,30; Vicalvi L. 312,70 per un totale di L. 4.467,99. Risposero tutti di appigliarsi al facile e comodo espediente della prescrizione. La perdita del predetto rimborso, secondo il Santoro, dové attribuirsi all'Archivio non ordinato.
«Sarebbe da evidenziare ancora altri esempi di perdite subite dal Comune », dice Potito Santoro, «ma il discorso diverrebbe troppo per le lunghe ».
Dall'Archivio da lui riordinato nel 1867 e dai pochi documenti recuperati si sono avuti non lievi benefici, alcuni dei quali vengono elencati:

a) «Recuperai dal Notaio sig. Persichetti un prezioso manoscritto di deliberazioni dell'antico Parlamento dell'Università di Alvito. In questo volume sono molte deliberazioni dal 1745 al 1794, che concernono l'amministrazione delle Cappelle, che i nostri Rev.di Parroci si ostinavano di qualificare per ecclesiastiche. Con deliberazione del 31 dicembre 1745 si nominarono i Revisori del conto delle Cappelle di San Valerio, S. Antonio e Purgatorio; con deliberazione dell'8 aprile 1753 e 5 febbraio 1754 si nominarono i Razionali dei conti* della Cappella detta Dolori; con deliberazione 8 dicembre 1756, 9 marzo 1763, 27 dicembre 1781 si nominarono i Revisori dei conti di tutte le Cappelle nel numero di 12; con deliberazione 9 marzo 1766, 1 febbraio 1766, 5 maggio 1782, 27 maggio 1787, 5 agosto 1787, 24 febbraio 1788, 4 gennaio 1789 e 26 gennaio 1799 si nominarono i Revisori distinti e speciali per ciascuna Cappella; con deliberazione 1 novembre 1772 si rivedono i conti delle Cappelle unitamente a tutti quelli degli altri beni patrimoniali della Università. I conti summentovati sono perduti e non si ha speranza di rintracciare. Le dette deliberazioni furono però nel 1867 validissimo argomento per la rivendicazione di 9 Cappelle, che sarebbero dovute rimanere a far parte del patrimonio comunale, e che invece sono ancora amministrate dalla Congrega di Carità» *.

b) Il segretario Potito Santoro informa che in un altro volume manoscritto relativo alle rendite della Cappella di S. Giuseppe dell'anno 1763, Leonardo Del Giudice con il suo testamento del 14 dicembre 1656 dispose che il suo patrimonio fosse a favore della Cappella di San Giuseppe con l'impegno di provvedere ai maritaggi. Con le notizie riportate nel volume e con il testamento di Del Giudice si iniziò la rivendicazione della predetta Cappella da parte del Comune.

c) I Rev.di Parroci di S. Simeone e di S. M. Assunta, contemporanei del Santoro, nutrivano un certo malcontento e ventilavano spiacevoli agitazioni: essi reclamavano dal patrimonio delle Cappelle la rendita annuale di L. 2.012,25 adducendo che tale cifra era dovuta alle spese di culto: «Imperterriti i parroci inviarono una querela persino al Re»*. Di seguito riferisce ancora Potito Santoro che «fra le carte del defunto Avv. Viola che fu Segretario della Commissione ecclesiastica», si rinvenne la denuncia originale che i Canonici di S. Simeone Profeta avevano fatto al Notaio Romanelli il 26 agosto 1778 e che conteneva la liquidazione, già effettuata, di quelle pretese spese. Tuttavia il Comune di Alvito aveva liquidato annualmente i parroci con la spesa di L. 296.
Sempre presso lo studio dell'Avv. Viola si recuperarono altri 16 atti di donazione a favore delle Cappelle, con l'onere di talune spese di culto che risultarono inferiori a quelle pretese nel 1778. Il segretario Potito Santoro conclude questo punto con una affermazione che ci fa sorridere: «Le platee finalmente, che sembravano il cavallo di battaglia dei Reverendi, non danno un risultato ... ».

d) «E' pur recente la lite della confraternita di S. Rocco» dice Potito Santoro, circa la rivendicazione dell'ex convento dei Cappuccini con gli orti annessi. «Nell'Archivio si conserva il verbale del 24 giugno 1811 dell'agente demaniale ove si apprende fra l'altro che un altro magnanimo e generoso nostro antenato, Scipione Malaspina, avesse nel 1595 donato alla Università di Alvito il sito appunto degli ex Cappuccini. Poscia con il decreto del 27 ottobre 1858 il detto fabbricato venne ceduto ai PP. Scolopi per l'istituzione di un Ginnasio Convitto. Con siffatti documenti la confraternita perdette la lite e la colpa dovette attribuirsi agli archivi ordinati ».

e) «Al decreto del 1858 seguì la nota dell'11 dicembre 1858 n. 2540 del Ministero degli Interni e si assegnarono con Reale rescritto al Ginnasio Convitto le rendite dei benefici semplici delle diocesi di Aquino, Pontecorvo e Sora.
Nessun tentativo si è fatto sinora per rivendicare le dette rendite. lo ne ho spesso tenuto discorso: saremmo in colpa, se ci sorprendesse la prescrizione».

f) «La chiesa di S. Simeone può dimostrarsi ricettizia, come la chiesa dell'Assunta della borgata Castello, e giusta la legge 15 agosto 1867 n. 3828 con rendita iscritta, i canoni che debbono passare al Comune.
Ho depositata nell'archivio «dice il Santoro », la copia dello statuto per la Collegiata di S. Simeone 13 aprile 1793, col quale si argomenta appunto la detta qualità di ricettizia. Nella chiesa di S. Simeone dubito non esista più archivio. I documenti opportuni potranno per altro procurarsi dal Vescovo di Sora e dall'archivio di Montecassino. I comuni che hanno chiese ricettizie, sono zelantissimi nel reclamarne le rendite* e il nostro non sarà agli altri secondo ».

g) «S. Maria del Campo, secondo il Mancini, è il centro epigrafico di questa regione. Alcune iscrizioni lapidarie trovansi murate nel fabbricato della chiesa; altre furono scoperte con lavori del nuovo cimitero ... Le dette iscrizioni sono di non poco pregio archeologico. Il Carrucci, il Mancini, il Mommsen e lannelli furono di persona in S. Maria del Campo per l'interpretazione delle predette iscrizioni; esse hanno formato materia di studio nelle loro dotte pubblicazioni» *.
«Il nostro Consiglio comunale nella tornata del 22 aprile 1879 prese la deliberazione di raccogliere tutte le iscrizioni lapidarie esistenti nel territorio del nostro comune e di collocarle nel fabbricato del Ginnasio Convitto. Nell'interesse della scienza, e per il lustro e decoro del Comune, sarebbe opportuno si rimandasse ad effetto la predetta deliberazione. All'inventario delle carte e all'elenco dei libri ho aggiunto il catalogo degli oggetti d'arte e delle epigrafì su mentovate». «E qui mi riposo», dice il Santoro. Ma poi continua: «Non credo le cose innanzi mentovate siano da tenersi in poco conto; né credo d'aver fatto opera disutile col consacrarle in questa relazione. Il nostro archivio se si considerasse soltanto nel materiale asetto delle scritture, che conserva, non avrebbe dato certo materia a comporre un qualsiasi discorso; ma se si considerasse nei fatti che sono consacrati nelle scritture, nelle memorie preziose del passato, allora l'archivio dovrebbe reputarsi la fedele espressione del Comune; e se i miei omeri mortali avessero potuto reggere il ponderoso tema, avrei senza fatto saputo elevare lo stile con pensieri più ricercati e nuovi. Ho dovuto invece appigliarmi alla maniera più facile e spedita; ho narrato cioè gli avvenimenti dell'archivio, ne ho fugacemente investigato le cagioni e gli effetti; infine ne ho ricavato gli opportuni e necessari ammaestramenti: la storia è sempre la maestra della vita».
Proprio in merito a queste interessanti iscrizioni, Potito Santoro, sempre nella relazione del 1897, non manca di fare una segnalazione minuziosa e puntuale:

1) M. STAIDI. M. F. M.
CAPITONUS
GRAICIA C. F. UXOR
M. C. STAIDIEIS M. FEILIEIS

«Gli archeologi leggono così: - Marcus Staidius Marcei Filius Marcei Nepos Terentina Tribu Capitonus; Graicia Cai Feilia Uxor; Marcus et Caius Staidieis Marcei Feilieis -».

Questa epigrafe, la più antica, indica la cella sepolcrale dell'intera famiglia Staidia (padre, madre e due figli), che, secondo il Fabretti (C.1. Italicarum, n. 2872), trae la sua etimologia dal nome sannitico STAIUS. ll Mancini invece sostiene che il nome della tribù Terentina riconduce ai Volsci, mentre i Sanniti Cariceni furono della tribù Voltinia. Questa epigrafe è stata oggetto di studio del Garrucci (Sylloge, n. 1541), del Mommsen (C.I.L., n. 5156), del Mancini nell'Epigrafi inedite, e dello lannelli che la pubblicò negli Atti della Commissione conservatrice dei monumenti e oggetti di antichità e Belle Arti nella Provincia di Terra di Lavoro, 1884.
Il Santoro riferisce ancora che la suddetta epigrafe si trova su un blocco calcareo utilizzato come architrave della porta della sagrestia della chiesa di S. Maria del Campo.

2) ... ASENNlAE ...
...RDOTIS
... RlAE
... UMENTUM

L'interpretazione data a questa epigrafe è la seguente: - Volasenniae Sacerdotis Cereriae monumentum. - (Mancini, Epigrafi inedite, 1878).

Il Santoro riferisce che la suddetta epigrafe si trova sullo stipite a destra della porta della sagrestia della chiesa di S. Maria del Campo.
Nel 1882 lannelli rinvenne nel sito di S. Maria del Campo, in uno dei lati di una sepoltura la seguente epigrafe:

3) HERIAE ...
SACE ...
MONU ...

dimostrando che questo frammento completa quello precedente, e pubblicò quindi l'intera epigrafe (negli Atti della Commissione conservatrice dei Monumenti ... , cit., p. 93):

HERIAE
ASENNIAE
SACERDOTIS
CERERIAE
MONUMENTUM

Questa epigrafe, certamente sepolcrale, ricorda un sacerdote di Cerere, come si desume anche da alcuni blocchi con fregi con teste taurine, conservati nel portico antistante la chiesa di S. Maria del Campo e presso il Palazzo Ferrante in Alvito*.

4) ... IUS. Q. F. TER. PONTANUS. V. F. S.
TIAE. SP. F. UCSORI. CN. TITTIO. Q. F. TER. FRATRI.
ITTIO Q. F. TER. PATRI. Q. TITTIO. Q. F. TER. FRATRI.
ITTIAE. M. F. MATRI. TITTIAE. Q. F. SORORI.
L. TITTIO. Q. F. TER. FRATRI.

Secondo quanto riferisce Potito Santoro, dapprima si trovava sullo stipite destro dell'arco di ingresso della chiesa di S. Maria del Campo; quando più tardi l'arco fu disfatto, essa fu posta all'interno della chiesa, dove si trovava ancora all'epoca della stesura della sua relazione (1897).
La suddetta epigrafe è stata oggetto di studio da parte del Mancini (Epigrafi cit., 1878) e del Mommsen (C.I.L., n. 5157).
Nel 1879, durante i lavori per la costruzione del nuovo cimitero comunale, presso la chiesa di S. Maria del Campo furono rinvenuti tre frammenti epigrafici che, al tempo di Potito Santoro, giacevano all'interno del cimitero:

5) ..................
. FAL(?)C...
HILARAE
ALEXSAE IL(?) H(?) O(?)

6) SEPTUMIA. FL. HILARA

7) ... TERTIA V ...
ET
... AV TEL ...

I frammenti epigrafici furono studiati e pubblicati per la prima volta da Iannelli (Atti della Commissione cit., p. 99).
Quest'ultima parte della relazione di Potito Santoro, relativa alle epigrafi di S. Maria del Campo, che ci siamo limitati a riportare come documento archivistico, non ha certo la pretesa di uno studio epigrafico di carattere scientifico come quello affrontato dai Mancini, Iannelli, Mommsen, ecc.; ma vale di per sé come esempio dello scrupolo operativo di Potito Santoro e dell'amore profuso nella salvaguardia del patrimonio comunale. La collocazione delle suddette epigrafi, riportata da Potito Santoro, oggi tuttavia non è più la stessa: nel 1966, durante l'Amministrazione del Sindaco Avv. Bruno Zeppa, con i contributi di vari cittadini alvitani, anche residenti all'estero, e su disegno di Padre Michele Jacobelli, i reperti epigrafici insieme a blocchi con fregi taurini con acroterio e un capitello, furono sistemati nel portico della chiesa di S. Maria del Campo, costruito nel 1935 a spese del benefattore Carlo Brusca.
Per non tradire la speditezza metodologica e la capacità narrativa di Potito Santoro, si continuerà sulla sua scia proponendo, sulla scorta dei documenti, una serie di argomenti di micro-storia alvitana relativi a problemi che l'assise cittadina ha dovuto via via affrontare nel periodo pre e post unitario, cui l'Archivio Storico Comunale si riferisce.

LA PIAZZA
« Alvito si trova divisa in tre rioni, ... ben distinti e separati l'uno dall'altro: il Castello sulla cima del monte; ... il Peschio che nel Medioevo dovette essere un avamposto della fortezza; ...la Valle o Piazza» *. Anche nel Documento di Carlo IlI, del 1744, si legge: «Castrum, Peschium et Vallis, sive Platea» (B. 156, cat. VI, cl. V, fasc. 2, copia n. 9). «Senonché quest'ultimo nome è rimasto ad indicare non l'intero quartiere meridionale, ma soltanto la Via Gallia, che lo attraversa e lo dipartisce ed è il centro degli affari e la sede degli uffici pubblici. E apparirebbe certamente strano che una strada ... fosse chiamata piazza, se non si sapesse che questa denominazione deriva ... da una istituzione che sorgeva appunto in quel luogo: ... il Parlamento cittadino, detto, secondo l'uso napoletano, seggio, sedile, piazza, logge o tocchi»*.
Il 15 novembre 1842 il Sindaco Pietro Santoro affida all'architetto Francesco Coccoli l'incarico di progettare urgentemente la ricostruzione di un ponticello di legno instabile, sito di fronte alle carceri, che fungeva da collegamento tra le due metà della piazza rimaste divise in seguito al crollo di una parte del muro che la conteneva. La piazza che originariamente era larga 47 palmi (poco meno di m. 12), dopo il crollo del muro si era ridotta a 20 palmi (circa m. 5). Data l'emergenza, il progettista prevedeva una palizzata di tronchi di quercia conficcati nel terreno, collegati da tavoloni dello stesso legno, tenuti da 168 chiodi; prevedeva inoltre tre muri di 10 palmi di larghezza, 3 di spessore e 10 di altezza media per arginare la frana, questi ultimi per un costo di ducati 60,14. Per dedurre il costo della palizzata invece basti sapere che un tavolone di quarda lungo 10 palmi, largo 1 palmo e spesso 4 once, costava allora grana 4,20.
In seguito al collaudo dei lavori, effettuato in segreto su richiesta del Sindaco f.f.. Rosati, il Perito NN. inviava una lettera alla sig.ra Enrichetta Rosati, moglie del Sindaco, in cui egli evidenziava che travi e tavoloni corrispondevano a quanto progettato, però i chiodi di tenuta usati, erano stati solamente venti. Non dobbiamo sorridere noi moderni se ci fu una frode di 148 chiodi: è da considerare che essi allora venivano realizzati da fabbri mediante forgiatura di tondini di ferro modellati a testa di diamante ad una estremità della barretta e sfilati piramidalmente in tutto il gambo; di conseguenza il costo era sostenuto.

LA VIABILITA'
Per quanto riguarda la viabilità interna, molto curioso ed interessante è un documento del 1832 dal quale si apprende che un tal Domenico Buccilli, « fabbricatore in S. Donato Val di Comino », fu incaricato di periziare per conto del Sottointendente di Sora alcuni lavori fatti ad Alvito su strade interne, e specificatamente sotto la casa dei sigg.ri Cappitti, cioè dal portone di ingresso fino all'angolo del loro giardino; sul tratto di strada che iniziava dalla casa di Daniele Di Fazio fino a quella di Filippo Di Fazio e che proseguiva sino all'abitazione dei sigg.ri Panicoli; lavoro eseguito sulla strada che salendo dalla Chiesa Nuova portava alla porticina dell'orto dei sigg.ri Prudenzi; opere eseguite a partire dall'angolo superiore della casa del sig. Cautilli e precisamente dall'acquedotto sino alla casa del sig. Rosati e terminante alla bottega del sig. Macioce; opere eseguite a partire dalla casa di Felice ... (?) sino a quella del sig. Graziani; lavori eseguiti sulla strada che dall'abitazione di Giuseppe e Nicola Serrecchia (passando davanti alla casa di Domenico Buccilli), portava a quella dei sigg.ri Razzitti.
Molto probabilmente i suddetti lavori avevano destato i sospetti del Sottointendente di Sora per il fatto che erano sulle strade di uso della «miglior parte di Alvito ». Tuttavia il perito riscontrò che i lavori erano stati eseguiti alla «perfezione e regola di arte ». (B. 237, cat. X, cl. I, fasc. 2).
La viabilità esterna era invece molto più carente; l'architetto Tommaso Orsi di Napoli in un documento del lO marzo 1850 cosi descrive Alvito: «Questo Comune è posto sulla parte sud-est di un monte, che guarda la sottoposta pianura ubertosa ... mentre esso nutrisce gli armenti della pastorizia e somministra squisiti orti. Ricche famiglie vi stanziano, e generalmente quasi tutti ... hanno le loro possessioni; insomma è un paese industrioso, e commerciale, ma quantunque già goda di un mercato settimanale, pure la poca frequenza degli avventori li obbliga a smerciare i prodotti in Sora: ... Arpino e San Germano.
A causa del braccio (strada: Porta Jacobelli-Borgo), non potranno mai sperare di avere ... il suddetto loro mercato popolato, perché sono costretti trasportare i loro generi sulle some, senza poter far uso della ruota ... » (B. 239, cat. X, cl. I, fasc. 13). Il Sindaco Gioacchino Castrucci (nel 1848 già si era preoccupato del problema e ne aveva reso edotti gli organi competenti), affidò senz'altro i lavori di progettazione della strada suddetta all'architetto Orsi.
A noi pare tuttavia che la descrizione dell'Orsi fosse un po' esagerata; infatti in un altro documento si legge che la strada Porta Iacobelli-Borgo, chiamata anche Strada Nuova, era stata aperta nel 1844 e che nello stesso anno era stato incaricato il perito Antonio Marini di valutare un danno alla suddetta strada, nel tratto prospiciente l'Istituto di S. Nicola, sino al cosi detto Fossato Terreno: la strada infatti era stata invasa da una frana per un'altezza e una larghezza di 17 palmi, caduta dal terreno chiusato di proprietà del sig. Pasquale Barbasso*.
Le vicende e gli atti relativi alla costruzione della strada Potta Iacobelli-Borgo e ai successivi interventi di riattazione e manutenzione andarono avanti ancora per molto: nel 1861 il Sindaco Alessandro Simeoni affrontò di nuovo il problema della costruzione e della riparazione della stessa strada, che ancora gravava sulle casse comunali per un debito di 1.000 ducati, che sarebbe stato estinto con un versamento di 200 ducati annui per un quinquennio ai cinque creditori. Un nuovo progetto fu affidato all'Ing. Antonio Bellino che, nello stato estimativo, previde la costruzione di due ponti a spalletta verticale e volta semicilindrica in pietra viva scalpellata, a bagno di calce oltre ai due rispettivi parapetti con la stessa tecnica e gli stessi materiali. Nel 1866 anche il Sindaco Achille Baisi* formulò le condizioni per una gara di appalto a ribasso per la stessa strada; l'appaltatore Benedetto Macioce procedette al riordinamento ed imbrecciamento della traversa di strada rotabile che da Porta Iacobelli giungeva alla strada consolare Sferracavalli presso il Borgo, ed in particolare fino alla prima ' rivolta' (curva) sotto l'antico Convento dei Cappuccini, di fronte al pozzo scavato sul terreno di proprietà Ferrante, ove si sparse brecciame per l'intero 'capo-strada' per una larghezza di m. 3 (costo della breccia L. 1 a metro cubo).
Il secondo tratto brecciato fu di m. 484 e collegava la suddetta curva all'aia del sig. Castrucci.
Il terzo tratto di m. 234 giungeva fino al punto sottostante il Convento dei Monaci.
Il quarto tratto, di m. 224, partiva quindi dalla curva e giungeva fino al Capocroce.
Il quinto tratto, di m. 2.288, arrivava fino all'innesto con la consolare Sferracavalli, presso il Borgo.
Con la costruzione di questa strada, il rione della 'Piazza' o 'Platea' di Alvito veniva cosi collegato con i centri di Cassino e Sora; ma gli altri due rioni del Peschio e del Castello rimanevano ancora isolati e le uniche vie di accesso erano quelle medievali e rinascimentali che si snodavano tortuosamente all'interno delle mura, percorribili esclusivamente a piedi e a dorso di cavalcature, o con piccoli carri. A partire dal 1872 iniziarono i lavori per la costruzione di una strada di collegamento Alvito-Peschio-Castello che in buona parte potranno dirsi completati nel 1916. (BB. 240/247, cat. X, cl. I, fase. 15 fasc. 29).
Rimaneva ancora la necessità di un collegamento ad est, tra Alvito e S. Donato Val di Comino: tra il 1878 e il 1888 il Consiglio cittadino si preoccupò di collegare i due centri.
Il primo tratto di strada giunse fino a S. Maria del Campo e, successivamente, al Fosso delle Vagnare; uno dei primi problemi da affrontare fu il muro di sostegno fuori Porta Iacobelli a confine del giardino di proprietà del sig. Vincenzo Mazzenga, già costruito nel 1720 e che però nell'anno 1879 risultava in parte crollato: necessitò quindi la sua riedificazione. Di essa l'Archivio Storico Comunale di Alvito conserva progetti, relazioni e documentazione varia B. 239, cat .. X,. cl. I, fasc. 14): il 24 giugno 1897, dopo l'affissione di un pubblico manifesto, si procedette alla gara d'appalto a ribasso per l'assegnazione dei lavori. L'ing. Arnaldo Apolloni aveva previsto una spesa di L. 4.316,72 (settembre 1895); si aggiudicò l'asta provvisoria Mazzenga Benedetto di Domenico, con un ribasso del 10,21 %; successivamente però, in defìnitiva, l'impresario Capocciama Luigi fu Filippo esegui i lavori dal settembre 1897 al giugno 1898, avendo offerto un ribasso del 32,5% pari aL. 2.913,80.
Il collaudo dei lavori fu eseguito per conto del Consiglio Comunale dal Perito Agrimensore Lanza Domenico. Questa opera tuttavia, terminata definitivamente nel 1900, era destinata ad un terzo rifacimento: infatti con il terremoto del 31 luglio 1901 crollò nuovamente.

DUE ESEMPI DI TASSAZIONE POST-UNITARI: TASSA SUL MACINATO, TASSA SU VETTURE E DOMESTICI
La famigerata imposta suggerita dal Ministro L. G. Cambray Digny della Destra aveva voluto sviare le proposte della Sinistra che tendevano all'applicazione di una tassa sulla proprietà terriera, quindi sfavorevole alla borghesia. Questa tassa è documentata nell'Archivio Storico Comunale di Alvito a partire dal 18 settembre 1865, quando il Consigliere Delegato del Prefetto di Caserta, inviava al Sindaco la seguente nota: «Per evitare delle misure di rigore è indispensabile che detto Municipio respinga a tutto rigor di posta, immediatamente, la scheda corredata delle richieste notizie relative alla statistica di molini che da questo Ufficio Le veniva trasmessa con nota 26 agosto 1865, per di cui ritardo sappia la S. V. che trovasi paralizzato il lavoro generale da spedire al Ministro ... ».
« Se n'è dette tante su questa tassa benedetta prima che la ci fosse, che ora che la c'è, ci resta più poco da dire ... La prova provata di questa gran verità l'abbiamo nel modo con cui la tassa sul macinato è stata accolta in Italia. Il morto, come si suoI dire, è sulla bara! ... ». Così uno stampato anonimo di pp. 6 proveniente dalla Tipografia di G. Barbera di Firenze sarcasticamente recita (B. 136,cat. V, cl. VI, fasc. 2), proseguendo poi: «Il popolino ci ha pensato su un pezzo; poi ha capito che il diavolo non è mai tanto brutto quanto lo si dipinge, ha compreso che la campana d'Italia suonava solamente a malato e che pei malati ci vogliono medici coraggiosi e risoluti e medicine pronte ed efficaci, spesso amare al palato, ma sempre giovevoli alla salute. Ed ha accolto la tassa sul macinato come una necessità, come un dovere, come un rimedio per le finanze dello Stato ridotte tanto a male da mettere l'Italia, appena nata, a due dita dal sepolcro. Perché non bisogna mica farsi illusioni, le nostre finanze al principio di quest'anno, erano proprio in uno stato da far pietà ... La nostra rendita si contrattava al 48 per cento, il che vuoI dire a parlar chiaro che chi avanzava cento lire allo Stato, se voleva vendere ad altri questo suo credito, non trovava da darlo via che per quarantotto lire sole ... qualche cosa meno della metà ... L'aggio dell'oro sui biglietti di banca aveva oltrepassato il 15 per cento, il che significa in lingua povera che la nostra carta, messa in un luogo a vece della moneta, scapitava a confronto della moneta vera un 15 per cento e più, di modo che chi avendo in tasca de' fogli di banca credea d'averci 100 lire, non ci aveva realmente che 85 lire ... e qualche volta anco meno ... Direte voi: di chi è la colpa? Rispondo: dei tempi e delle circostanze ... I nostri vecchi governanti, sapendo che il lavoro è un gran maestro e la ricchezza una gran ragione di libertà, non avean curato di sviluppare le nostre risorse, ci avean lasciato venir su ignoranti, poveri e schiavi, e per ribellarci da loro e costituirci in nazione unita e indipendente, c'è voluto di gran tempo, di gran fatiche e di gran quattrini. Chi ha la casa che minaccia rovina in tempi di scarsi guadagni ci spende intorno per farci de' restauri, e fa bene, perché se la casa va giù si perde un capitale e si resta senza tetto; ma intanto per tenerla ritta ci vogliono denari, e molti, e per trovarli, quando non ce n'è, si fanno debiti, che più tardi bisogna pagare ... E per rimediare ci voleva una cosa sola, denaro, denaro molto e subito. E per avere il denaro non c'erano che due mezzi: diminuire le spese; aumentare le tasse ... Allora si pensò a mettere una tassa nuova e fu quella del macinato».
Il carteggio relativo alla tassa sul macinato, non presenta le minute delle risposte al sollecito del Consigliere Delegato del Prefetto di Caserta da parte delle autorità cittadine alvitane. E' comunque presente, tra le varie corrispondenze prefettizie fino al 1870, una notifica del Sindaco G. Castrucci agli esercenti di molini non forniti di contatore: essi possono entro sette giorni (2 ottobre 1870), reclamare relativamente alla matricola loro ascritta, adducendo le cause che costringono a fare detto reclamo e proponendo i numeri da sostituire a quelli contestati della matricola; dovranno inoltre allegare tutti i documenti e le prove valevoli a giustificare le controproposte del ricorrente; naturalmente il reclamo è in carta bollata da centesimi 50. Sono evidenti le difficoltà create ai mugnai per dissuaderli da qualsivoglia richiesta di esenzioni o sgravi fiscali. E' da tener presente che fino alla fine del 1869 i tecnici, gli ingegneri e gli operai specializzati non erano ancora riusciti ad istallare a tutti i mulini italiani i contatori meccanici capaci di quantizzare il prodotto molito; solamente le grandi città erano fornite di questi numeratori a giri, mentre i piccoli mulini dei centri più interni erano tassati in base a delle tabelle medie che per taluni casi erano del tutto errate. Si aggiunga inoltre che i primi contatori applicati furono di breve durata perché le ditte produttrici, nella fretta di immettere sul mercato, avevano consegnato contatori che si deterioravano subito: ne risultò efficiente solo il 30%.
In una lettera del Sindaco del Comune di Alvito datata 28 luglio 1871 ed inviata al Prof. Pietro Torrigiani, Deputato al Parlamento di Firenze, si legge: «Dopo l'applicazione dei contatori, la quantità di cereali macinati non ha subito nessuna vicenda. In questo Comune non vi è alcun Molino, e questi (gli utenti) vanno a macinare i loro cereali nei limitrofi comuni di Posta, Casalvieri e Atina. La tassa è riscossa dai mugnai, sia in danaro che in cereali, secondo il volere dei mugnai, più che il beneficio degli avventori. Da informazioni ricevute ... la concorrenza degli altri mulini, fa si che ... la tassa viene applicata in una misura inferiore a quella fissata dalla legge ». (B. 136, cat. V, cl. VI, fasc. 2).
Il giorno 1 novembre 1875 il Consiglio Comunale di Alvito* si riunì per deliberare sull'applicazione della tassa su vetture e domestici, da mandare in vigore dal 1876. Il Sindaco Castrucci propose al Consiglio di applicare al riguardo il regolamento già in uso e approvato dalla Deputazione Provinciale il 18 gennaio 1872.
Dei 46 articoli, di cui il regolamento si componeva, si riportano di seguito alcuni tra i più interessanti e, per noi moderni, più curiosi:
Art. 2) - Sono considerate come vetture pubbliche i veicoli a ruote di qualunque forma e dimensione coi quali mediante mercede si trasportano persone anche promiscuamente, anche con merci ...
Art. 3) - Sono considerate come vetture private i veicoli di qualsiasi forma e dimensione destinati principalmente al trasporto delle persone. I fabbricanti e i negozianti di carrozze e di altri veicoli saranno soggetti a tassa (per) quelle che sole servono ad uso particolare delle loro persone e famiglia. Gli esercenti di stabilimenti pubblici che adoperano veicoli per il trasporto degli avventori ai loro stabilimenti o da questi alla Stazione delle ferrovie e non fanno contemporaneamente l'esercizio di noleggiatori di cavalli e vetture sono soggetti alla tassa stabilita per i possessori delle vetture private.
Art. 4) - Sono considerati domestici soggetti a tassa gli uomini come le donne addette al servizio delle persone ... Non si comprendono nel novero di domestici: i commessi, fattorini, operai, giornalieri e salariati, che prestano il loro servizio per i lavori agricoli, industriali e commerciali.
Art. 5) - Nel mese di gennaio di ogni anno coloro che tengono vetture pubbliche e private e domestici, dovranno farne la dichiarazione all'Ufficio comunale.
Il Consiglio deliberò quindi l'applicazione della tariffa annua alle categorie:
A - (vetture che facevano servizio a periodo fisso e destinazione detenninata, classe I, II, e III) per L. 20;
B - (vetture con destinazione determinata ma senza periodo fisso) per L. 20;
C - (ogni altra vettura sia di rimessa sia di piazza) per L. 20.
Per le vetture private a quattro ruote con più di quattro persone a bordo, compreso il conduttore, disponibili per il trasporto delle persone, e per le vetture a quattro ruote trainate da due cavalli, L. 10.
Per le vetture a quattro ruote trainate da un solo cavallo con meno di quattro posti disponibili, compreso il conducente, L. 10.
Per le vetture a due ruote, L. 4.
Per i domestici, per ogni categoria di vettura, L. 3.
Il detto regolamento rimase invariato fino al 1916, con pochi adeguamenti tariffari, quando Alvito contava 62 possessori di carri.
Altra tassa relativa al 1916, quella sul bestiame, era cosi ripartita per quote annuali:
- cavalli L. lO; cavalli di lusso L. 20; puledri da 1 a 3 anni L. 4; muli L. 8; asini da 1 a 2 anni L. 2; asini da 2 anni in poi L. 3; buoi L. 5; vacche e tori L. 4; vitelli da 1 a 2 anni L. 2; maiali L. 0,50; capre L. 1; pecore L. 0,20.
La differenza di tassazione degli ovini rispetto ai caprini era dettata dal fatto che la capra fosse più capace di danni all'agricoltura.
Si riporta ora un quadro comparativo relativo alla tassa sul bestiame applicata in altri paesi della Valle di Comino ed altri centri viciniori.
Casalvieri: cavallo L. 6; cavallo di lusso L. 10; puledro L. 4; mulo L. 7; asino L. 3; puledro asinino L. 2; bove o toro L. 6; vacca L. 5; vitello di ambo i sessi L. 3; bufalo L. 6; allievo bufalino L. 3; pecora L. 0,60; capra e montone L. 3; maiale L. 1; allievo suino L. 0,75.
Settefrati: cavallo L. 1; cavallo da 1 a 2 anni L. 1; cavallo da 2 anni in poi L. 2; mulo da 1 a 2 anni L. 1; mulo da 2 anni in poi L. 2; asino da 1 a 2 anni L. 0,75.; asino da 2 anni in poi L. 1,50; bue L. 2; vacca L..1; vitello da 1 a 2 anni L.0,75; pecora L. 0,25; capra L. 1; maiale L. 0,50.
Atina: buoi e tori L. 3; vacche L. 2; vitelli oltre 1 anno L. 1; pecore L. 0,20; capre L. 1; cavalli e muli L. 3; cavalli di lusso L. 10; maiali L. 0,50.
Villa Latina: cavalli di lusso L. 10; cavalli L. 2; muli L. 2; asini L. 1; vacche L. 1; vitelli L. 1; pecore L. 0,20; capre L. 1; maiali L. 0,50.
Casalattico: cavalli di lusso per comodità personale L. 10; cavalli L. 3; puledri L. 2; muli L. 3; asini L. 2; buoi e tori L. 3; vacche L. 3,50; vitelli L. 2; bufali L. 4; allievi bufalini L. 2; pecore L. 0,30; capre e montoni L. 1,50; maiali L. 1; allievi suini L. 0,30.
S. Donato Val di Comino: cavalli da 1 a 3 anni L. 1; cavalli oltre 3 anni L. 2; muli da 2 a 3 anni L. 2; muli oltre 3 anni L. 2; asini da 2 a 3 anni L. 0,50; asini oltre 3 anni L. 1; bovini da 2 a 3 anni L. 1; bovini oltre i 3 anni L. 2; pecore oltre i 3 anni L. 0,40; capre oltre i 2 anni L. 4; maiali oltre i 4 mesi L. 0,60.
S. Elia Fiumerapido: cavalli oltre 1 anno fino a 2, L. 1; cavalli da 2 anni in poi L. 2; asini oltre 1 anno L. 0,75; asini oltre i 2 anni L. 1; giovenchi fino a 2 anni L. 1,50; buoi, vacche e tori oltre i 2 anni L. 2,70; pecore, agnelle e montoni L. 0,30; capre, capretti e caproni L. 1; maiali L. 1; muli e puledri L. 1.
Cassino: vitelli da 1 a 2 anni L. 1,50; buoi e tori L. 4; vacche L. 2,50; cavalli da 1 a '2 anni L. 2; cavalli oltre i 2 anni L. 3; muli L. 4; asini da 1 a 2 anni L. l,50; asini oltre i 2 anni L. 2,50; pecore L. 0,40; capre L. 2; maiali oltre i 6 mesi L. 1; al di sotto di 6 mesi L. 0,50.
I Comuni di Isola del Liri, Roccasecca ed Arce nell'anno 1916 non applicavano la tassa sul bestiame; il Comune di Picinisco non applicava la tassa sul bestiame di allevamento in stalla, ma solo quella di fida.

LA SCUOLA
L'Archivio Storico Comunale di Alvito conserva documenti relativi alla scuola primaria a partire dal 1800 (B. 220, cat.IX, cl. I, fase. 1 - fase. 3; B. 221, cat. IX, cl. I, fase. 4 - fase. 7). I più antichi costituiscono atti e corrispondenza tra il Decurionato e il Sottointendente di Sora; tra istitutrici ed istitutori ed il Sindaco; alcuni stati semestrali relativi «agli individui della Comune di Alvito che debbono portarsi nella pubblica scuola ... negli stabilimenti del Governo »; regolamenti e circolari regie; risultati scolastici degli alunni e delle alunne sia di Alvito, sia di Posta.
Il Sindaco di Alvito Giuseppe Rosati, nel 1811, (lo desumiamo da una nota del Sottointendente di Sora), per istituire la scuola pubblica in Alvito e Posta, aveva proposto al Ministero dell'Interno di nominare maestri altre persone qualificate, in luogo dei parroci i quali erano considerati inabili all'insegnamento dal Real decreto del 15 settembre 1810*. Nella stessa lettera il Sottointendente ricorda al Sindaco che nelle scuole primarie l'istruzione prevedeva esclusivamente il leggere, lo scrivere, l'aritmetica pratica ed i due catechismi di religione e di doveri sociali.
Da un elenco del 6 luglio 1811 relativo allo stato degli alunni e studenti alvitani da 5 a 19 anni, che avrebbero dovuto frequentare la scuola, su un totale di 142 si rilevano 29 poveri e 4 assenti. Tra questi ultimi studenti, compresi tra il 15° e il 19° anno di età e appartenenti alle famiglie Castrucci, Lanza e Santoro, il ventesimo dell'elenco, Castrucci Giacomo di Anastasio di anni 17, è studente ginnasiale in Caserta; Lanza Raffaele di Giambattista di anni 15 (non si conosce il suo luogo di studio); il 123° dell'elenco, Santoro Tommaso di Beniamino di anni 19 (fratello di Pietro di anni 21, di Giuseppe di anni 13 e di Vincenzo di anni 7), è studente presso il Seminario di Sora.
Per quanto concerne invece l'elenco degli alunni maschi di Posta Fibreno, sempre relativo all'anno 1811*, si rileva che su un totale di 26 alunni 8 sono i poveri e nessuno studente è impegnato presso altre scuole al di fuori del Comune.
La scuola pubblica istituita nel 1811 subì naturalmente, in Alvito, una visita ispettiva. Il Sottointendente del Distretto di Sora, Napone, con lettera del 29 giugno 1812, dopo essersi dichiarato pienamente soddisfatto dello zelo profuso nella organizzazione della scuola, che dovette limitarsi alla prima classe, comunicava al Sindaco la necessità di nominare una nuova Commissione Scolastica straordinaria e temporanea. Inoltre faceva appello al Primo Cittadino, affinché contribuisse alla formazione di un piano scolastico corrispondente alle alte mire di Sua Maestà: istituzione di scuole speciali, ordinamento degli archivi, istituzione di biblioteche ... depositi di macchine e di oggetti d'arte, orti agrari e botanici, società letterarie ... ».
Successivamente il 18 gennaio 1813, il Sottointendente di Sora, a mezzo di una lettera del giudice Paia, comunicava al Sindaco di Alvito a nome di S. E. il Ministro dell'Interno che i maestri di prima, seconda e terza classe provvedessero all'acquisto, per 7 carlini a copia dell'opera "Ammaestramento degli antichi raccolti e volgarizzati da F. Bartolomeo ed S. Concordia"; (gli insegnanti avevano quindi l'obbligo di dettare ogni giorno ai giovani qualche articolo, ed esigere poi che lo imparassero a memoria).
Non è difficile dedurre le imposizioni didattico-pedagogiche e quale fine l'opera si proponesse, pur considerando tuttavia che la povertà delle biblioteche scolastiche, o la loo inesistenza, induceva a procurare ogn stimolo culturale agli insegnanti che con autotassazione non gravavano economicamente sullo Stato napoletano. Il Sottointendente allegò alla lettera quattro copie dell'opera, da consegnare al maestro di Alvito, di Posta, di S. Donato e di Settefrati.
Da ciò si desume che la scuola primaria di Alvito, come quella degli altri paesi su nominati, avesse un unico insegnante per la pluriclasse dalla I alla IlI. Ad Alvito, nel 1813, questi era Gioacchino Renzi.
Si hanno documentazione e notizie a partire dal 1808 anche in merito alla scuala per le fanciulle, infatti da una lettera dell'aprile 1816 desumiamo che la gentildonna Vincenza Coletti era stata assunta nel 1808 dal Sindaco Giambattista Lanzi quale maestra pia per le fanciulle, con una stipendio di 16 ducati; nomina che poi fu confermata nel 1809 dal Sindaco Clemente Belisi, sempre con lo stesso salario, e riconfermata ancora per la stessa somma dal Sindaco Giuseppe Rosati per gli anni 1810-1811; tuttavia per gli anni 1812, 1813 e 1814 la maestra ricevette complessivamente dal Sindaco Pietro Persichetti soltanto la somma di 30 ducati.
Nel 1820 l'Istruttrice Benedetta Costanza Elia, l'Ispettore Francesco Di Fazio e, per presa visione, il Sindaco sottoscrivono l'attestato semestrale delle alunne della scuola primaria del Comune di Alvito. Le dodici fanciulle che avevano frequentato l'aula di Colle S. Giovanni, avevano ricevuto, col metodo del mutuo soccorso, gli insegnamenti di condotta morale e religiosa, dove tutte avevano conseguito ottimi risultati, e di attività varie e profitto, dove invece i giudizi erano discordanti dai primi in quanto risultarono mediamente mediocri. Solo una di esse si distinse dalle altre per il profitto 'grande' e il giudizio 'ottimo': Anna Maria Empergher appartenente ad una famiglia di origine tedesca che nella Media Valle del Liri si è distinta operando nel campo dell'ebanisteria e della liuteria.
In questo periodo c'erano programmi scolastici diversificati per le scuole maschili e femminili; infatti l'istruzione dei fanciulli nella scuola primaria prevedeva l'insegnamento di una breve e chiara grammatica italiana, del catechismo di agricoltura, degli avvisi di buone creanze del Galateo, del catechismo di arti e abitudini relative ai bisogni della popolazione, delle prime nozioni di aritmetica e del catechismo di religione a seconda dei dettami della Diocesi, infine il catechismo dei doveri sociali.
L'istruzione delle fanciulle nella scuola primaria invece prevedeva l'insegnamento delle arti domestiche, del leggere e dello scrivere, della conoscenza di . una breve e chiara aritmetica, del catechismo di religione e dei doveri sociali, del catechismo dei doveri speciali delle donne secondo il loro diverso stato, infine l'economia domestica.
La documentazione dell' Archivio Storico Comunale di Alvito dimostra che nel 1848 fu istituita una nuova scuola primaria ad indirizzo agrario. Più tardi in Contrada Pelliccioni (lo desumiamo da un processo verbale del 15 dicembre 1852 redatto dal Sindaco Gioacchino Lanza, dal parroco Nicola Masetti e dall'Ispettore Scolastico del Circondario di Sora Giovanni Ferrante), fu aperta un'altra scuola primaria delle fanciulle che era frequentata da ben 44 allieve.
I documenti archivistici relativi alla scuola testimoniano che nel periodo pre-unitario spesso i Sindaci avevano la tendenza a non pagare maestri e maestre in vista del certificato di servizio e delle visite degli Ispettori Scolastici; pertanto i vari Intendenti, in base alle querele dei maestri interessati, richiamavano i Primi Cittadini esortandoli ad effettuare i pagamenti.
La situazione scolastica in Alvito al 1861 si modificò, per taluni aspetti, in peggio pur se vennero effettuate nuove nomine. Il 23 ottobre 1861 alla presenza del Sindaco Alessandro Simeoni e del Segretario Luigi Simeoni, giurò fedeltà a S. M. Vittorio Emanuele II la maestra delle fanciulle Luisa Argano, che si impegnava ad approvare e far approvare lo Statuto Albertino, nonché ogni altra legge dello Stato e della Patria italiana; furono inoltre nominati due maestri, uno per Alvito centro e l'altro per la scuola della borgata Castello, e precisamente Andrea Bartolomucci e Valerio Pizzuti.
Anche per Posta Fibreno la nomina fu fatta al maestro Simeone Coppitti che avrebbe avuto come periodo di vacanza i mesi estivi perché, diceva il Sindaco, l'aria di 'quel villaggio in quel periodo era nociva alla salute'. Inoltre egli avrebbe ricevuto un compenso pari alla metà di quello del maestro di Alvito.
Da una comunicazione del maestro di Posta (documento senza data ma databile al 1863), si rileva che in questo centro non esisteva ancora una scuola per le fanciulle e che la scuola maschile era affidata all'Abate del paese in quanto il maestro era defunto.
I regolamenti scolastici post-unitari, che tendevano a favorire la scolarizzazione con maggiore attenzione, si opponevano alla triste realtà dell'assenza di maestri; pertanto spesso erano gli stessi parroci di prima ad occuparsi dell'insegnamento*. Essi non erano forniti di patente ed avrebbero dovuto conseguirla, i residenti nel circondario di Sora, presso la Scuola Magistrale di Caserta aperta appositamente il 10 giugno 1863, sostenendo un esame scritto di Italiano, Pedagogia, Calligrafia e Disegno, e un esame orale di Lingua e Letteratura Italiana, Pedagogia, Storia nazionale e Geografia politica, Aritmetica, Contabilità, Geometria, Ginnastica, Canto, Lavori domestici per le donne, Galateo di agricoltura per gli uomini.
Queste Scuole Magistrali però non furono molto frequentate, in quanto molti Comuni si rifiutavano di pagare i maestri che vi si dovevano recare a spese dei Municipi. La situazione ad Alvito fu un poco particolare: il Maestro Sacerdote Andrea Bartolomucci si rifiutò di recarsi a Caserta perché, una volta conseguita la patente e divenuto dipendente di ruolo dello Stato, avrebbe percepito uno stipendio più basso di quello fino ad allora versatogli dal Comune e rimpinguato da alcune rendite di varie cappelle ecclesiali e laicali.
Si potrebbe continuare ancora per molto lo studio delle istituzioni scolastiche in Alvito, nel periodo post-unitario, ma questa premessa non ha lo scopo di una monografia analitica; si conclude perciò riferendo che il Regio Ispettore Scolastico F. Pellino, l'11 febbraio 1866 inviava al Sindaco di Alvito una onorevole menzione per l'operato svolto dal maestro De Fazio Francesco. Ma noi aggiungeremo che furono altresi degni di nota i maestri: Giacinta Palombi, 1865; Nicola Mazzenga, 1867; Valerio Pizzuti, 1866; Luisa Graziani, 1867; Pietro Celli, 1882; Costanza Aquila, 1874; Maddalena Celli, 1875; Matilde De Fazio, 1875; Vincenzo Elia, 1877; Cristina Iacobelli, 1877; Loreta Fallocco, 1877; Benedetto Fantozzi, 1878; Basilia Campagna, 1878; Gertrude Fabiani, 1880; Loreta Falloceo, 1880; Cristina Turchetti, 1880; Paolina Aquila, 1880; Pietro Ippolito, 1883; Anna Martinangeli, 1883; Caterina Ficorani, 1884; Elena Paolillo, 1886; Ester Canolla Malavolta, 1887; Giulia Cuturi, 1887; Giuseppina Di Murro, 1887; Teresa Torino, 1887; Tommaso Coppitti, 1887; Dina Grossi, (anno ?); Giacomo De Carolis, 1891; Mariangela Montano, 1891; Rosa Pallavicini, 1891; Ettore Persichetti, 1891; Leonina De Feo, 1891; Luigi Pizzuti, 1891. L'elenco potrebbe continuare, ma lasciamo ad altri successivi interventi ed approfondimenti.

VARIE
«Memorie ai posteri »: cosi esordisce un documento manoscritto senza firma e senza data; se ne riporta il contenuto integralmente:
1) La Porta Iacobelli fu fatta nell'anno 1710 (vedi Parlamento 3 novembre 1709).
2) Il Muraglione cadde nell'anno 1803 - Fol. 77 - Formato nell'anno 1720 - Vedi Parlamento Fol. 77.
3) Il 29 giugno 1880 alle ore 8 a.m. in Alvito fu gittata la prima pietra (e sparo di mortali) pel pilastro che deve reggere il ponte di pietra da levante a ponente fine la Bottega oggi di Tullio, e l'antica piccola torre a ponente della Piazza (vi fu gran pranzo di maccheroni offerto agli operai poveri addetti a tale fabbrica, con anche sparo di mortaretti).
4) Il dì 28 ottobre 1880 alle ore 6 p.m. in Alvito fu messa la chiave all'arco tutto di pezzi formato dall'uno pilastro all'altro - con sparo di mortali nel momento proprio che faceva l'Ave Maria con suono di banda musicale diretta dal Maestro Luciano Macioce - La fé a M.a SS.a Immacolata e Grazia a Dio che glielo à fatto arrivare a compimento senza danno alcuno.


Premessa archivistica (Rita Di Fazio)

Torna al sommario
L'Archivio Storico Comunale di Alvito oggi comprende n. 1.666 unità archivistiche, divise in tre sezioni: Archivio Pre-unitario, Archivio Post-unitario ed Archivio Aggregato.

La prima sezione, relativa al periodo dal 1650 al 1860, consta di:
- n. 20 pergamene del 1600 (dal 27 giugno 1650 al 25 giugno 1683);
- n. 33 pergamene del 1700 (dal 15 giugno 1701 al 28 luglio 1732);
- n. 249 registri (dal 1708 al 1860), disposti in serie chiusa.

La seconda sezione, relativa al periodo dal 1861 al 1946, di gran lunga più ricca ed articolata della precedente consta di:
- n. 601 registri di vario titolario (come si vedrà di seguito), dal n. 250 al n. 850, disposti in serie chiusa;
- n. 409 registri dello Stato Civile (Nascita n. 111, Matrimonio n. 93, Pubblicazioni Matrimonio n. 4, Morte n. 110, Cittadinanza n. 78, Registri di Popolazione n. 13), disposti in serie aperte;
- n. 338 buste, distinte in classi e fascicoli, (pre e post-unitario).

La terza sezione, (Archivio Aggregato: Congrega di Carità - E.C.A.), consta di n. 16 registri; dal 1715 ,al 1940.
Tutto il materiale archivistico, ordinato in senso logico e cronologico, è stato cosi ripartito:

Archivio Pre-unitario (Registri)
Serie I Sedute del Decurionato (regg. 1/11)
Serie II Libri dei dispacci, ordini e regolamenti (regg. 12/37)
Serie III Patrimonio e Demanio (regg. 38/57)
Serie IV Catasto (regg. 58/67)
Serie V Tasse (regg. 68/73)

Serie VI Stato civile - Nascita (regg. 74/127)
" " - Matrimonio (regg. 128/175)
" " - Morte (regg. 176/237)
" " - Atti diversi (regg. 238/249)



Archivio Post-unitario (Registri)
Serie I Deliberazioni del Consiglio (regg. 250/265)
Serie II Deliberazioni della Giunta, del Podestà e del Commissario Prefettizio (regg. 266-292)
Serie III Governo (regg. 293/295)
Serie IV Catasto (regg. 296/306)
Serie V Contabilità - Bilancio preventivo (regg. 307/391)
Serie VI " " - Ruoli (regg. 392/503)
Serie VII " " - Conto finanziario (regg. 504/508)
Serie VIII " " - Libri mastri (regg. 509/548)
Serie IX " " - Giornali di cassa (regg. 549/553)
Serie X " " - Chiusura esercizio finanziario (regg. 554/580)
Serie XI " " - Mandati di pagamento (regg. 581/621)
Serie XII " " - Bilancio consuntivo (regg. 622/695)
Serie XIII " " - Vari (regg. 696/713)
Serie XIV Sanità e Igiene - Registri dei parti (regg. 714/745)
Serie XV " " - Vaccinazioni (regg. 746/768)
Serie XVI Assistenza e beneficenza - Spedalità (regg. 769/763)
Serie XVII Elezioni - Liste elettorali (regg. 774/776)
Serie XVIII Leva e truppa - Guardia nazionale (reg. 777)
Serie XIX " " - Rubriche registri matricolari (regg. 778/781)
Serie XX " " - Renitenti (regg. 782/810)
Serie XXI " " - Soccorso giornaliero (regg. 811/822)
Serie XXII " " - Quadrupedi e requisizioni (regg. 823/825)
Serie XXIII " " - Registri vari (regg. 826/839)
Serie XXIV " " - Protocollo (regg. 840/850)
Serie XXV Stato civile - Nascita (regg. 1/111)
Serie XXVI " " - Matrimonio (regg. 1/93)
Serie XXVII " " - Pubblicazioni di Matrimonio (regg. 1/4)
Serie XVIII " " - Morte (regg. 1/110)
Serie XXIX " " - Cittadinanza (regg. 1/78)
Serie XXX " " - Registri di popolazione (regg. 1/13)

Archivio Pre e Post-unitario (Buste)
Categoria I Amministrazione (B. 1/38)
Categoria II Opere pie e beneficenza (B. 39/60)
Categoria III Polizia Urbana e Rurale (B. 61/65)
Categoria IV Sanità ed igiene (B. 66/76)
Categoria V Finanza (B. 77/146)
Categoria VI Governo (B. 147/157)
Categoria VII Grazia - Giustizia - Culto (B. 158/176)
Categoria VIII Leva e Truppa (B. 177/219)
Categoria IX Istruzione Pubblica (B. 220/236)
Categoria X Lavori pubblici - Poste - Telegrafi - Telefoni (B. 237/269)
Categoria XI Agricoltura - Industria - Commercio (B. 270/297)
Categoria XII Stato civile - Censimento - Statistica (B. 298/320)
Categoria XIII Esteri (B. 321/326)
Categoria XIV Oggetti diversi (B. 327)
Categoria XV Sicurezza Pubblica (B. 328/337)


La B. 338 contiene l'inventario redatto da Luigi Ricciardi e Rita Di Fazio, 1990.
Seguono poi i 16 registri dell'Archivio Aggregato.


Abbreviazioni

Torna al sommario
Archivio Storico Comunale di Alvito A.S.C.A.
Busta B.
Buste BB.
Categoria Cat.
Circolare Circ.
Classe Cl.
Confronta Cfr.
Decreto D.
Decreto Legge D. L.
Delibera Del.
Fascicolo Fasc.
Numero n.
Pagina / Pagine p. / pp.
Post-unitario Unit.
Pre-unitario Pre.
Regio Decreto R.D.
Registro Reg.
Seguente / Seguenti seg. / segg.


Pergamene del XVII secolo

Torna al sommario
LE PERGAMENE DEL 1600 DELL'ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI ALVITO (Luigi Ricciardi)


Le pergamene dell'Archivio Storico Comunale di Alvito sono 53 Atti notarili: compravendite, permute, locazioni o donazioni di cittadini alvitani a istituzioni religiose o cappelle laicali, databili dal 27 giugno 1650 al 28 luglio 1732. Esse costituiscono il patrimonio storico di archivi della Congrega di Carità, fondo archivistico entrato a far parte, come archivio aggregato, di quello comunale in seguito alla liquidazione dei beni dell'asse ecclesiastico dopo l'unità d'Italia.
Questo fondo archivistico di circa 500 unità cartacee merita l'attenzione degli Organi preposti, in quanto è quasi totalmente inedito e non esiste né ordinamento, né inventariazione; ben conosciamo il valore storico delle Congreghe o quello delle cappelle laicali, pertanto si renderebbe necessario uno studio a sé stante di questo fondo archivistico. Le cartapecore in oggetto, rinvenute in occasione della schedatura in contenitori di cartone povero, dove erano conservate arrotolate, in una serie contigua di capsule cucite a mano con punti grossolani di cotone per calze, dovevano essere all'origine in numero di 75 circa, in base al numero dei contenitori: dobbiamo quindi dedurre che molte di esse sono andate smarrite con il tempo. Tuttavia in un contenitore si trovò inserito un foglietto firmato dall'archivista Potito Santoro, nel quale si legge: «Qui la pergamena mancava quando ebbi consegnato questo rotolo con gli altri dall'abate di S. Simeone, il quale mi disse che era stata dispersa nella segreteria della Congrega di Carità». Avendo constatato lo scrupolo operativo dell'archivista Potito Santoro in molte occasioni, si può desumere che le pergamene durante il suo mandato erano molte di più, altrimenti il vuoto nelle altre capsule sarebbe stato evidenziato in maniera diversa dall'archivista.
Gli anni, l'umidità, le muffe ed i topi avevano arrecato danni alle cartapecore e ai loro inchiostri, pertanto in occasione di un sopralluogo effettuato dalla Dott.ssa Elvira Gerardi e dalla Dott.ssa Anna Lia Bonella, della Soprintendenza Archivistica per il Lazio, si reputò urgente e necessario un restauro dei documenti, che previde anche la spianatura di ogni singolo rotolo oltre al restauro delle parti mancanti, alla spolveratura e deacidificazione. Interventi di restauro furono effettuati anche su taluni registri di interesse storico mediante velatura e rinforzo delle carte poi rimpaginate, come si legge dalle note della perizia di restauro della Ditta «Salvarezza» di Roma.
Questi documenti, al di fuori di quelli cassinesi, e uniti a quelli di fondi archivistici privati di Alvito, costituiscono gli scritti più antichi della città. Infatti una nota dello storico Domenico Santoro* ci riferisce che la maggior parte delle carte pubbliche e quelle di fondi archivistici di famiglie patrizie alvitane, furono bruciate in occasione della peste del 1656. Il Santoro attinge questa notizia direttamente dai documenti dell'archivio di casa Ferrante, infatti in «Platea genealogica di Casa Panicoli descritta da un religioso de Min: ConLi:, e dedicata alla Ill.ma Sig.ra D.m. Annamaria ambi derivantino dal suscritto Casato », nell'anno 1783, l'autore Frate Angelo Panicoli, minore conventuale, nell'introduzione all'opera (p. 4) ci riferisce che nell'anno 1656 «i nostri a preservarsi dal contagio della peste ... Tutto quello che restò nell'abitato fu generalmente incendiato, finanche le scritture sian pubbliche sian private ».
E' tuttavia necessario segnalare che anche altro materiale documentaristico superstite del 1600 è conservato presso gli archivi della famiglia Ferrante e del Dott. Vincenzo Castrucci, di cui ho diretta conoscenza; ma certamente altre famiglie, forse più gelose, conservano altra documentazione di indubbio valore storico.
Tutte le pergamene dell' Archivio Storico Comunale di Alvito sono in un 'corsivo' più che altro in - scrittura locale - e di - mano spontanea -, solo in alcuni casi nella ' invocatio' si nota un tentativo di - bastarda -. Si riscontra la sola preoccupazione della rapidità grafica del redattore; il tracciato sempre ad inchiostro nero, è disorganico, le legature non sempre sono curate, anzi le parole di fine verso sono troncate o volutamente abbreviate senza una regola o una ripetitività omogenea.
Dai paragoni stilemici dei primi versi, si riscontra simpatia tra le singole pergamene, specialmente nel medesimo rogatore.
Le peculiarità generali delle pergamene del XVII secolo, consistono nell'uso della scrittura corsiva che tende ad imitare la - carolina -, essa risulta però inclinata a dex. per le lettere «C» iniziali maiuscole; le «L» sono arrotondate nella testa; il gambo della «p» minuscola risulta anch'esso arrotondato o oblungo; l'asta della «d» è modulata, sicché la parte alta di essa funge da legamento alla sillaba successiva; la « b» minuscola e la «e» nel contesto della parola non presentano irregolarità sostanziali, solo alcune di esse sono riempite nella parte capitale per il sovraccarico di inchiostro nel pennino o nello stilo, mentre le « e » congiunzione, sono a forma di - & - con il gambo rivolto in basso a dex.,simile alla - e - commerciale moderna.
I documenti iniziano con la ' invocatio': «In nomine Domini nostri Jesu Christi Amen »; qualche volta il nome di Cristo è sintetizzato con l'ideogramma … X - paleocristiano; l'anno in taluni casi è quello contato dalla nascita di Cristo, altre volte è quello contato dalla sua circoncisione (secondo la legge ebraica la circoncisione avveniva otto giorni dopo la nascita). L'- actum - espone la data in base agli anni di governo del re e riporta anche la sua indizione. Segue l'intitolazione del re e la formula di umiltà «Dei gratia Rege ... », quindi la formula della - iussio -: «Ego Notarius », o «Nos Notarius et Judex regio ». Sono riportati poi i nomi dei testimoni, delle parti ed un breve circostanziato con riferimento al luogo della riunione (casa del Notaio o casa di una delle due parti; generalmente il donatore o l'acquirente). Nelle donazioni o compravendite o permute di terre, viene identificato: l'ubicazione - in loco ubi dicitur ... -; le confinazioni; i relativi proprietari confinanti; le clausole del contratto; il valore, espresso in moneta aurea, argentea o ramea.
Ogni documento, in basso a dex., porta il sigillo notarile, o tabellionato, sempre realizzato a disegno di propria mano. Tutti i tabellionati, alla loro estrema sommità, sono sormontati da una croce latina; si differenzia da questa caratteristica generale solo quello del notaio Giovanni Fagonio che stilizza ad - X - lobata ai vertici il suo grafico, che poi prosegue con una lunga linea segnica terminante a solenoide; il campo ad - X - è sormontato da una croce latina.
Nel contesto di questi fregi, e specificatamente nel fusticciolo, si inseriscono le iniziali del rogatore.
Ogni documento si conclude con le firme dei testimoni se - litterati -, o con - signum crucis - degli - illitterati -; in quest'ultimo caso, i nomi vengono ripetuti dal rogatore.
Dalle pergamene si desumono le seguenti note relative ai patti agrari: 1) Enfìteusi: concessione di terreno con l'obbligo di migliorare il fondo (miglioramento di terreno incolto o scarsamente produttivo), con obbligo di pagamento di un canone annuo inferiore a quello della locazione.
2) Patto redimendi: il venditore si riserva di ricomprare il fondo a parità di prezzo.
3) Patto di retrovendita: obbliga il compratore a rivendere quanto acquistato, però con la stipula di un nuovo contratto.
4) Ius affrancandi: diritto dell'enfìteuta, che con l'affrancazione diventa proprietario del terreno concesso.
5) Censo passivo: l'affittuario non proprietario, si costituisce il suo proprio censo (es. ducati 20), mediante prestito garantito dalla sua proprietà fondiaria sulla quale si iscrive una ipoteca.

Dalle pergamene si desumono le seguenti misure agrarie:

TOMOLO
(superficie agraria)

ALVITO
mq. 3000
CASALVIERI
mq. 2800
SORA
mq. 2912
COPPA
(superficie agraria)

mq. 750 mq. 700 mq. 728
TOMOLO
(misura di capacità per sterili. es.grano)

Kg. 42
COPPA
(misura di capacità per sterili. es.grano)

Kg. 10,5
TOMOLO
(olive)

Kg. 40
COPPA
(olive)

Kg. 10

Il tomolo consisteva in un contenitore cilindrico (legno o rame) rinforzato con cerchi di ferro alle estremità, della capacità di litri 56. Con un tomoIo di grano si riusciva a seminare un tomolo di terra.
Il rapporto tra il tomolo e la coppa era 1/4*.
Le monete alle quali si fa riferimento sono le seguenti:
- Ducato: moneta aurea, unità monetaria del Regno di Napoli del peso di gr. 3,78 e titolo 916;
- Carlino: pari a 1/10 del ducato;
- Grana: pari a 1/100 del ducato .

Si riportano di seguito i toponimi citati in queste pergamene secentesche, come appaiono dall'ordine cronologico delle stesse: Valle Fantasia, Capranico, Colle o Muracce, Pescopane, Fontanelle, Valle Romana, Fontana S. Angelo, Vallicella o Collicillo, Maiali, Turrichiano, Colle di S. Martino, Airella, Marcori, Vallesolisca, Casale, Noce di Tino, Colle di S. Maria, Palma.
- Valle Fantasia; di difficile individuazione topografica.
- Capranica; idem.
- Colle o Muracce; toponimo legato alla presenza di muri di cinta di una villa romana, in opus vittatum; i frammenti murari originariamente posti in prossimità di una risorgiva di acqua dolce e di una di acqua solforosa, sono oggi stati spostati con mezzi meccanici e posizionati lungo la strada sterrata confinante con l'azienda dell'I.T.A.S. di Alvito. In questa area si rinvengono, durante i lavori agricoli, materiali fittili, tegoloni e ceramica comune, nonché tessere musive. Nel 1980 rinvenni un tegolone con un bollo lineare impresso, oltre che una serie di cinque elementi di canalizzazione in tufo.
- Pescopane; località sita lungo la strada che da S. Onofrio conduce a S. Maria del Campo*.
- Fontanelle: località sita a circa 1 chilometro da Porta Jacobelli di Alvito, sulla strada che conduce a S. Donato Val Comino*.
- Valle Romana: attraversata dalla omonima strada che collega il Castello di Vicalvi con quello di Alvito. Nei pianori a monte della strada sono presenti aree di fittili del periodo repubblicano ed imperiale, testimonianze di ville rustiche romane.
- Fontana S. Angelo: località opposta alla contrada Airella, sita tra Airella e Castagna Taccone, gruppi di case posizionati su crinali di colli paralleli.
- Vallicella (o Collicillo): attualmente il toponimo corrisponde alla località sita lungo la strada che si snoda dalla località Pagliarelle a cui si accede dalla località Serra di Conca; tuttavia nella pergamena il toponimo si riferisce ad una vallicella sita sul lato nord del Collicillo.
- Maiali: toponimo legato probabilmente all'allevamento dei suini, data la presenza nella zona della fontana omonima di un secolare querceto, o legato al nomignolo di una famiglia.
- Turrichiano: oggi Trichiano; località a nord di Val di Rio, zona montana di pascolo a ridosso delle faggete del Parco Nazionale di Abruzzo.
- Colle di S. Martino: raggiungibile percorrendo la strada Colle Buono-Airella-Colle di San Martino.
- Airella: toponimo legato, a detta di molti cacciatori, al passo di aironi, in quanto la zona è confinante ad est con il corso di acqua Riofete (R(e)fét(e) = Rivus fetidus per la presenza di sorgenti solforose). Località sita tra il Fosso di Pescopane e Fontana Lottola, la cui fuoruscita d'acqua dà origine al Fosso Guado Ardigno, le cui acque si gettano poi nel Vad(e) Ran(e), cioè Guado Grande, che si immette nel Rio Molle (R(e)moll(e)), cosl chiamato per il lento scorrere delle sue acque.
- Marcori: zona compresa tra Colle della Civita e Colle della Recca. Toponimo legato al nomignolo di una famiglia.
- Vallesolisca: fino a qualche tempo fa si pronunciava Vallisca, oggi Valle Pelisca. Località tra S. Onofrio e Val di Rio, prima di Telugno, tra la strada attuale ed il Fosso di Val di Rio.
- Casale: località sita tra Valle Massima e Colle della Recca (Rocca); il toponimo è frequente anche nel comune di Vicalvi (gruppo di case a mezza costa tra il Castello e la contrada Delicata) e nel comune di S. Donato Val Comino (zona di confine verso Sant(e) Fèl(e) , cioè S. Fedele).
- Noce di Tino: di difficile individuazione, tuttavia un toponimo Noce de Pampini è quello che più si avvicina per assonanza logica (tino - pampini) e si riferisce alla località a cui si accede dallo Stradone, Cappella la Volpe, dopo aver attraversato la strada L(e) Sp(e)néll(e).
- Colle di S. Maria: località a nord dell'attuale cimitero di S. Maria del Campo.
- Palma: di difficile individuazione topografica.

Onomastica presente nelle pergamene del 1600:
Abbruzzesio, Bellino, Baronio, Bonanno, Castruzio, Ciola, Cocuzzo, Cervi, De Carolis, De Antonello, De Veccia, De Arcangelis, De Pietro, De Fazio, De Geraldo, Ferro, Fagonio, Fiorito, Gasbarro, Gizzio, Gizzi, Iacobone, Masetta, Ministro, Minosio, Mancino, Maio, Pagnano, Persichitto, Perillus, Perillo, Renzi, Razzitto, Santino, Senzapaura, Sacchetta, Sacconi, Volpe, Zeppa.

Sigle abbreviative dei nomi dei notai, inserite nel contesto segnico del tabellionato:
1) N. F. G. = Notaio Fagonio Giovanni.
2) N. M. D. C. = Notaio Marco De Carolis.
3) N. A. P. = Notaio Antonio Persichetti.
4) N. L L = Notaio Giovanni Iacobone.

Nella pergamena n. 8 fascicolo 7 si trova il termine ' palmento'; il termine ancora oggi viene usato dai più anziani della contrada di S. Onofrio per intendere la vasca in muratura dove si pigia l'uva: presumibilmente nell'atto notarile esso voleva indicare una cisterna per raccogliere acqua piovana.



1
Regnante Filippo IV d'Austria nel trentesimo anno di regno; compra di 6 coppe di terra in località Colle o Muracce in Alvito, fatta da Francesco Narduzio, Procuratore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Paolo Gioia e suo figlio Carlo.
Pergamena n. 1 fascicolo 2° - (cm. 60 x 14,5). Notaio: Giovanni Fagonio, di Alvito. Giudice: Giovanni Berardino Gasbarro, di Alvito. Procuratore della Cappella: Francesco Narduzio. Testimoni: Don Eleuterio Santino, Don Paolo Masetta, Alessandro Castruzio, tutti letterati (alfabetizzati) di Alvito. Note: la cartapecora presenta una slabbratura su v. I, seconda metà di dex., n. 3 piccoli fori dal v. 2 al v. 5.
27 giugno 1650
2
Pergamena n. (?) fascicolo 6° - (cm. 45 x 16). Di difficile interpretazione in quanto rosicchiata da topi. Dal contesto si deduce: ... anno ... secentesimo quinquagesimo ... ; censo di 40 ducati a favore della Cappella del SS. Rosario (?). Notaio: Marco de Carolis, di Alvito. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi, di Alvito. Testimoni: ..... (?). Note: la cartapecora risulta danneggiata dal v. 1 al 28; leggibile solo la metà di dex.; dal v. 29 al v. 32 vi è un foro largo mm. 47; dal v. 48 al v. 57 ampia rosicchiatura, vi si leggono solo cinque parole mutile sul margine sin., salva la seconda metà degli stessi versi; dal v. 58 al v. 62 foro di mm. 5 x mm. 13; dal v; 63 al v.65 foro di mm. 11 x mm. 15; al v. 66 foro oblungo da sin. a dex. di mm. 4 x mm. 7; dal v. 78 al v. 79, quasi al margine sin., foro di mm. 10 x mm. 12; tra il v. 9l e il v. 92 piccolo foro che non incide sullo scritto.
(?)
3
Pergamena n. 2 fascicolo 6° -'- (cm. 35 x 15): Di difficile interpretazione in quanto rosicchiata da topi. Dal contesto si deduce: permuta di due terre in luogo detto Capranico con 3 tomoli di terra in luogo detto Palma. Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: .... (?) Testimoni: ...... (?) Note: la cartapecora risulta mancante dell'intero v. 1, il secondo è ridotto a tre mezze lettere, il terzo a tre parole di cui le due laterali mutile; la metà di sin. risulta rosicchiata da topi fino al v. 10; nella seconda metà di dex., a partire dal v. 6 al v. 8, foro di mm. 10 x mm. 28; dal v. 14 al v. 15 foro di mm. 12 x mm. 30; sulla stessa linea, dal v. 16 al v. 17, foro di mm. 7 x mm. 10; segue foro di mm. 7 x mm. 20; piccola rosicchiatura sul margine sin. dal v. 19 al v. 20; fori di piccole dimensioni sul v. 22, vv. 27-28, vv. 44-46; v. 50, alla base, rosicchiatura sul margine sin ..
(?)
4
Regnante Filippo IV d'Austria nel trentacinquesimo anno di regno; donazione di un appezzamento di terreno aratorio di 6 coppe, sito in località Pescopane, fatta per pura devozione da Mattia Simeone alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito.
Pergamena n. 4 fascicolo l° - (cm. 43 x 14). Notaio: Giovanni Fagonio. Giudice: Giuseppe Baronio. Procuratore della Cappella: Don Carlo di Arcangelo. Testimoni: Don Francesco Persichitto, Giuseppe Ciola, Terenzio Alberico, Cesare Gizzi, Berardino de Antonello, tutti letterati di Alvito. Note: la cartapecora presenta un alone scuro procurato da contatto con altro materiale nella prima metà di sin. dal v. 1 al v. 6, e una piccola sfrangiatura in alto a dex.
8 ottobre (?) 1655
5
Regnante Filippo IV d'Austria nel trentasettesimo anno di regno; donazione di un appezzamento di terreno sito in località Fontanelle in Alvito, fatta da Francesco Fiorito a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito.
Pergamena n. 1 fascicolo 7° - (cm. 34,5 x 14). Notaio: . Marco de Carolis. Giudice: Giovanni Berardino Gasbarro. Testimoni: Manlio Simeone, letterato, Carlo ... (?) letterato, Antonio Macioce (?), illetterato (analfabeta), tutti di Alvito. Note: la cartapecora, in buone condizioni generali, risulta macchiata in calce, dove è apposta la firma dei testimoni. Il testimone illetterato firma con segno di croce.
23 aprile 1657
6
Pergamena n. 9 fascicolo 5° - (cm. 33 x 15,5). Regnante Filippo IV d'Austria nel trentottesimo anno di regno; donazione di una terra in Valle Fantasia a favore della Cappella di S. Antonio di Padova in S. Nicola, vicina alla Cappella di S. Antonio e S. Gaetano, gli eredi di Paolo Masetta, di Curzio e Andrea Fiorito. Donazione di Cesare fu Cesare de Renzio. Notaio: Marco de Carolis. Giudice: Giovanni Berardino Gasbarro. Testimoni: Donato Giacchetta, Domenico Ferri, Antonio Persichitto, tutti letterati di Alvito. Note: cartapecora in buono stato di conservazione; si riscontrano qualche macchiatura al v. 21 e un grosso alone negli ultimi 16 versi. Il regesto originale risulta di difficile lettura per la presenza di una colorazione scura dovuta a trasmissione di colore avvenuta per contatto con altro materiale; una grafia apocrifa ha trascritto su 6 versi il nuovo regesto, che porta tuttavia la data del 1605 che risulta errata.
2 giugno 1658
7
Regnante Filippo IV d'Austria nel quarantaquattresimo anno di regno; Pietro Paolo Casanese dona le sue proprietà antistanti il Palazzo Ducale alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, essendo Abate Don Fabrizio Abruzzese.
Pergamena n. 5 fascicolo 7° - (cm. 62 x 17). Notaio: Antonio Persichetti di Alvito. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Carlo Ministro, Giovanni Pagnano, Battista Rosato (?), tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buone condizioni.
24 febbraio 1665
8
Regnante Filippo IV d'Austria nel quarantacinquesimo anno di regno; donazione di due terre, una in località Pescopane in Alvito. l'altra in località Valle Romana in Alvito, fatta da Domenico Tamburrino di Casalvieri, per pura devozione, a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito.
Pergamena n. 7 fascicolo là - (cm. 43 x 16,5). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Simeone Cautillo, Giuseppe Senzapaura, Andrea Cocuzzo, tutti letterati di Alvito. Note: la cartapecora è in buone condizioni. In basso presenta un nastrino in cartapecora anch'esso, alloggiato in un foro, per la legatura del rotolo.
18 marzo 1665
9
Regnante Carlo II d'Austria nel secondo anno di regno; compra di una terra in località Fontana S. Angelo in Alvito a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Orazio de Carolis.
Pergamena n. 10 fascicolo l° - (cm. 35 x 16, 5). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Giovanni Berardino Gasbarro. Procuratore della Cappella: Don Giuseppe Calvi. Testimoni: Celio Renzio, letterato, Francesco Antonio Bellino, letterato, Antonio Perillo, illetterato, tutti di Alvito. Note: cartapecora in buone condizioni.
20 settembre 1667
10
Regnante Carlo II d'Austria nel secondo anno di regno; compra di enfìteusi di due terre a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro. Domenico Colella. Le terre sono in località Vallicella e Collicillo; la compra viene effettuata condenaro proveniente dalle rendite della cappella stessa.
. Pergamena n. 6 fascicolo 6° - (cm. 35x 16). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Giovanni Berardino Gasbarro. Procuratore della Cappella: Don Giuseppe Calvi. Testimoni: Celio Renzio, letterato, Francesco Antonio Bellino, letterato, Antonio Perillo, illetterato, tutti di Alvito. Note: cartapecora in buone condizioni.
20 settembre 1667
11
Regnante Carlo II d'Austria nel quarto anno di regno; donazione di un appezzamento di terreno aratorio di 5 coppe sito in località Maiali, fatta per pura devozione da Panfilia Iancone a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito.
Pergamena n. 6 fascicolo 1° (cm. 33 x 17). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Leonardo de Veccia, Belardino Persichetti, (?) Antonio Sacchetta, tutti illetterati di Alvito. Note: cartapecora in discrete condizioni generali; ultimi due versi leggermente sbiaditi.
30 settembre 1668
12
Regnante Carlo II d'Austria, nel quinto anno di regno; donazione di 4 cese in localìtà Turrichiano e di una canapina in località Pescopane, fatta per pura devozione da Vittoria Gentile a favore della Cappella del SS. Rosario del. la Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito.
Pergamena n. 9 fascicolo 7 - (cm. 38 x 18,5). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: ... (?) Procuratore della Cappella: Don Giuseppe Calvi. Testimoni: Simeone Cautillo, Eleuterio Santini, tutti illetterati di Alvito. Note: la cartapecora è in condizioni discrete, ma l'inchiostro risulta sbiadito in vari punti.
21 febbraio 1670
13
Regnante Carlo II d'Austria nel sesto anno di regno; compra con patto redimendi di una chiusa con un pagliaio e palmento nelle cese in località Colle di S. Martino, a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Cattarina de Amicis per 16 ducati.
Pergamena n. 8 fascicolo 70 - (cm. 53 x 21). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Alessandro ... (?), Giovanni lacobone, Clesio Bellino, tutti letterati di Alvito. Note: la cartapecora è in discrete condizioni; lo scritto risulta sbiadito in più parti.
10 novembre 1670
14
Regnante Carlo II d'Austria nel settimo anno di regno; compra per la somma di 45 ducati e 2 carlini, e con patto redimendi, di due terre in località Capranica e Airella in Alvito, a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, permutate poi con altre tre terre in località Palma.
Pergamena n. 13 fascicolo 1° - (cm. 44 x 17). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Carlo Ministro. Testimoni: Antonio de Rosati, Gerardo Cervi, tutti illetterati di Alvito. Note: cartapecora in buone condizioni; in basso, nella parte centrale, sono evidenti due fori di mattazione; ancora più in basso, alloggiato in un piccolo foro, si trova il nastrino sempre in cartapecora, per la legatura del rotolo.
18 ottobre 1671
15
Regnante Carlo Il d'Austria nell'undicesimo anno di regno; compra di un appezzamento di terreno in località Marcori a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Pietro Testa, per 15 ducati provenienti dalle rendite della Cappella stessa.
Pergamena n. 3 fascicolo l° - (cm. 53 x 16). Notaio: Giovanni Iacobone, di Alvito. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Manlio Simeone, Francesco Antonio Gizzi, Gaetano Minosio, tutti letterati di Alvito. Note: la pergamena risulta strappata lungo il margine sin., in corrispondenza degli ultimi 9 versi; nei versi iniziali l'inchiostro è sbiadito.
2 aprile 1676
16
Regnante Carlo Il d'Austria nel dodicesimo anno di regno; donazione di una terra sita in località Vallesolisca fatta da Antonio Campagna a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito.
Pergamena n. 2 fascicolo 2° - (cm. 47,5 x 18). Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Francesco Simeone, letterato, Antonio Volpe, letterato, Bernardino Mancino, illetterato, tutti di Alvito. Note: cartapecora in discrete condizioni; risulta opacizzata nella parte bassa, dove perciò lo scritto è sbiadito.
21 marzo 1677
17
Regnante Carlo II d'Austria nel tredicesimo anno di regno; compra di una. terra. aratoria sita in località Casale fatta dalla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito contro Francesco Antonio Castrucci di Alvito.
Pergamena n. 5 fascicolo 1° - (cm. 31,5 x 19). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Pietro Marino di Arpino abitante in Alvito, Antonio Maio di Alvito, Clesio Volpe di Alvito, tutti letterati. Note: cartapecora in buone condizioni; scritto quasi ovunque nitido.
12 settembre 1677
18
Regnante Carlo II d'Austria nel tredicesimo anno di regno; Arcangelo Testa dona alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito 6 coppe di terra ed altri campi in località Noce di Tino. Questa terra confina con i beni degli eredi di Carlo Berardino Sacconi e con quelli degli eredi di Mario Fantozzi. Arcangelo Testa ottiene in cambio una messa perpetua da celebrare per l'anima di Orazio Zeppa e Mario Di Donato .
Pergamena n. 11 fascicolo 2° - (cm. 44 x 15). Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Francesco Abbruzzese, letterato, Rev. Carlo de Arcangelis, letterato, Gregorio Bonanno, letterato, Filippo de Pietro, illetterato, tutti di Alvito. Note: la cartapecora risulta rosicchiata da topi dal v. 1 al v. 4 nella parte centrale; presenta un foro di mm. 5 x mm. 6 nella parte finale del v. 5. Sono presenti inoltre delle macchie scure in più punti; i regesti sono due successivi, di mani diverse.
20 marzo 1678
19
Regnante Carlo II d'Austria nel diciottesimo anno di regno; compra di enfiteusi per ventinove anni, da rinnovarsi, a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito; la terra aratoria si trova in località Colle S. Maria.
Pergamena n. 10 fascicolo 6° - (cm. 48 x 14,5). Venditore: Orazio Razzitto. Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Bartolomeo de Geraldo, Ferdinando Minosio, Ventura Minosio, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in discrete condizioni; risulta consumata nella parte centrale del v. 1. In calce presenta due annotazioni del 27 luglio 1825 firmate da L. Persichetti, oltre a due bolli ovali dell'Ufficio del Registro - Circondario di Alvito - Regno delle Due Sicilie.
25 giugno 1683
20
Regnante Carlo II d'Austria nel diciottesimo anno di regno; compra di una terra sita in località Colle S. Maria a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Orazio Razzitto.
Pergamena n. 5 fascicolo 6° - (cm. 24 x 14). Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: Giovanni Aloisio Gizzi. Testimoni: Bartolomeo de Geraldo, Ferdinando Minosio, Ventura Minosio, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in discrete condizioni; l'inchiostro risulta abraso ai primi due versi e lungo i margini di dex. e di sin.
25 giugno 1683


Pergamene del XVIII secolo

Torna al sommario
LE PERGAMENE DEL 1700 DELL'ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI ALVITO (Rita Di Fazio)


Le pergamene del 1700 si inseriscono nello stesso fondo archivistico già precedentemente descritto nella nota di Luigi Ricciardi, alla quale si rimanda per la parte generale; in particolare, per quanto riguarda gli stili rogatori dei notai settecenteschi, si aggiungono alcune peculiarità per ognuno di essi.

Antonio Persichetti produce una grafia vergata con pennino flessibile; spesso non mantiene il rigo, che tende ad arcuarsi concludendosi poi con una modesta discendenza a dex.; si riscontrano leggere disuguaglianze negli apici assiali, le lettere sono a scatti e a balzi e propendono ad acuminarsi con una inclinazione a dex.; fa eccezìone la lettera - C - maiuscola iniziale, che invece è tonda; la pressione del tracciato è marcata e dà al rigo una difformità di inchiostrazione, con molte lettere riempite nella parte capitale (- e - ed L -). Il notaio tende ad abbrevìare le parole in maniera secca; il margine dex. del rigo presenta parole finali con lettere ravvicinate o allungate per coprire l'intero spazio; rare volte tronca la parola per andare a capo.

Gabriele Pisani esula un po' da tutti gli altri stili rogatori dell'intera raccolta perché la sua grafia somiglia alla minuscola cancelleresca italiana; il suo verso è sempre ben curato e rispetta sempre la posizione assiale; il largo e la rotondità delle lettere presentano un calibro armonioso, poche sono le lettere ripiene per sovraccarico di inchiostro nella parte capitale. Il notaio va a capo scandendo bene la sillaba, tende ad abbreviare lo stretto necessario ed il più ovvio.
Giovanni lacobone ha uno stile nervoso ed angoloso; il verso procede con restringimenti e spigolosità; le lettere sono strette. Egli tende talvolta ad arricciare le - P - e le - L - maiuscole e le - y -, le - d-e le - s minuscole, ma con toni tendenti all'acuto; le abbreviazioni sono molteplici a causa del campo grafico non sempre sufficiente alla lunghezza del testo, e non seguono una regola fissa. Spesso il notaio tronca le parole e non le completa nell'andare a capo; i versi finali risultano sempre più stretti e le parole più abbreviate del solito. I tagli delle - t - minuscole risultano essere una prosecuzione del corpo della lettera medesima, altre volte i tagli corrono a dex. e a sin., intrecciandosi con le lettere vicine. La scrittura presenta piuttosto le caratteristiche di uno stile epistolare rivolto ad un corrispondente abituale, che non quelle di un documento notarile, redatto per superare il tempo. La cartapecora usata è di qualità piuttosto scadente, le tagliature dei margini sono discontinue e uno dei due margini evidenzia quasi sempre il taglio di mattazione.

Tommaso de Marini ha uno stile con calibro mediamente minuzioso, procede senza inciampi e con tratteggio rotondo, completa bene le parole finali di ogni verso o rispetta le regole della divisione in sillabe nell'andare a capo; abbrevia le parole quando è necessario e sempre con lo stesso segno simile ad un 2; spesso chiude con ornamenti il rigo finale dove è apposta la firma dei testimoni. Generalmente la cartapecora usata è di buona qualità, con tagliature parallele ai margini. Si riscontra in generale un tono di compostezza e di professionali tà.

Sigle abbreviative dei Notai inseriti nel contesto segnico dei tabellionati, presenti nelle pergamene del 1700:
1) N.A.P.= Notaio Antonio Persichetti (di Alvito);
2) N. G. P. = Notaio Gabriele Pisani (di Casalvieri);
3) N. I. I. = Notaio loannes (Giovanni) lacobone (di Alvito);
4) N. T. M. = Notaio Tommaso de Marini (di Alvito).

Per quanto riguarda i riferimenti a patti agrari, misure agrarie e monete, si rimanda alle note relative alle pergamene del 1600.

Si riportano di seguito i toponimi citati nelle pergamene del 1700 che non compaiono in quelle secentesche: Il Colle, Macchialonga, Fossa d'Ateglia, Valle Mozza, La Foria (La Frìa) , Riomolle, Ceracchieta, Le Venara (La Vagnara?), Collicillo, Colle di S .Giovanni, Colle di Massaro, Strada Maggiore, Carpello, (oggi nel territorio di Campoli Appennino), Colle di S. Martino al Piano (zona circostante l'attuale chiesa di S. Rocco, già titolata a S. Martino*, da non confondere con il Colle di S. Martino), Canale (zona sita nella parte finale della strada di Colle Alto e confinante con Atina e Casalvieri).

Onomastica presente nelle pergamene del 1700: Angelillo, Belise, Bonanni, Brusca, Buccilli, Buccillo, Cappitto, Calvi, Cella, Cautillo, Cappella, Cardelio, Castruccio, Cosmo, Canini, Ciccotelli, Carbone (di Posta Fibreno), Cappella, De Leonardis, De Marinis o de Marini, Delle Pagliara, De Fazio, De Guida, Delle Chiaia, Di Pietro, De Pietro, De Zeppa, (di Casalvieri), De Antonellis (di S. Donato V. C.), Di Bona, Del Giudice, Elia, Fiorito, Fusco, Ferrera, Guida, lacobono, loli, Lollo, Lecci (di Posta Fibreno), Lanza, Marsella, Marino, Musillo, Mazzenga, Monaco, Macioce, Marrone, Martini, Masetti, OrIandi (di Picinisco), Panicali, Persichetto, Pittore, Pignatelli, Preziuso, Paglia (di S. Donato V. C.), Rosato, Rampani, Ruma, Romanelli, Ricci (di Posta Fibreno), Saracino, Serrone, Santini, Santilli, Santone, Sacchitto, Testa, Valente (di Posta Fibreno), Vecchi, Volpe.



21
Regnante Filippo V di Borbone nel primo anno di regno; nuova convenzionea favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Pietro Marini che per 42 ducati assegna e cede la terra in località Canale.
Pergamena n. 9 fascicolo 6° - (cm. 43 x 17,5). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Bonaventura Cappitto di Alvito. Procuratore della Cappella: Can. Don Cinzio Elia. Testimoni: Michele Persichetti di Alvito, Giuseppe Elia di Atina, tutti letterati. Note: la cartapecora risulta sfrangiata sul lato sin. dal v. 7 al v. 12.
15 giugno 1701
22
Regnante Filippo V di Borbone nel primo anno di regno; Michele Persichetti cede una chiusa sita in località Colle S. Martino al Piano, e un prato in località Molito all'Abate Antonio Marsella della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, a garanzia di un prestito ricevuto dall'Abate pari a 34 ducati, provenienti dalle rendite della Cappella del SS. Rosario.
Pergamena n. 9 fascicolo l° - (cm. 53 x 17). Notaio: Gabriele Pisani di Casalvieri. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Domenico Angelillo, illetterato, Generoso Prudenzio, letterato, Giovanni Angelo di Leonardi, letterato, Domenico Marino de Marini, letterato, tutti di Alvito. Note: cartapecora in discrete condizioni; il tracciato risulta sbiadito dal v. 1 al v. 17; sul margine dex. una macchia giallastra dal v. 10 al v. 34; dal v. 16 al v. 20 una sfrangiatura sempre sul margine dex.
9 dicembre 1701
23
Regnante Filippo V di Borbone nel primo anno di regno; compra di una terra in località Il Colle a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito contro Gaetano Calvi, per la somma di 10 ducati.
Pergamena n. 3 fascicolo 7° - (cm. 35 x 18,5). Notaio: Antonio Persichetti. Giudice: Bonaventura Cappitto. Procuratore della Cappella: Don Cinzio Elia. Testimoni: Pietro Marino, Giovanni Battista figlio di Marino, Pompeo de Marini, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in discreto stato di conservazione.
15 luglio 1701
24
Regnante Filippo V di Borbone nel quinto anno di regno; compra di una terra di 5 coppe in luogo detto Le Muraglia, a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Santo delle Pagliara, per la somma di 20 ducati.
Pergamena n. 12 fascicolo 1° - (cm. 23 x 13). Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Marino de Marini, Pompeo de Marini, Loreto Rosati, tutti letterati di Alvito. Note: complessivamente la pergamena è in buono stato di conservazione; si notano piccole sfrangiature sul margine sin. e qualche abrasione sul margine dex.
15 novembre 1705
25
Regnante Carlo III d'Austria nel terzo anno di regno; Carlo Ministro nella sua casa in località Porta S. Biagio in Alvito pone un codicillo al suo testamento: lascia una somma di 400 ducati alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito per la celebrazione di una messa cantata in suffragio dell'anima sua e dei suoi antenati il 14 agosto di ogni anno, ed una il 7 dicembre di ogni anno; lascia inoltre un'altra somma al Santuario di Canneto per la celebrazione di una messa cantata ogni primo venerdì di marzo; lascia poi la somma di 25 ducati alla sua serva, Vittoria di Libbio, di Casalvieri; vuole infine che i suoi figli diano ai poveri 100 tomoli di grano ogni anno, in suffragio dell'anima sua e dei suoi trapassati.
Pergamena n. 8 fascicolo 5° - (cm. 31 x 17). Notaio: Tommaso de Marini, di Alvito. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Luciano di Fazio, Giuseppe Cappitto, Francesco Celli, Carlo Belise, Donato Musillo, Giacomo Antonio Lollo, Giuseppe Battista Marino, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in lingua italiana e in buono stato di conservazione.
4 giugno 1709
26
Regnante Carlo III d'Austria nel quarto anno di regno; richiesta di censo passivo di 50 ducati, garantita da ipoteca fondiaria, fatta da Michele Persichetti a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, per diritti sulla Cappella suddetta. Depositario della somma Michele Angelo Caudeli.
Pergamena n. 1 fascicolo 5° - (cm. 51,5 x 17,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: leronimo Persichetti, letterato, Simeone Cautillo, illetterato, tutti di Alvito . Note: cartapecora in buono stato di conservazione; l'inchiostro risulta molto sbiadito dal v. 1 al v. 15.
20 settembre 1710
27
Regnante Carlo III d'Austria nel quarto anno di regno; compra di un appezzamento di terreno sito in località Macchialonga, a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro i coniugi Giuseppe di Martino e Donata Rosati.
Pergamena n. 2 fascicolo 5° - (cm. 35,5 x 15). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Giuseppe Capriano (?), Vincenzo Saraceno, tutti letterati di Alvito. Note: cartapecora in buono stato di conservazione; l'inchiostro risulta molto sbiadito dal v. 1 al v. 8 e in corrispondenza della firma dei testimoni.
12 aprile 1711
28
Regnante Carlo III d'Austria nel quinto anno di regno; cessione di un appezzamento di 4 tomoli e mezzo di terra aumentata, sito il località Ceracchieta in Alvito, fatta dal Rev. Don Valerio Mazzenga a favore della Cappella del SS. Rosaria della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito per il capitale, di cui era ad essa debitore, di 17 ducati e inoltre di 28 ducati per terre non pagate.
Pergamena n. 8 fascicolo 1° - (cm. 33 x 18,5). Notaio: Giavanni Iacobone. Giudice: Giuseppe ... (?). Testimoni: Giacomo Rosati, Luciano di Fazio, Domenico de Guida, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buone condizioni.
8 settembre 1711
29
Pergamena n. 8 fascicolo 1° - (cm. 30 x 15). Duplicato della pergamena n. 8 fascicolo 1°, contrassegnata col n. 28 nella presente inventariazione.
8 settembre 1711
30
Regnante Carlo III d'Austria nel quinto anno di regno; cessione di un terreno in estinziane di censo a favore della Cappella del SS. Rosario della CoIlegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, fatta da Loreto ed Antonia Peticchino e Gioancola di Vito, per 20 ducati e 8 carlini. Il terreno è sito in località Fossa d'Ateglia.
Pergamena n. 4 fascicolo 7° - (cm. 40 x 13). Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: Bonaventura Cappitto. Procuratore della Cappella: Don Michelangelo Cardelio. Testimoni: Valerio Persichetti, letterato, Giuseppe Cappitto, letterato, Antonio Monaco, illetterato, tutti di Alvito. Note: la pergamena risulta rosicchiata da topi dal v. 1al v. 11 sul lato sin.; foro dal v. 19 al v. 22 di mm. 18 x mm. 20; foro sul v. 31 di mm. 5x mm. 5; foro sul v. 41 di mm. 4 x mm. 4; foro sul v. 52 di mm 3 x mm 3; sono tutti sul lato sin.
10 aprile 1712
31
Regnante Carlo III d'Austria nel settimo anno di regno; censo di 10 ducati a favore della Cappella delle Anime del Purgatorio eretta nella Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Marco Santone e suo figlio Francesco.
Pergamena n. 3 fascicolo 6° - (cm. 54,5 x 12,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Bernardino Orlando, letterato, di Picinisco, Andrea Cappella, letterato, di Alvito, Marco Cautillo, illetterato, di Alvito. Note: pergamena in discrete condizioni; si evidenziano abrasioni e macchie di colore marroncino dal v. 1 al v. 10 .
12 marzo 1713
32
Regnante Carlo III d'Austria nel settimo anno di regno; compra di una terra di 10 coppe sita in località Valle Mozza a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Leonardo ed Onofrio Rosati. Atto redatto in casa del Rev. Can. Gaetano Calvi in località La Foria.
Pergamena n. 10 fascicolo 5° - (cm. 40 x 15). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Gaetano Calvi, Pompeo Marini, Elia de Elia, tutti letterati di Alvito. Note: cartapecora in discrete condizìoni; l'inchiostro risulta sbiadito in più parti.
10 mag. 1713
33
Regnante Carlo III d'Austria nel settimo anno di regno; censo di 15 ducati a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Basilio loli.
Pergamena n. 7 fascicolo 7° - (cm. 32 x 17). Notaio: Giovanni lacobone. Giudice: Bonaventura Cappitto. Procuratore della Cappella: Don Michelangelo Cardelio. Testimoni: Benedetto Castrucci, illetterato, Antonio Castrucci, illetterato, Giacomo Iacobone, letterato, tutti di Alvito. Note: cartapecora in buone condizioni; l'inchiostro risulta abraso e sbiadito in più parti.
30 novembre 1713
34
Regnante Carlo III d'Austria nell'ottavo anno di regno; testamento di Felice Rosati moglie di Andrea Monaco, che lascia alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito una terra nel luogo detto Riomolle, in cambio di tante messe quante ne entrano nel fruttato della terra suddetta.
Pergamena n. 11 fascicolo 6° - (cm. 26 x 13,5). Notaio: Giovanni lacobone. Giudice: Basilio loli, di Alvito. Testimoni: Antonio Santoro (?), Piero Buccilli, Francesco delle Chiaia, tutti illetterati di Alvito. Note: pergamena in discreto stato di conservazione; l'inchiostro risulta sbiadito ed abraso nei primi 4 versi e dal v. 20 al v. 25. Il rogatore usa la lingua latina nella prima parte del documento, e la lingua italiana nella seconda. N. B.: viene usato più volte il nome Felice riferito ad una donna.
23 settembre 1714
35
Regnante Carlo III d'Austria nel nono anno di regno; in casa del Can. Don Cinzio Elia, in località La Foria in Alvito, si riuniscono le parti per una donazione di 15 ducati d'argento fatta dallo stesso Can. Don Cinzio Ella a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, in cambio di cinque messe annue, in ragione di 12 grane l'una, da celebrare all'altare della Madonna del Rosario.
Pergamena n. 6 fascicolo 5° - (cm. 41x 17,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio loli. Procuratore della Cappella: Don Giuseppe Cappitto. Testimoni: Marco Marrone, Valerio Rampani, Orazio Antonio Bonanni, leronimo di Pietro, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione; scritto chiaro.
16 gennaio 1715
36
Regnante Carlo III d'Austria nel nono anno di regno; censo di 10 ducati a favore di Prudenzia loli di Alvito, vedova di Luca Santini, contro i coniugi Leonardo Martini e Agata loli, per 9 carlini annui.
Pergamena n. 13 fascicolo 3° - (cm. 38,5 x 15). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio Ioli. Testimoni: Giuseppe Cappitto, Antonio de Fazio, leronimo de Pietro, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
20 gennaio 1715
37
Regnante Carlo III d'Austria nel nono anno di regno; Bernardino Pignatelli permuta un suo appezzamento di terreno sito in località Ceracchieta compreso tra gli altri beni della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, con un altro di proprietà della suddetta Cappella, sito in località Le Venara.
Pergamena n:3 fascicolo 5° - (cm. 57,5 x 12). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Giacomo Fiorito, Antonio Ruma, Valerio Serrone, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione. Per quanto concerne il toponimo Le Venara, potrebbe trattarsi di La Vagnara.
3 aprile 1715
38
Regnante Carlo III d'Austria nel nono anno di regno; censo di 20 ducati a, favore della vedova Prudenzia Santini contro Francesco Giannitti che si impegna a pagarlo con 18 carlini annui. Documento redatto in casa della stessa Prudenzia Santini, in località La Foria.
Pergamena n. 12 fascicolo 3° - (cm. 40 ,x 15,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio Ioli. Testimoni: Valerio Rampani, Pietro Paolo Bonanni, Carlo Pittore, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione generale; l'inchiostro risulta sbiadito dal v. 1 al v. 5, nella parte centrale del tracciato.
28 ottobre 1715
39
Regnante Carlo III d'Austria nel dodicesimo anno di regno; permuta di una terra sita in località Collicillo di proprietà di Giacomo de Simeoni, con un'altra sita in località Collebuono, di proprietà della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito; terre di circa 5 coppe.
Pergamena n. 6 fascicolo 7° (cm. 28,5 x 21). Notaio: Giovanni Iacobone. Giudice: Bonaventura Cappitto. Procuratore della Cappella: Don Bonaventura Lecce. Testimoni: Antonio de Cioccaro (?), di Alvito, Francesco de Zeppa, di Casalvieri, Giovanni Antonio Lecce, di Posta, tutti letterati. Note: pergamena in discreto stato di conservazione.
6 novembre 1718
40
Regnante Carlo III d'Austria nel tredicesimo anno di regno; leronimo Colello di Alvito dona alla Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito una terra sita in località Colle di Massaro, compresa tra le proprietà della Cappella di S. Rocco, di S. Simeone e della Beata Vergine. Documento redatto in casa del Notaio Tommaso de Marini, in località Colle di S. Giovanni in Alvito.
La pergamena manca del numero di riferimento. (cm. 33 x 15,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Don Domenico Brusca, letterato, Giuseppe Bonanni, letterato, Giorgio de Fazio, illetterato, tutti di Alvito. Note: la pergamena risulta rosicchiata da topi dal v. 1 al v. 2; foro dal v. 8 al v. 10 di mm. 15 x mm. 30.
2 febbraio 1719
41
Regnante Carlo III d'Austria nel quattordicesimo anno di regno; compra col patto redimendi di una terra di 6 coppe sita in località Valle Mozza, fatta dal Rev. Don Bonaventura Lecce, Procuratore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, contro Bernardino Rosato, tutore dei suoi figli, per la somma di 30 ducati provenienti dall'estinzione fatta da Don Gerolamo Persichetti.
Pergamena n. 5 fascicolo 5° - (cm. 47 x 12). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Procuratore della Cappella: Don Bonaventura Lecce. Testimoni: Alessio Lanza, Don Vittorio Masetta, Antonio Guida, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
1 settembre 1720
42
Regnante Carlo III d'Austria, nel quattordicesimo anno del suo regno; in casa di Giuseppe Abruzzese in località Strada Maggiore in Alvito, compra da parte di Anastasio Santilli di Casalvieri di ius affrancandi una terra sita in località Maiali, confinante con i beni della Chiesa di S. Maria del Castello di Alvito, della Chiesa, di S. Simeone e della Cappella di S. Rocco di Alvito, a favore della Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, per la somma di 18 ducati, contro Domenica Santoro vedova di Marco Marrone.
Pergamena n. 4 fascicolo 5° - (cm. 35,5 x 18). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Giacomo Iacobone, di Alvito. Procuratore della Cappella: Bonaventura Lecce. Testimoni: Giovanni Battista Vecchi, di Casalvieri, Agostino Pignatelli, di Alvito, Leonardo Castrucci, di Alvito, tutti letterati. Note: pergamena in discreto stato di conservazione.
26 ottobre 1720
43
Regnante Carlo III d'Austria; nel quattordicesimo anno del suo regno; in casa di Giuseppe Abruzzese in località Strada Maggiore in Alvito, ricompra di ius affrancandi la terra in località Maiali, a favore della Cappella del SS. Rosario della Colegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, per la somma di 18 ducati, da parte di Domenica Santoro contro Anastasio Santilli.
Pergamena n° 9 fascicolo 5° - (cm. 54 x 17,5) Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Giacomo Iacobone. Procuratore della Cappella: Don Bonaventura Lecce. Testimoni: Giovanni Battista Vecchi, di Casalvieri, Agostino Pignatelli, di Alvito, Leonardo Castrucci, di Alvito, tutti letterati. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
26 ottobre 1720
44
Regnante Carlo III d'Austria nel quindicesimo anno di regno; censo di 10 ducati a favore della vedova Prudenzia Santini contro i coniugi Leonardo Martini e Agata loli, per 9 carlini annui. Documento redatto in casa della stessa Prudenzia Santini, in località La Foria in Alvito.
Pergamena n. 10, fascicolo 30 - (cm. 55 x 13,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Manlio (?) Santoro, illetterato, leronimo de Pietro, letterato, Giuseppe Cappitto, letterato, tutti di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
14 settembre 1721
45
Regnante Carlo III d'Austria nel ventunesimo anno del suo regno; censo di 25 ducati a favore della vedova Prudenzia Santini di Alvito, contro Flaminio Santoro, censo da pagare in rate annue di carlini 22,5 ed assegnato alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito. Documento redatto in casa del Notaio in località La Foria.
Pergamena n. 5 fascicolo 3° - (cm. 51 :li 12,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio Ioli. Testimoni: Don Pietro Antonio Cosmo, Giuseppe Cappitto, Francesco lacobone, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
1 giugno 1727
46
Regnante Carlo III d'Austria, nel ventunesimo anno del suo regno; censo di 15 ducati a favore della vedova Prudenzia Santini di Alvito contro Domenico Prezioso, censo da pagare in rate annue di carlini 13,5 ed assegnato alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito. Documento redatto in casa della vedova Prudenzia Santini in località La Foria.
Pergamena n. 9 fascicolo 3° - (cm. 54,.5 x 14,.5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio Ioli. Testimoni: Valerio Rosati, letterato, Flaminio Santoro, illetterato, Giuseppe Fusco, illetterato, tutti di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
2 ottobre 1727
47
Regnante Carlo III d'Austria nel ventiduesimo anno di regno; censo di 20 ducati a favore della vedova Prudenzia Santini di Alvito contro Francesco di Marco Santone, censo da pagare in rate annue di 18 carlini ed assegnato alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito. Documento redatto in casa della stessa Prudenzia Santini. in località La Foria in Alvito.
Pergamena n. 11 fascicolo 3° - (cm. 42 x 16). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio Ioli. Testimoni: Giuseppe de Antonellis, letterato, di S. Donato, Francesco Buccillo, letterato, di Alvito, Alessio Romanelli, letterato, di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
6 marzo 1728
48
Regnante Carlo III d'Austria nel ventiduesimo anno di regno; censo di 20 ducati a favore della vedova Prudenzia Santini di Alvito, contro Giacomo Canini del Castello di Alvito, censo da pagare in rate annue di ducati 4,5. Documento redatto in casa della stessa Prudenzia Santini in località La Foria in Alvito.
Pergamena n. 2 fascicolo 3° - (cm. 69 x 15,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio Ioli. Testimoni: Antonio de Fazio, Michele Ferrera, Don Pietro Antonio Como (?), tutti letterati di Alvito. Note: pergamene in buono stato di conservazione; foro di mattazione al terz'ultimo verso, di mm. 5 di diametro.
7 marzo 1728
49
Regnante Carlo III d'Austria, nel ventiduesimo anno del suo regno; censo di 20 ducati a favore della vedova Prudenzia Santini di Alvito contro Pietro Castagna di Alvito, censo da pagare in rate annue di scudi 4,5 ed assegnato alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito, per una casa ed un orto attiguo, nella zona di S. Giovanni Battista in Alvito. Documento redatto in casa della vedova Prudenzia Santini in località La Forla.
Pergamena n. 4 fascicolo 3° - (cm. 67 x 11). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio Ioli. Testimoni: Orazio Paglia, illetterato, di S. Donato, Giacomo Lollo, letterato, di Alvito, Geronimo di Pietro, letterato, di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
28 ottobre 1728
50
Regnante Carlo III d'Austria, nel ventitreesimo anno del suo regno; censo di 25 ducati a favore della vedova Prudenzia Santini di Alvito contro Carlo Brusca, censo da pagare in rate annue di carlini 22,5 ed assegnato alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito. Documento redatto in casa della vedova Prudenzia Santini in località La Foria.
Pergamena n. 1 fascicolo 3° - (cm. 48 x 14,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Bonaventura Cappitto. Testimoni: Giuseppe Antonio Rampani, letterato, Virgilio Mattia, letterato, Gaetano Sacchitto, illetterato, tutti di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
1 maggio 1729
51
Regnante Carlo III d'Austria nel ventitreesimo anno di regno; censo a favore della vedova Prudenzia Santini di Alvito contro i coniugi Cesidio Valente ed Angela Ricci di Posta, per una terra sita in territorio di Campoli, località Carpello, tra le terre di Nicandro Lecce e Scipione Carbone di Posta, censo di 30 ducati da pagare in rate annue di 27 carlini. Documento redatto in casa della stessa Prudenzia Santini in località La Foria in Alvito.
Pergamena n. 4 fascicolo 3° - (cm. 70x 15). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Basilio loti. Testimoni: Domenico Ciccotelli, Giuseppe Diamante, Domenico di Bona, Arcangelo Testa, tutti illetterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione. La data 1709 riportata nel regesto, contrasta con quella che si desume dal testo del documento che cita il 23° anno di regno di Carlo III, quindi certamente il 1729 e non il 1709, anche se la dicitura di apertura tra la fine del v. 1 e l'inizio del v.2 potrebbe leggersi 1709. '
14 novembre 1729
52
Regnante Carlo III d'Austria, nel ventiseisimo anno di regno; la vedova Prudenzia Santini di Alvito, in un codicillo, dispone di lasciare alla Cappella del SS. Rosario della Collegiata di S. Simeone Profeta in Alvito la somma di 300 ducati, in censi o in contante, affinché, tolti 30 carlini che destina alla festa del SS. Rosario, il fruttato della somma sia impiegato in tante messe quante ce ne entrano a 1 tarì l'una, facendole scrivere in Tabella. Documento redatto in casa della stessa Prudenzia Santini in località La Foria in Alvito.
Pergamena n. 3 fascicolo 3° - (cm. 28,5 x 15,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Giacomo Iacobone. Testimoni: Crescenzo Persichetti, Valerio Martini, Raffaele Guida, Gaetano Pignatelli, Donato Antonio Volpe, tutti letterati di Alvito. Note: cartapecora in discrete condizioni; il testo risulta sbiadito e di difficile lettura dal v. 1 al v. 16, dal v. 19 al v. 20.
16 maggio 1732
53
Regnante Carlo III d'Austria nel ventiseesimo anno di regno; censo di 25 ducati a favore di Basilio Ioli contro Donato del Giudice, da pagare con rate annue di carlini 22,5. Documento redatto in casa del Notaio Tommaso de Marini in località La Foria in Alvito.
Pergamena n. 6 fascicolo 3° - (cm. 81 x 11,5). Notaio: Tommaso de Marini. Giudice: Giacomo Iacobone. Testimoni: Vincenzo Macioce, Crescenzo Persichetti, Alessandro Marini, tutti letterati di Alvito. Note: pergamena in buono stato di conservazione.
28 luglio 1732


Comune di Alvito

Torna al sommario
Torna al sommario


Serie I: Sedute del Decurionato
**

Torna al sommario

r.1

Sedute Decurionali. Deliberazioni dell'antica Università di Alvito 
Fogli numerati n. 197 + 17 non numerati

Note: copertina in pergamena. Frontespizio illeggibile
19-2-1708/19-9-1744

r.2

Sedute Decurionali. Pubblico Parlamento di Alvito 
Fogli numerati n. 469 manoscritti

25-7-1745/12-4-1799

r.3

Sedute Decurionali 
Fogli numerati n. 40 manoscritti

Note: contiene bollo ovale del Regno delle Due Sicilie
16-10-1807/16-4-1808

r.4

Sedute Decurionali di Alvito e Posta 
Fogli numerati n. 99

Note: tassa delle persone che devono dare il grano e i denari della contribuzione di S. Giacomo secondo l'ordine del sig. Giacomo Puclari, Consigliere di Stato... 6-3-1821.
Contiene bollo tondo
22-10-1815/10-3-1821

r.5

Sedute Decurionali.  
Fogli numerati n. 227 12-4-1821/29-8-1830

r.6

Sedute Decurionali.  
Fogli numerati n. 223 19-10-1830/17-12-1838

r.7

Sedute Decurionali.  
Fogli numerati n. 228 9-2-1839/26-10-1845

r.8

Sedute Decurionali.  
Fogli numerati n. 236

Note: contiene bolli ovali
12-4-1821/29-8-1830

r.9

Sedute Decurionali.  
Fogli numerati n. 247

20-4-1850/4-6-1855

r.10

Sedute Decurionali.  
Fogli numerati n. 186

Note: contiene bolli ovali
17(?)-6-1855/19(?)-12-1859

r.11

Sedute Decurionali.  
Fogli numerati n. 133 + 8 non scritti + 1 finale scritto

Note: contiene bolli ovali
20-1-1859/26-8-1861



Serie II: Libri dei dispacci, ordini e regolamenti
**

Torna al sommario

r.12

Libro in cui si registrano regolamenti, dispacci, ordini circolari. (Copialettere). 
Fogli n. 149

Note: manoscritto
Anno 1807

r.13

Idem. 
Fogli n. 112

Note: manoscritto
Anno 1808

r.14

Idem. 
Fogli n. 120 Anno 1809

r.15

Idem. 
Fogli n. 95 + 33 non numerati, con allegato riassuntodei Giornali dell'Intend., 1809-1810

Note: manoscritto
Anno 1810

r.16

Idem. 
Fogli n. 107 Anno 1811

r.17

Idem. 
Fogli n. 323 Anno 1812

r.18

Idem. 
Fogli n. 323 Anno 1813

r.19

Libro delle lettere dei Decurioni 
Fogli n. 129

Note: manoscritto
Anno 1814

r.20

Libro delle lettere e delle circolari,vol.I 
Fogli n. 168 Anno 1815

r.21

Idem. Vol. II 
Fogli n. 129

Note: manoscritto
Anno 1815

r.22

Idem. 
Fogli n. 198 Anno 1816

r.23

Idem. 
Fogli n. 202 Anno 1817

r.24

Idem. 
Fogli n. 133 Anno 1818

r.25

Idem. 
Fogli n. 122 Anno 1819

r.26

Idem. 
Fogli n. 57 Anno 1831

r.27

Idem. 
Fogli n. 55 Anno 1832

r.28

Idem. 
Fogli n. 56 Anno 1833

r.29

Idem. 
Fogli n. 58 Anno 1834

r.30

Idem. 
Fogli n. 53 Anno 1835

r.31

Idem. 
Fogli n. 57 Anno 1836

r.32

Idem. 
Fogli n. 49 Anno 1837

r.33

Idem. 
Fogli n. 38 Anno 1838

r.34

Idem. 
Fogli n. 51 Anno 1839

r.35

Idem. 
Fogli n. 42 Anno 1840

r.36

Idem. 
Fogli n. 56 Anno 1841

r.37

Idem. 
Fogli n. 62 Anno 1842



Serie III: Patrimonio e Demanio
*

Torna al sommario

r.38

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. "Libro dell'apprezzo del territorio di Campoli fatto nell'anno 1742". 
Fogli numerati n. 165

Note: copertina di pergamena. (Sarebbe necessario un intervento di restauro)
Anno 1742

r.39

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. 
Fogli numerati n. 150, con incluso elenco alfabetico dei contribuenti

Note: copertina di pergamena; manca frontespizio; condizioni non buone
Anno 1744

r.40

Rimborso fondiario: onciario dei cittadini laici. 
Fogli numerati n. 214 Anno 1748

r.41

Rimborso fondiario: estratti catastali. "Libro di Ecclesiastici, Cittadini e Forestieri", parte I. 
Fogli numerati n. 60, con incluso indice alfabetico

Note: manoscritto; rilegatura in pergamena.
Anno 1754

r.42

Idem, parte II 
Fogli numerati n. 112

Note: idem
Anno 1754

r.43

Rimborso fondiario: Borrone dei Laici, Forastieri ed Ecclesiastici 
Fogli numerati n. 89,con incuso indice alfabetico

Note: manoscritto; copertina in pergamena.
fine sec. 18°

r.44

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. 
Fogli numerati n. 62, con elenco contribuenti

Note: copertina in pergamena. Contiene "Onciario dei Ecclesiastici Forastieri"
inizio sec. 19°

r.45

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero d'ordine degli iscritti 1205 
Fogli numerati n. 217;cognomi per ordine alfabetico; foglio ricapitolativo

Note: dorso in pergamena
1808-1817

r.46

Rimborso fondiario: stato di sezione fatto in esecuzione del Decreto del 12 agosto in conformità alle istruzioni ministeriali del 1 ottobre 1809 per servire alla formazione del Catasto provvisorio.
Sez. A: S.Maria del Campo, con indici dei contribuenti;
Sez. B: S. Rocco;
Sez. C: Collicello;
Sez. E: Valle Romana;
Sez. F: Sesta del Ferraro.
 

Anno 1809

r.47

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 810 +7 
Fogli numerati n. 74; foglio ricapitolativo Anno 1810

r.48

Rimborso fondiario: Registro Demaniali di Alvito e Posta. 
Anno 1812

r.49

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 800 
Fogli numerati n. 160

Note: dorso in pergamena.
Anno 1816

r.50

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1085; foglio ricapitolativo 
Anno 1818

r.51

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1090. Allegato "Ruolo suppletorio pe le rendite sottratte da catasti". 
Note: dorso in pergamena. Anno 1819

r.52

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1095. 
Note: dorso in pergamena. Anno 1820

r.53

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1085; foglio ricapitolativo. 
Note: dorso in pergamena. Anno 1821

r.54

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1085. 
Note: dorso in pergamena. Anno 1822

r.55

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1055. 
Anno 1823

r.56

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1081. 
Anno 1824

r.57

Rimborso fondiario: ruoli fondiari. Numero degli iscritti 1080. 
Anno 1825



Serie IV: Catasto
*

Torna al sommario

r.58

Provincia di Terra di Lavoro - Distretto di Sora - Catasto provvisorio del Comune di Alvito e Posta formato in esecuzione del Decreto del 12 agosto 1809 e delle istruzioni ministeriali del 1 ottobre dello stesso ano. Vol. I 
Contribuenti dal n. 1 al n. 189 Anno 1809

r.59

Piante delle Cese Demaniali e Monti del Comune di Alvito, fatte dall'agrimensore sig. Michele ... (?) del Comune di Villetta Barrea per ordine del Governo, nell'anno 1812 
Anno 1812

r.60

Catasto provvisorio di Alvito e Posta formato in esecuzione al Decreto 12-8-1809. Vol. II 
Contribuenti registrati in ordine alfabetico dal n. 191 al n. 367

Note: manca frontespizio
fine sec. 19°

r.61

Catasto provvisorio di Alvito e Posta. Vol. III. 
Contribuenti registrati in ordine alfabetico dal n. 368 al n. 572. sec. 19°

r.62

Idem. Vol. IV. 
Contribuenti registrati in ordine alfabetico dal n. 573 al n. 756

Note: manca frontespizio.
sec. 19°

r.63

Idem. Vol. V. 
Contribuenti registrati in ordine alfabetico dal n. 573 al n. 756

Note: idem.
sec. 19°

r.64

Idem. Vol. VI. 
Contribuenti registrati in ordine alfabetico dal n. 946 al n. 1146

Note: contiene in ordine alfabetico la ricapitolazione del catasto provvisorio. Manca frontespizio.
sec. 19°

r.65

Idem. Vol. I. 
Contribuenti registrati in ordine alfabetico dal n. 1147 al n. 1333. sec. 19°

r.66

Idem. Vol. II. 
Contribuenti registrati in ordine alfabetico dal n. 1334 al n. 1511

Note: manca frontespizio. Contiene un bollo ovale
sec. 19°

r.67

Idem. 
Contribuenti per articoli dal n. 1513 al n. 1806

Note: manca frontespizio.
sec. 19°



Serie V: Tasse
*

Torna al sommario

r.68

Registro delle "Vidimazioni de' Giudici di Pace alle Carte vistate per bollo da' Ricevitori" 
Fogli numerati n. 114 Anno 1815-1862

r.69

Stati ipotecari e tasse ipotecarie 
Anno 1819-1866

r.70

Registro dei diritti percepiti dal Ricevitore 
Anno 1838-1862

r.71

Conti esattoriali 
Anno 1857-1860

r.72

Registro e bollo, tasse e reclami 
Anno 1862

r.73

Registro e bollo, tasse e reclami, 1860-1915.
Denunce di riscossione e manomorta, 1870-1926
 

Anno 1860-1926



Serie VI: Stato Civile
**

Torna al sommario
 


Atti di nascita

Torna al sommario

r.74

 
Atti n. 107 con rubrica alfabetica 15-5-1809/31-12-1809

r.75

 
Duplicato del reg. 74

Note: manoscritto. Manca la copertina
1809

r.76

 
Atti n. 103 con indice alfabetico annuale

Note: copertina in pergamena.
1-1-1810/27-12-1810

r.77

 
Duplicato del registro 76

Note: manca la copertina.
1810

r.78

 
Atti n. 113 con indice alfabetico annuale Nota: copertina in pergamena
Contiene bollo tondo del Comune di Alvito
11-1-1811/29-12-1811

r.79

 
Atti n. 119 con indice alfabetico annuale

Nota: copertina in pergamena
2-1-1811/29-12-1811

r.80

 
Atti n. 113 11-1-1812/29-12-1812

r.81

 
Atti n. 118 con indice alfabetico
Atti n. 117 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena
1-1-1813/30-12-18131-1-1814/30-12-1814

r.82

 
Atti n. 99 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena. Contiene bollo tondo
3-1-1815/13-12-1815

r.83

 
Atti n. 104 con indice alfabetico
Atti n. 79 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena.
Bollo tondo del Comune di Alvito. Contiene 2 duplicati manoscritti del Registro dell'anno 1816 siglati con i n. 16 e 17 in alto a sinistra.
3-1-1816/14-12-181617-1-1817/25-12-1817

r.84

 
Atti n. 73

Note: contiene all'inizio elenco alfabetico. Bolli ovali
5-1-1818/31-12-1818

r.85

 
Atti di nascita n. 127 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena. Contiene bollo ovale
9-1-1819/19-12-1819

r.86

 
Atti n. 120 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena.
3-1-1820/27-12-1820

r.87

 
Atti n. 90 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena. Contiene bollo ovale
7-1-1821/30-12-1821

r.88

 
Atti n. 96 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena.
2-1-1822/28-12-1822

r.89

 
Atti n. 106 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena. Contiene bollo ovale
1-1-1823/30-12-1823

r.90

 
Atti n. 101 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
1-1-1824/31-12-1824

r.91

 
Atti n. 134 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
1-1-1825/30-12-1825

r.92

 
Atti n. 102 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
2-1-1826/29-12-1826

r.93

 
Atti n. 113 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
1-1-1827/31-12-1827

r.94

 
Atti n. 105 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale. Supplemento anno 1828
2-1-1828/31-12-1828

r.95

 
Atti n. 91 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
5-1-1829/30-12-1829

r.96

 
Atti n. 111 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
2-1-1830/28-12-1830

r.97

 
Atti n. 119 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
2-1-1831/31-12-1831

r.98

 
Atti n. 100 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
2-1-1832/31-12-1832

r.99

 
Atti n. 120 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
2-1-1833/28-12-1833

r.100

 
Atti n. 110 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
11-1-1834/29-12-1834

r.101

 
Atti n. 128 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
1-1-1835/30-12-1835

r.102

 
Atti di nascita n. 139 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale. Supplemento anno 1836
10-1-1836/28-12-1836

r.103

 
Atti n. 127 con indice alfabetico. 6-1-1837/30-12-1837

r.104

 
Atti n. 100 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
3-1-1838/29-12-1838

r.105

 
Atti n. 131.

Note:manca indice alfabetico; manca la prima pagina del registro; contiene bollo ovale
12-1-1839/31-12-1839

r.106

 
Atti n. 104 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
7-1-1840/30-12-1840

r.107

 
Atti n. 129 con indice alfabetico

Note: contiene bollo ovale
7-1-1841/30-12-1841

r.108

 
Atti n. 115 con indice alfabetico

Note: manca la copertina; contiene bollo ovale
1-1-1842/30-12-1842

r.109

 
Atti n. 105 con indice alfabetico. 4-1-1843/30-12-1843

r.110

 
Atti n. 127 con indice alfabetico. 3-1-1844/31-12-1844

r.111

 
Atti n. 125 con indice alfabetico.

Note: manca la copertina
22-1-1845/31-12-1845

r.112

 
Atti n. 136 con indice alfabetico. 7-1-1846/31-12-1846

r.113

 
Atti n. 98 con indice alfabetico. 2-1-1847/29-12-1847

r.114

 
Atti n. 123 con indice alfabetico. 4-1-1848/28-12-1848

r.115

 
Atti n. 119 con indice alfabetico. 10-1-1849/31-12-1849

r.116

 
Atti n. 129 con indice alfabetico. 3-1-1850/31-12-1850

r.117

 
Atti n. 134 con indice alfabetico. 4-1-1851/27-12-1851

r.118

 
Atti n. 15 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
2-1-1852/30-12-1852

r.119

 
Atti n. 120 con indice alfabetico. 2-1-1853/24-10-1853

r.120

 
Atti n. 33. 29-10-1853/28-12-1853

r.121

 
Atti n. 120. 4-1-1854/31-12-1854

r.122

 
Atti n. 131 con indice alfabetico. 2-1-1855/31-12-1855

r.123

 
Atti n. 143. 4-1-1856/31-12-1856

r.124

 
Atti n. 122 con indice alfabetico. 3-1-1857/31-12-1857

r.125

 
Atti n. 133 con indice alfabetico. 1-1-1858/21-12-1858

r.126

 
Atti n. 145 con indice alfabetico. 1-1-1859/26-12-1859

r.127

 
Atti n. 138 con indice alfabetico. 3-1-1860/31-12-1860
 


Atti di matrimonio

Torna al sommario

r.128

 
Atti n. 4 con indice alfabetico

Note: copertina in pergamena
22-4-1809/27-12-1809

r.129

 
Atti n. 33; fogli n. 33; indice alfabetico dei nomi

Note: copertina in pergamena
23-1-1810/26-12-1810

r.130

 
Atti n. 33; fogli n. 33

Note: copertina in pergamena
10-1-1811/29-12-1811

r.131

 
Atti n. 23 con indice alfabetico; fogli n. 12

Note: copertina in pergamena.
Contiene bollo tondo
9-1-1812/31-12-1812

r.132

 
Atti n. 16 con indice alfabetico
Atti n. 14 con indice alfabetico

Note: foglio interno di separazione fra i due anni con bollo tondo del Comune di Alvito.
Copertina in pergamena.
14-1-1813/23-12-181314-1-1814/23-12-1814

r.133

 
Atti n. 26 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo tondo
26-1-1815/28-12-1815

r.134

 
Atti n. 20.
Atti n. 11.
Atti n. 12.
Atti n. 55.

Note: indice alfabetico; Contiene 4 bolli tondi del Comune di Alvito. Copertina in pergamena. Contiene Certificato di Matrimonio del 27 marzo 1817 in foglio sciolto.
4-1-1816/24-11-181630-1-1817/6-11-18178-1-1818/26-12-18187-1-1819/30-12-1819

r.135

 
Atti n. 28; fogli n.28. Indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale;contiene Certificato di matrimonio del 30 dicembre 1820 in foglio sciolto.
20-1-1820/21-12-1820

r.136

 
Atti n. 8 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale.
7-1-1821/16-12-1821

r.137

 
Atti di matrimonio n. 26 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
3-1-1822/7-12-1822

r.138

 
Atti n. 28 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale.
Contiene Atto di Matrimonio del 7 novembre 1823 del Comune di Picinisco; contiene un Atto di Matrimonio, Atto di Consenso del 18 novembre 1823 in foglio sciolto.
12-1-1823/16-9-1823

r.139

 
Atti n. 22 con indice alfabetico.

Note: copertina in pergamena
15-1-1824/30-12-1824

r.140

 
Atti n. 24 con indice alfabetico.

Note: copertina in pergamena.
9-1-1825/30-12-1825

r.141

 
Atti n. 22 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
Contiene Atto di Matrimonio del 15 agosto 1826. Contiene Atto di Matrimonio in certificazione, del 2 gennaio 1826
11-1-1826/3-12-1826

r.142

 
Atti n. 27 con indice alfabetico.

Note: copertina in pergamena. Contiene bollo ovale
24-1-1827/15-11-1827

r.143

 
Atti n. 21 con indice alfabetico.

Note: condizioni mediocri
10-1-1828/31-12-1828

r.144

 
Atti n. 7 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
8-1-1829/16-12-1829

r.145

 
Atti n. 24 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale.
Contiene Atto di matrimonio del 5 aprile 1830 in foglio sciolto
16-1-1830/25-12-1830

r.146

 
Atti n. 17 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
8-1-1831/12-12-1831

r.147

 
Atti n. 30 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale.
Contiene Atto di Consenso della madre dello sposo, del 23 febbraio 1830
5-1-1832/25-10-1832

r.148

 
Atti di matrimonio n. 26 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
8-1-1833/28-12-1833

r.149

 
Atti n. 31 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
6-1-1834/8-12-1834

r.150

 
Atti n. 35 con indice alfabetico. 5-1-1835/9-10-1835

r.151

 
Atti n. 28 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
7-1-1836/23-12-1836

r.152

 
Atti n. 22 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
2-1-1837/3-12-1837

r.153

 
Atti n. 23 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
15-2-1838/7-12-1838

r.154

 
Atti n. 26 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
3-1-1839/19-11-1839

r.155

 
Atti n. 17 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
3-2-1840/18-12-1840

r.156

 
Atti n. 22 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
7-1-1841/18-12-1841

r.157

 
Atti n. 24 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
2-1-1842/11-12-1842

r.158

 
Atti n. 31 con indice alfabetico.

Note: contiene due bolli ovali
8-1-1843/15-12-1843

r.159

 
Atti n. 34 con indice alfabetico.

Note: manca copertina
7-1-1844/26-12-1844

r.160

 
Atti n. 22 con indice alfabetico. 18-1-1845/30-12-1845

r.161

 
Atti n. 24 con indice alfabetico.

Note: contiene bollo ovale
9-1-1846/28-12-1846

r.162

 
Atti n. 25 con indice alfabetico. 9-1-1847/17-12-1847

r.163

 
Atti n. 34. Atti n. 3.

Note: contiene indice alfabetico
8-1-1848/1-12-184817-12-1848/31-12-1848

r.164

 
Atti n. 29 con indice alfabetico. 28-1-1849/29-12-1849

r.165

 
Atti n. 31 con indice alfabetico. 21-1-1850/28-12-1850

r.166

 
Atti n. 25 con indice alfabetico. 21-1-1851/31-12-1851

r.167

 
Atti n. 30 con indice alfabetico.

Note:contiene bollo ovale.
19-1-1852/14-9-1852

r.168

 
Atti n. 29 con indice alfabetico. 18-1-1853/26-12-1853

r.169

 
Atti n. 13 con indice alfabetico. 28-1-1854/26-11-1854

r.170

 
Atti n. 30 con indice alfabetico.

Note: condizioni mediocri
25-1-1855/12-11-1855

r.171

 
Atti di matrimonio n. 26.

Note: manca indice alfabetico
24-1-1856/31-12-1856

r.172

 
Atti n. 28 con indice alfabetico. 22-1-1857/24-12-1857

r.173

 
Atti n. 32 con indice alfabetico. 7-1-1858/17-12-1858

r.174

 
Atti n. 34 con indice alfabetico. 13-1-1859/29-12-1859

r.175

 
Atti n. 35 con indice alfabetico.

Note: dorso in pergamena
5-2-1860/31-12-1860
 


Atti di morte

Torna al sommario

r.176

 
Atti n. 47 con tavola alfabetica dei morti. Vol. I

Note: rilegatura in pergamena
16-03-1809/31-12-1809

r.177

 
Atti n. 43. Vol. II

Note: manca rilegatura
12-03-1809/24-12-1809

r.178

 
Atti n. 77.

Note: manca rilegatura
1-1-1810/12-11-1810

r.179

 
Atti n. 80.

Note: manca rilegatura
3-1-1810/25-12-1810

r.180

 
Atti n. 80.

Note: manca rilegatura
(?)-1-1810/29-12-1810

r.181

 
Atti n. 80 con tavola alfabetica dei morti

Note: rilegaturain pergamena
2-1-1810/29-12-1810

r.182

 
Atti n. 67.

Note: manca rilegatura
13-1-1811/31-12-1811

r.183

 
Atti n. 67.

Note: manca rilegatura
Duplicato
13-1-1811/31-12-1811

r.184

 
Atti n. 67, con tavola alfabetica

Note: rilegatura in pergamena.
Duplicato
13-1-1811/31-12-1811

r.185

 
Atti n. 53 con tavola alfabetica dei morti

Note: manca rilegatura
17-1-1812/29-12-1812

r.186

 
Contiene un atto di Morte di una persona morta fuori dal domicilio

Note: copertina in pergamena
8 novembre 1812

r.187

 
Atti di morte n. 63 con tavola alfabetica

Note: rilegatura in pergamena
1-1-1813/31-12-1814

r.188

 
Atti n. 47 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo tondo del Comune di Alvito, con scudo sormontato da corona
18-1-1815/27-12-1815

r.189

 
Atti n. 4 con tavola alfabetica dei morti. Persone defunte fuori dal domicilio

Note: rilegatura in pergamena
12-4-1813/10-6-1817

r.190

 
Atti n. 60

Note: manca rilegatura
Duplicato
18-1-1816/31-12-1816

r.191

 
Atti n. 60

Note: manca rilegatura
Duplicato
18-1-1816/31-12-1816

r.192

 
Atti n. 88 con tavola alfabetica dei morti

Note: rilegatura in pergamena.
Contiene bollo tondo del Comune di Alvito.
1-1-1816/27-12-1817

r.193

 
Atti n. 84 con tavola alfabetica dei morti

Note: rilegatura in pergamena.
4-1-1818/31-12-1818

r.194

 
Atti n. 69 con tavola alfabetica dei morti

Note: manca rilegatura.
5-1-1819/31-12-1819

r.195

 
Atti n. 74 con tavola alfabetica dei morti

Note: rilegatura in pergamena.
Contiene bollo ovale.
4-1-1820/29-12-1820

r.196

 
Atti n. 59 con tavola alfabetica dei morti

Note: rilegatura in pergamena.
Contiene bollo ovale.
5-1-1821/21-12-1821

r.197

 
Atti n. 65 con tavola alfabetica dei morti

Note: rilegatura in pergamena.
Contiene bollo ovale.
3-1-1822/31-12-1822

r.198

 
Atti n. 53 con tavola alfabetica dei morti

Note: rilegatura in pergamena.
3-1-1823/15-12-1823

r.199

 
Atti n. 66 con tavola alfabetica dei morti. 7-1-1824/31-12-1824

r.200

 
Atti n. 77 con tavola alfabetica dei morti

Note: Contiene bollo ovale.
6-1-1825/11-12-1825

r.201

 
Atti n. 69 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
1-1-1826/28-12-1826

r.202

 
Atti n. 61 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
Contiene Atto di Morte del 19 aprile 1827 in foglio sciolto
8-1-1827/19-12-1827

r.203

 
Atti n. 51 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
15-1-1828/30-12-1828

r.204

 
Atti n. 58 con tavola alfabetica dei morti. 1-1-1829/21-12-1829

r.205

 
Atti n. 81 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
1-1-1830/25-12-1830

r.206

 
Atti n. 71 con tavola alfabetica dei morti. 3-1-1831/31-12-1831

r.207

 
Atti n. 80 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
1-1-1832/27-12-1832

r.208

 
Atti n. 69 con tavola alfabetica dei morti. 9-1-1833/31-12-1833

r.209

 
Contiene solo elenco dei defunti fuori domicilio. Anno 1833

r.210

 
Atti di morte n. 88 con tavola alfabetica dei morti. Vol. I

Note: contiene bollo ovale.
2-1-1834/28-12-1834

r.211

 
Contiene solo elenco dei morti fuori domicilio.

Note: contiene bollo ovale.
Anno 1834

r.212

 
Atti n. 86 con tavola alfabetica dei morti. 1-6-1835/31-12-1835

r.213

 
Atti n. 58 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
2-1-1836/25-12-1836

r.214

 
Atti n. 69 con tavola alfabetica dei morti. 6-1-1837/28-12-1837

r.215

 
Atti n. 67 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
25-1-1838/28-12-1838

r.216

 
Atti n. 80 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
3-1-1839/28-12-1839

r.217

 
Atti n. 63 con tavola alfabetica dei morti. 4-1-1840/31-12-1840

r.218

 
Atti n. 129 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
2-1-1841/29-12-1841

r.219

 
Atti n. 77 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
2-1-1842/31-12-1842

r.220

 
Atti n. 77 con tavola alfabetica dei morti. 2-1-1843/27-12-1843

r.221

 
Atti n. 82 con tavola alfabetica dei morti. 3-1-1844/26-12-1844

r.222

 
Atti n. 62 con tavola alfabetica dei morti. 5-1-1845/31-12-1845

r.223

 
Atti n. 59 con tavola alfabetica dei morti. 2-1-1846/31-12-1846

r.224

 
Atti n. 65 con tavola alfabetica dei morti. 4-1-1847/26-12-1847

r.225

 
Atti n. 89 con tavola alfabetica dei morti

Note: manca copertina.
10-1-1848/31-12-1848

r.226

 
Atti n. 98 con tavola alfabetica dei morti

Note: condizioni mediocri.
4-1-1849/31-12-1849

r.227

 
Atti n. 90 con tavola alfabetica dei morti. 3-1-1850/18-12-1850

r.228

 
Atti n. 66 con tavola alfabetica dei morti. 2-1-1851/28-12-1851

r.229

 
Atti n. 71 con tavola alfabetica dei morti

Note: contiene bollo ovale.
14-1-1852/31-12-1852

r.230

 
Atti n. 87.

Note: condizioni mediocri.
3-1-1853/27-12-1853

r.231

 
Atti n. 100 con tavola alfabetica dei morti.. 6-1-1854/29-12-1854

r.232

 
Atti n. 83 con tavola alfabetica dei morti. 8-1-1855/31-12-1855

r.233

 
Atti n. 83 con tavola alfabetica dei morti. 2-1-1856/30-12-1856

r.234

 
Atti n. 96.

Note: condizioni mediocri.
1-1-1857/31-12-1857

r.235

 
Atti n. 96 con tavola alfabetica dei morti. 1-1-1858/29-12-1858

r.236

 
Atti n. 101 con tavola alfabetica dei morti. 8-1-1859/(?)-12-1859

r.237

 
Atti n. 122 con tavola alfabetica dei morti. 4-1-1860/31-12-1860
 


Atti diversi

Torna al sommario

r.238

 
Contiene un Atto di Morte del 15-1-1846 (Atto unico) + un secondo Atto di Morte del 10-1-1846; allegato anche un Atto di Matrimonio in un foglio sciolto, del 18-2-1846 sottoscritto dal Curato della Parrocchia di Santa maria Assunta del Castello di Alvito. Anno 1846

r.239

 
Contiene un Atto di Morte del 3-5-1847 non incluso nel registro dei morti dell'anno 1847.

Note: incluso,in foglio sciolto, certificato di Battesimo del 20-6-1814 del Canonico "della Parte" della Chiesa di S. Andrea della Comune di Campoli. Incluso, in foglio sciolto, Atto di Morte (certificato) del 1-5-1847 del Comune di S. Maria.
Contiene due fogli sciolti riguardanti formalità da eseguirsi negli Atti Civili - 1825.
Anno 1847

r.240

 
Contiene un atto di Morte del 10 aprile 1848.

Note: incluso un Atto di Matrimonio in foglio sciolto, del 1 ottobre 1859
Anno 1848

r.241

 
Contiene Atti di Nascita del 10 novembre 1849 + una tavola alfabetica annuale dell'Atto di tardiva dichiarazione di Nascita. Anno 1849

r.242

 
Atto di rinvenimento di una fanciulla esposta, del 18 ottobre 1850.
Contiene tavola alfabetica.
Anno 1850

r.243

 
Contiene due Atti di rinvenimento di fanciulle esposte, del 3 marzo 1853.
Contiene tavola alfabetica.
Anno 1853

r.244

 
Contiene due atti di rinvenimento esposti, del 26 maggio 1854 e del 12 dicembre 1854 Anno 1854

r.245

 
Contiene un Atto di rinvenimento di un esposto, del 5 agosto 1855.
Allegato un Atto di Morte rilasciato dalla Curia Vescovile di Sora, relativo alla morte improvvisa in territorio sorano di mazzenga Vittorio, il 5 aprile 1855.

Note: contiene altri Atti testimoniali della Segreteria di Stato di Roma. Contiene n. 6 bolli ad inchiostro; un bollo a secco incollato sul foglio; esso è formato da una rosa di 12 lobi ed appartiene all'Episcopio di Nepi.
Anno 1855

r.246

 
Contiene tre Atti di Nascita del 1 febbraio 1857, del 21 febbraio 1857, del 1 ottobre 1857. Contiene inoltre n. 2 Atti rinvenimento esposti, del 1 ottobre 1857 e del 21 febbraio 1857.

Note: dorso in pergamena.
Duplicato
Anno 1857

r.247

 
Contiene un Atto di Nascita del 28 giugno 1858. Allegati n. 3 Atti di Matrimonio del 1858-1859

Note: dorso in pergamena
Anno 1858

r.248

 
Contiene n. 2 Atti di Nascita del 1 ottobre 1859 e del 24 febbraio 1860.

Note: dorso in pergamena
Anno 1859-1860

r.249

 
Contiene n. 2 Atti di Nascita del 27 febbraio 1860 e del 9 marzo 1860. Contiene n. 2 Atti di rinvenimento di esposti, del 20 aprile 1860 e del 14 aprile 1860.

Note: dorso in pergamena
Anno 1860




Torna al sommario


Serie I: Deliberazioni del Consiglio
*

Torna al sommario

r.250

Deliberazioni del Consiglio Comunale 
Delibere non numerate. Oggetto evidenziato a margine.

Note: dorso in pergamena
29-10-1861/16-11-1862

r.251

Idem. 
Note: Idem. 1-5-1863/28-5-1864

r.252

Idem. 
Note: Idem. 25-7-1864/28-12-1866

r.253

Idem. 
Note: Idem. 24-2-1867/15-9-1868

r.254

Deliberazioni del Consiglio Comunale: Delibere n. 81 + 90 + 70 + 44. 
Note: Idem. 11-9-1868/4-3-1872

r.255

Idem: Deliberazioni del Consiglio Comunale: Delibere n. 49 + 87 + 81 + 49 + 6. 
Note: Idem. 1-10-1872/7-5-1882

r.256

Deliberazioni del Consiglio Ordinario di Primavera: Delibere non numerate. 
Note: manca rilegatura. 28-7-1882/31-8-1891

r.257

Deliberazioni del Consiglio Comunale: Delibere non numerate. 
Note: Idem. 20-10-1891/7-12-1897

r.258

Deliberazioni del Consiglio Comunale: Delibere n. 59 + 62 + 83 + 28. 
10-1-1898/4-6-1901

r.259

Deliberazioni del Consiglio Comunale: Delibere non numerate. 
11-9-1901/19-4-1907

r.260

Idem. 
26-5-1907/2-4-1909

r.261

Idem. 
23-4-1909/24-7-1916

r.262

Idem. 
22-1-1918/30-12-1924

r.263

Idem.  
Fogli numerati n.96 30-12-1924/24-11-1926

r.264

Deliberazioni del Consiglio Comunale: Indice delibere n. 106 + 127 + 30. 
1-5-1941/15-5-1943

r.265

Idem. Delibere n. 72. 
Note: contiene anche le Delibere del 1947. 8-4-1946/15-12-1946



Serie II: Deliberazioni della Giuntà, del Podestà e del Commissario Prefettizio
*

Torna al sommario

r.266

Deliberazioni della Giunta municipale: Atti non numerati; fogli non numerati 
1-9-1861/23-3-1866

r.267

Idem. 
12-6-1866/24-3-1870

r.268

Idem. 
29-3-1870/10-11-1876

r.269

Idem. 
4-2-1877/10-9-1883

r.270

Idem. 
1888-1891

r.271

Idem, Atti n. 82 + 55 + 108 + 127 + 108 + 81+ 54 + 42. Fogli non numerati 
Note: contiene Indice delle Deliberazioni della Giunta Municipale del 1894 in fogli stampati tipo protocollo allegati. Contiene bolli tondi 10-3-1891/31-12-1898

r.272

Idem, Atti n. 56 + 8. 
Fogli non numerati. 13-1-1899/19-2-1911

r.273

Idem: Atti n. 163 + 25 + 110 + 98.
Deliberazioni del Commissario Prefettizio: Delibere dal n. 25 al n. 53.
 

2-1-1918/22-12-192212-5-1921/31-5-1922

r.274

Indice delle deliberazioni della Giunta e del Commissario Prefettizio. Delibere n. 173 
8-5-1919/31-12-1921

r.275

Indice delle deliberazioni della Giunta. Delibere n. 238. 
3-7-1923/11-9-1926

r.276

Deliberazioni della Giunta Municipale: Delibere n. 57 + 49 + 45+ 32+ 11.
Deliberazioni del Commissario Prefettizio: Delibere n. 22 + 65.
 

8-1-1923/23-3-192720-6-1925/20-7-1926

r.277

Deliberazioni della Giunta e del Podestà: indice. Delibere n. 10 + 257. 
18-10-1926/31-12-1927

r.278

Deliberazioni del Podestà: Delibere n. 257 + 47. 
9-4-1927/14-7-1928

r.279

Idem: Delibere dal n. 48 al n. 174; dal n. 1 al n. 115; dal n. 1 al n. 8. Fogli numerati n. 100.  
6-8-1928/14-4-1930

r.280

Indice delle deliberazioni del Podestà. Delibere n. 174. 
11-1-1928/31-12-1928

r.281

Idem. Delibere n. 98. 
1-1-1929/31-12-1930

r.282

Deliberazioni del Podestà: Delibere n. 98 + 108 + 63. Fogli numerati n. 142. 
27-3-1930/16-8-1932

r.283

Indice delle deliberazioni del Podestà. Delibere n. 92 
8-1-1931/31-12-1932

r.284

Deliberazioni del Podestà: Delibere dal n. 64 al n. 92;dal n. 1 al n. 101; dal n. 1 al n. 111; dal n. 1 al n. 21. 
Fogli numerati n. 202 2-9-1932/9-3-1935

r.285

Deliberazioni del Podestà: Delibere dal n. 22 al n. 103;dal n. 1 al n. 94; dal n. 1 al n. 17. 
15-4-1935/2-3-1937

r.286

Indice delle deliberazioni del Podestà: Delibere dal n. 95. 
2-1-1933/31-12-1936

r.287

Deliberazioni del Podestà: Delibere dal n. 18 al n. 41. 
1937-1938

r.288

Indice delle deliberazioni del Podestà: Delibere n. 102. 
26-1-1937/31-12-1938

r.289

Deliberazioni del Podestà: Delibere dal n. 43 al n. 107;dal n. 1 al n. 119; dal n. 1 al n. 109. 
Fogli numerati n. 404 12-6-1939/31-12-1941

r.290

Indice delle deliberazioni del Podestà: Delibere n. 120 + 15. 
1-1-1939/15-4-1941

r.291

Deliberazioni del Commissario Prefettizio: Delibere n. 127 + 33. 
1-2-1942/15-5-1943

r.292

Deliberazioni del Podestà: Delibere dal n. 34 al n. 94;dal n. 1 al n. 11.
Deliberazioni del Sindaco: Delibere dal n. 12 al n. 69 bis. Deliberazioni della Giunta Municipale: Delibere dal n. 79 al n. 88; dal n. 89 al n. 106: dal n. 1 al n. 37.
 

15-5-1943/1-5-19442-6-1944/25-1-194431-12-1944/22-3-1946



Serie III: Governo
*

Torna al sommario

r.293

Indice delle circolari delle Autorità Superiori pervenute all'Ufficio Comunale dal 1-1-1926 al 31-12-1932 
1926-1932

r.294

Idem, dal n. 1-1-1933 al 31-12-1939 
1933-1939

r.295

Idem, dal n. 1-1-1939 al 14-3-1940 
1939-1940



Serie IV: Catasto
*

Torna al sommario

r.296

Ruolo fondiario. Estratti catastali. Iscritti n. 1456 
Anno 1863

r.297

Catasto dei beni demaniali di Alvito, con rispettivi passaggi. Iscritti n. 288 
Note: elenco in ordine alfabetico Anno 1869

r.298

Ruoli demaniali 
Anno 1878

r.299

Idem 
Anno 1878-1879

r.300

Catasto dei beni demaniali di Alvito, con rispettivi passaggi. Dal n. 1 al n. 35 
Note: iscritti in ordine alfabetico Anno 1882

r.301

Idem. Iscritti n. 568 
Note: Idem Anno 1882

r.302

Catasto Demani Comunali. Rubrica canoni. 
Note: iscritti in ordine alfabetico. Copertina in pergamena Anno 1903

r.303

Demani Comunali 
Note: iscritti in ordine alfabetico Anno 1935

r.304

Estratto catastale dei Livellari 
Note: questo registro, presente al momento della schedatura in Archivio, attualmente manca Anno 1935

r.305

Demanio. Iscritti n. 223 
Note: mancano data e copertina Anno 1935 (?)

r.306

Elenco proprietari di terre con relativi importi da pagare 
Anno 1935 (?)



Serie V: Contabilità - Bilancio preventivo
*

Torna al sommario

r.307

Bilancio preventivo 
Anno 1864

r.308

Idem 
Anno 1865

r.309

Idem 
Anno 1866

r.310

Idem 
Anno 1868

r.311

Idem. Allegato il Libro Mastro 1869 
Anno 1869

r.312

Idem 
Anno 1870

r.313

Idem 
Anno 1875

r.314

Idem 
Anno 1876

r.315

Idem 
Anno 1877

r.316

Idem 
Anno 1880

r.317

Idem 
Anno 1881

r.318

Idem 
Anno 1883

r.319

Idem 
Anno 1884

r.320

Idem 
Anno 1886

r.321

Idem 
Anno 1887

r.322

Bilancio preventivo 
Anno 1888

r.323

Idem 
Anno 1890

r.324

Idem 
Anno 1891

r.325

Idem 
Anno 1893

r.326

Idem 
Anno 1897

r.327

Idem 
Anno 1898

r.328

Idem 
Anno 1899

r.329

Idem, duplicato 
Anno 1899

r.330

Idem 
Anno 1901

r.331

Idem 
Anno 1902

r.332

Idem 
Anno 1903

r.333

Idem 
Anno 1904

r.334

Idem 
Anno 1906

r.335

Idem 
Anno 1907

r.336

Idem, duplicato 
Anno 1907

r.337

Idem 
Anno 1908

r.338

Idem 
Anno 1909

r.339

Idem 
Anno 1910

r.340

Idem 
Anno 1911

r.341

Idem 
Anno 1912

r.342

Idem 
Anno 1913

r.343

Idem 
Anno 1914

r.344

Idem 
Anno 1915

r.345

Idem, duplicato 
Anno 1912

r.346

Idem, duplicato 
Anno 1915

r.347

Idem, duplicato 
Anno 1915

r.348

Idem, duplicato 
Anno 1915

r.349

Idem 
Anno 1916-1917

r.350

Idem 
Anno 1918-1919

r.351

Idem, duplicato 
Anno 1918-1919

r.352

Idem 
Anno 1920-1921

r.353

Idem 
Anno 1920-1921

r.354

Idem 
Anno 1922-1923

r.355

Idem, duplicato 
Anno 1922-1923

r.356

Idem 
Anno 1923

r.357

Idem, duplicato 
Anno 1923

r.358

Idem 
Anno 1924-1925

r.359

Idem, duplicato 
Anno 1924-1925

r.360

Idem, duplicato 
Anno 1924-1925

r.361

Bilancio preventivo 
Anno 1925

r.362

Idem 
Anno 1926-1927

r.363

Idem, duplicato 
Anno 1926-1927

r.364

Idem 
Anno 1927

r.365

Idem, duplicato 
Anno 1927

r.366

Idem 
Anno 1928-1929

r.367

Idem 
Anno 1929

r.368

Idem, duplicato 
Anno 1928-1929

r.369

Idem, duplicato 
Anno 1929

r.370

Idem 
Anno 1930

r.371

Idem 
Anno 1931

r.372

Idem 
Anno 1932

r.373

Idem 
Anno 1932-1933

r.374

Idem 
Anno 1933, duplicato

r.375

Idem 
Anno 1934

r.376

Idem, duplicato 
Anno 1934

r.377

Idem 
Anno 1935

r.378

Idem, duplicato 
Anno 1935

r.379

Idem 
Anno 1936

r.380

Idem, duplicato 
Anno 1936

r.381

Idem 
Anno 1937

r.382

Idem, duplicato 
Anno 1937

r.383

Idem 
Anno 1938

r.384

Idem, duplicato 
Anno 1938

r.385

Idem 
Anno 1939

r.386

Idem 
Anno 1940

r.387

Idem, duplicato 
Anno 1940

r.388

Idem 
Anno 1941

r.389

Idem 
Anno 1942

r.390

Idem 
Anno 1943

r.391

Idem 
Anno 1944



Serie VI: Contabilità - Ruoli
*

Torna al sommario

r.392

Ruoli: strade obbligatorie 
Anni 1869-1905

r.393

Ruolo suppletivo sovrimposta comunale. Tassa sui terreni. Iscritti n. 1266. 
Anno 1870

r.394

Ruolo suppletivo per il riposto di sovrimposta comunale a carico dei contribuenti alla tassa sui fabbricati. Iscritti n. 596 
Anno 1870

r.395

Ruolo suppletivo sovrimposta comunale. Tassa su vetture e domestici. Iscritti n. 26 
Anno 1870

r.396

Ruolo principale sovrimposta comunale. Tassa sui terreni. Iscritti n. 109 
Anno 1882

r.397

Ruolo principale per l'imposta sui fabbricati. Iscritti n. 64 
Anno 1882

r.398

Imposta suiredditi della ricchezza mobile. Ruolo principale. Iscritti n. 9 
Anno 1882

r.399

Copia dei ruoli per l'imposta sui terreni, fabbricati e ricchezza mobile che l'Esattore rilascia al Municipio per la compilazione delle liste elettorali 
Anno 1892

r.400

Ruolo suppletivo sovrimposta comunale. Tassa su vetture e domestici. Iscritti n. 43 
Anno 1897

r.401

Idem. Iscritti n. 44 
Anno 1898

r.402

Idem. Iscritti n. 40 
Anno 1899

r.403

Ruolo della tassa di fuocatico. Vol. I. Iscritti n. 374 
Anno 1873

r.404

Idem. Vol. II. Iscritti n. 701 
manca la copertina; contiene bollo ovale Anno 1873

r.405

Idem. Iscritti n. (?) 
Anno 1898

r.406

Ruolo suppletivo tassa sul bestiame. Iscritti n. 57 
Anno 1896

r.407

Ruolo principale tassa sul bestiame. Iscritti n. 453 
Anno 1896

r.408

Ruolo principale tassa sul bestiame. Iscritti n. 483 
Anno 1897

r.409

Duplicato del registro 408 
Anno 1897

r.410

Ruolo suppletivo tassa sul bestiame. Iscritti n. 14 
Anno 1897

r.411

Ruolo principale tassa sul bestiame. Iscritti n. 421 
Anno 1898

r.412

Ruolo principale tassa sul bestiame. Iscritti n. 398 
Anno 1898

r.413

Ruolo principale tassa sul bestiame da tiro, sella e soma. Iscritti n. 59 
Anno 1898

r.414

Ruolo suppletivo ai possessori di animali che non hanno eseguito la rivela nell'anno 1898. Iscritti n. 104 
Anno 1898

r.415

Ruolo principale tassa sul bestiame. Iscritti n. 448 
Anno 1899

r.416

Idem. Iscritti n. (?) 
Anno 1899

r.417

Ruolo suppletivo tassa sul bestiame. Iscritti n. 197 + 15 
Anno 1899

r.418

Tassa sul bestiame. Diritti di pascolo. Iscritti n. 133 
Anno 1900

r.419

Matricola dei contribuenti alla tassa su pianoforti e biliardi 
Anno 1920-1940

r.420

Matricola per diritto uso acqua-conduttura 
Anno 1921-1940

r.421

Matricola dei contribuenti alla tassa su autovetture e domestici 
Anno 1921

r.422

Idem 
Anno 1922

r.423

Idem 
Anno 1923

r.424

Idem 
Anno 1924

r.425

Idem 
Anno 1925

r.426

Idem 
Anno 1926

r.427

Idem 
Anno 1927

r.428

Idem 
Anno 1928

r.429

Idem 
Anno 1929

r.430

Idem 
Anno 1930

r.431

Idem 
Anno 1931

r.432

Idem 
Anno 1932

r.433

Idem 
Anno 1933

r.434

Idem 
Anno 1934

r.435

Matricola dei contribuenti alla tassa su autovetture e domestici 
Anno 1935

r.436

Idem 
Anno 1936

r.437

Idem 
Anno 1937

r.438

Idem 
Anno 1938

r.439

Idem 
Anno 1939

r.440

Idem 
Anno 1940

r.441

Matricola dei contribuenti alla tassa di licenza sugli esercizi pubblici 
Anno 1926

r.442

Idem 
Anno 1927

r.443

Idem 
Anno 1928

r.444

Idem 
Anno 1929

r.445

Idem 
Anno 1930

r.446

Idem 
Anno 1931

r.447

Idem 
Anno 1932

r.448

Idem 
Anno 1933

r.449

Idem 
Anno 1934

r.450

Idem 
Anno 1935

r.451

Idem 
Anno 1936

r.452

Idem 
Anno 1937

r.453

Idem 
Anno 1938

r.454

Idem 
Anno 1939

r.455

Idem 
Anno 1940

r.456-464

Registri delle denunce per costruzioni di nuovi edifici e rifacimenti 
Anno 1926-1933

r.465

Matricola dei contribuenti alla tassa sui cani 
Anno 1932-1933

r.466

Matricola dei contribuenti alla tassa sulle macchine per caffè espresso 
Anno 1932

r.467

Idem 
Anno 1933

r.468

Idem 
Anno 1934

r.469

Idem 
Anno 1935

r.470

Idem 
Anno 1936

r.471

Idem 
Anno 1937

r.472

Idem 
Anno 1938

r.473

Idem 
Anno 1939

r.474

Matricola dei contribuenti alla tassa sul valore locativo 
Anno 1932

r.475

Idem 
Anno 1933

r.476

Idem 
Anno 1934

r.477

Idem 
Anno 1935

r.478

Idem 
Anno 1936

r.479

Idem 
Anno 1937

r.480

Idem 
Anno 1938

r.481

Idem 
Anno 1939

r.482

Idem 
Anno 1940

r.483-487

Registri delle schede di denuncia sul materiale da costruzione 
Anno 1933-1939

r.488

Esattoria consorziale 
Anno 1933-1942

r.489

Matricola per la formazione del ruolo dell'imposta di patente 
Anno 1935

r.490

Idem 
Anno 1936

r.491

Idem 
Anno 1937

r.492

Idem 
Anno 1938

r.493

Idem 
Anno 1939

r.494

Ruolo dell'imposta sull'industria, commercio, arti e professioni. 
Anno 1935

r.495

Idem 
Anno 1936

r.496

Idem 
Anno 1937

r.497

Idem 
Anno 1938

r.498

Idem 
Anno 1939

r.499

Idem 
Anno 1945

r.500

Matricola per la formazione del ruolo di imposta di famiglia 
Anno 1936-1942

r.501

Idem 
Anno 1940-1944

r.502

Tassa ritiro e trasporto immondizie domestiche ed altri rifuti urbani interni 
Anno 1944

r.503

Imposte di consumo 
Anno 1944



Serie VII: Contabilità - Conto finanziario
*

Torna al sommario

r.504

Esattoria - Conto finanziario: introiti ed esiti 
Note: manca rilegatura Anno 1861

r.505

Esattoria - Conto finanziario: introiti ed esiti 
Anno 1878

r.506

Idem 
Anno 1879

r.507

Idem 
Anno 1882

r.508

Idem 
Anno 1886



Serie VIII: Contabilità - Libri mastri
*

Torna al sommario

r.509

Libro mastro 
Anno 1869

r.510

Idem 
Anno 1874

r.511

Idem 
Anno 1876

r.512

Idem 
Anno 1877

r.513

Idem 
Anno 1905

r.514

Idem 
Anno 1911

r.515

Idem 
Anno 1912

r.516

Idem 
Anno 1914

r.517

Idem 
Anno 1915

r.518

Idem 
Anno 1920

r.519

Idem 
Anno 1921

r.520

Idem 
Anno 1922

r.521

Idem 
Anno 1923

r.522

Idem 
Anno 1924

r.523

Idem 
Anno 1925

r.524

Idem 
Anno 1926

r.525

Idem 
Anno 1927

r.526

Idem 
Anno 1928

r.527

Idem 
Anno 1929

r.528

Idem 
Anno 1930

r.529

Idem 
Anno 1931

r.530

Idem 
Anno 1932

r.531

Idem 
Anno 1933

r.532

Idem 
Anno 1934

r.533

Idem 
Anno 1935

r.534

Idem 
Anno 1936

r.535

Idem 
Anno 1937

r.536

Idem 
Anno 1938

r.537

Idem 
Anno 1939

r.538

Idem 
Anno 1940

r.539

Libro Mastro; duplicato del registro 538 
Anno 1940

r.540

Idem 
Anno 1941

r.541

Libro Mastro dei residui 
Anno 1941

r.542

Libro Mastro, Parte I 
Anno 1942

r.543

Idem. Parte II 
Anno 1942

r.544

Idem. Parte I 
Anno 1943

r.545

Idem. Parte II 
Anno 1943

r.546

Idem. Parte I 
Anno 1945

r.547

Idem. Parte II 
Anno 1945

r.548

Idem 
Anno 1946



Serie IX: Contabilità - Giornali di cassa
*

Torna al sommario

r.549

Giornale di cassa 
Anno 1898

r.550

Idem 
Anno 1899

r.551

Idem, dal 1-1-1939 al 31-12-1939.  
Fogli n. 8 Anno 1939

r.552

Idem; duplicato del registro 551 
Anno 1939

r.553

Registro di cassa per riscossioni definitive, dal 1-1-1940 al 31-10-1940. 
Fogli n. 4 + 4 Anno 1940



Serie X: Contabilità - Chiusura esercizio finanziario
*

Torna al sommario

r.554

Verbale di chiusura dell'esercizio finanziario 
Anno 1915

r.555

Idem 
Anno 1918

r.556

Elenco residui attivi 
Anno 1918-1939

r.557

Verbale di chiusura esercizio finanziario 
Anni 1919

r.558

Idem. 
Anni 1920

r.559

Idem. 
Anni 1921

r.560

Idem. 
Anni 1922

r.561

Idem. 
Anni 1923

r.562

Idem. 
Anni 1924

r.563

Idem. 
Anni 1925

r.564

Verbale di chiusura esercizio finanziario. 
Anni 1926

r.565

Idem. 
Anni 1927

r.566

Idem. 
Anni 1928

r.567

Idem. 
Anni 1929

r.568

Idem. 
Anni 1930

r.569

Idem. 
Anni 1931

r.570

Idem. 
Anni 1932

r.571

Idem. 
Anni 1933

r.572

Idem. 
Anni 1934

r.573

Idem. 
Anni 1935

r.574

Idem. 
Anni 1936

r.575

Idem. 
Anni 1937

r.576

Idem. 
Anni 1938

r.577

Idem. 
Anni 1939

r.578

Idem. 
Anni 1940

r.579

Idem. 
Anni 1941

r.580

Idem. 
Anni 1944



Serie XI: Contabilità - Mandato esercizio finanziario
*

Torna al sommario

r.581

Conto finanziario: mandati di pagamento. Registrazioni 
Anno 1897

r.582

Idem 
Anno 1898

r.583

Idem 
Note: allegati: n. 2 deliberazioni del Consiglio Comunale del 5-1-1900; estratto processo verbale del 29-12-1899 e del 23-12-1899; ruolo dei canoni demaniali dell'anno 1899. Anno 1899

r.584

Idem 
Note: allegato registro a matrice delle quietanze Anno 1900

r.585

Idem 
Anno 1901

r.586

Idem 
Anno 1902

r.587

Idem 
Note: manca rilegatura Anno 1903

r.588

Conto finanziario:mandati di pagamento. Registrazioni 
Anno 1903

r.589

Idem 
Anno 1905

r.590

Idem 
Anno 1906

r.591

Idem 
Anno 1907

r.592

Idem 
Anno 1908

r.593

Idem 
Anno 1909

r.594

Idem 
Anno 1910

r.595

Idem 
Anno 1911

r.596

Idem 
Anno 1912

r.597

Idem 
Anni 1914

r.598

Idem. 
Note: contiene numero d'ordine del conto complessivo, pari a n. 376 Anni 1915

r.599

Inventari dei mandati pagati. 
Note: contiene numero d'ordine del conto, pari a n. 350 Anni 1916

r.600

Conto finanziario:inventari mandati pagati 
Note: contiene numero d'ordine del conto, pari a n. 154 Anni 1917

r.601

Idem. 
Anni 1918

r.602

Idem. 
Anni 1919

r.603

Idem. I parte 
Anni 1920

r.604

Idem. II parte 
Anni 1920

r.605

Conto finale (dell'anno 1921) - Mandati di pagamento 
Anni 1921

r.606

Idem. 
Anni 1922

r.607

Idem. 
Anni 1923

r.608

Idem. 
Anni 1924

r.609

Conto finanziario (anno 1925) - Inventari mandati pagati. 
Anni 1925

r.610

Idem. 
Anni 1927

r.611

Idem. 
Anni 1928

r.612

Idem. 
Anni 1929

r.613

Idem. 
Anni 1931

r.614

Mandati bollati. 
Anni 1931-1937

r.615

Conto finanziario (anno 1932) - Mandati di pagamento. 
Anni 1932

r.616

Idem. 
Note: numero d'ordine del conto 659 Anni 1938

r.617

Conto finanziario. 
Anni 1940

r.618

Idem. 
Anni 1943

r.619

Mandati di pagamento dal n. 153 al n. 199. 
Anni 1944

r.620

Mandati di pagamento. 
Anni 1945

r.621

Idem. 
Anni 1946



Serie XII: Contabilità - Bilancio consuntivo
*

Torna al sommario

r.622

Bilancio consuntivo 
Anno 1867

r.623

Idem 
Anno 1870

r.624

Idem 
Anno 1871

r.625

Idem 
Anno 1872

r.626

Idem 
Anno 1873

r.627

Idem 
Anno 1880

r.628

Idem 
Anno 1881

r.629

Idem 
Anno 1884

r.630

Idem 
Anno 1885

r.631

Idem 
Anno 1887

r.632

Idem 
Anno 1888

r.633

Idem 
Anno 1890

r.634

Idem 
Anno 1891

r.635

Idem 
Anno 1893

r.636

Idem 
Anno 1897

r.637

Idem 
Anno 1898

r.638

Idem 
Anno 1899

r.639

Idem 
Anno 1900

r.640

Idem 
Anno 1901

r.641

Idem 
Anno 1902

r.642

Idem 
Anno 1903

r.643

Idem 
Anno 1905

r.644

Idem 
Anno 1906

r.645

Idem 
Anno 1907

r.646

Bilancio consuntivo 
Anno 1908

r.647

Idem 
Anno 1909

r.648

Idem 
Anno 1910

r.649

Idem 
Anno 1911

r.650

Idem 
Anno 1912

r.651

Idem 
Anno 1914

r.652

Idem 
Anno 1915

r.653

Idem 
Anno 1916

r.654

Idem 
Anno 1917

r.655

Idem 
Anno 1918

r.656

Idem 
Anno 1919

r.657

Idem 
Anno 1920

r.658

Idem 
Anno 1921

r.659

Idem 
Anno 1922

r.660

Idem 
Anno 1923

r.661

Idem 
Anno 1924

r.662

Idem 
Anno 1925

r.663

Idem 
Anno 1927

r.664

Idem 
Anno 1928

r.665

Idem 
Anno 1929

r.666

Idem 
Anno 1939

r.667

Idem 
Anno 1940

r.668

Idem 
Anno 1941

r.669

Idem 
Anno 1942

r.670

Idem 
Anno 1943

r.671

Idem 
Anno 1944

r.672

Idem 
Anno 1945

r.673

Idem 
Anno 1946

r.674-676

Prospetto delle variazioni apportate al bilancio comunale 
Anni 1917-1921

r.677

Elenco dei residui passivi risultanti alla chiusura del conto consuntivo 
Anno 1919

r.678

Idem 
Anno 1920

r.679

Idem 
Anno 1921

r.680

Idem 
Anno 1922

r.681

Idem 
Anno 1923

r.682

Idem 
Anno 1924

r.683

Idem 
Anno 1925

r.684

Elenco dei residui passivi risultanti alla chiusura del conto consuntivo 
Anno 1926

r.685

Idem 
Anno 1927

r.686

Idem 
Anno 1928

r.687

Idem 
Anno 1929

r.688

Idem 
Anno 1930

r.689

Idem 
Anno 1932

r.690

Idem 
Anno 1933

r.691

Idem 
Anno 1934

r.692

Idem 
Anno 1935

r.693

Idem 
Anno 1936

r.694

Idem 
Anno 1937

r.695

Idem 
Anno 1938-1939



Serie XIII: Vari di contabilità
*

Torna al sommario

r.696

Registro della posizione dei bollettari d'incasso del 1879 
Anno 1879

r.697

Canoni comunali: carcere. Iscritti in ordine alfabetico 
Anno 1892 (?)

r.698

Idem 
Anno 1893 (?)

r.699

Registro defunti 
Anno 1892-1907

r.700-701

Registro dei depositi dei conti correnti 
Anno 1897-1933

r.702

Registro delle contravvenzioni 
Anno 1901-1913

r.703

Idem 
Anno 1926

r.704

Idem. Vol. I. 
Fogli n. 21 Anno 1936

r.705

Idem. Vol. II. 
Fogli n. 11 Anno 1936

r.706-707

Elenco delle iscrizioni ipotecarie 
Anno 1921-1922

r.708

Registro magazzino per generi introdotti in deposito con riserva del pagamento del dazio e dell'esportazione. 
Fogli n. 6 Anno 1928-1931

r.709

Idem. 
Fogli n. 6 Anno 1933

r.710

Idem. 
Fogli n. 6 Anno 1928-1933

r.711

Idem. 
Fogli n. 6 Anno 1932

r.712

Idem. 
Fogli n. 7 Anno 1933-1938

r.713

Deliberazioni della Commisione Comunale su ricorsi contro i tributi locali. Delibere n. 8, dal 7-7-1932 al 10-7-1938 
Anno 1932-1938



Serie XIV: Sanità e Igiene - Registri dei parti
*

Torna al sommario

r.714-745

Registri dei parti (n. 32) 
Anno 1933-1934



Serie XV: Sanità e Igiene - Vaccinazioni
*

Torna al sommario

r.746

Prospetto dei vaccinati e rivaccinati 
Anno 1891

r.747

Idem 
Anno 1911

r.748

Idem 
Anno 1915

r.749

Idem 
Anno 1916-1919

r.750

Elenco dei vaccinati 
Anno 1920-1921

r.751

Idem 
Anno 1921-1927

r.752

Idem 
Anno 1922-1924

r.753

Prospetto delle vaccinazioni e rivaccinazioni 
Anno 1927-1928

r.754

Prospetto dei nati e vaccinati 
Anno 1928

r.755

Idem 
Anno 1929

r.756

Idem 
Anno 1930

r.757

Idem 
Anno 1931

r.758

Registro matricole - Vaccinazioni 
Anno 1929-1931

r.759-767

Registri vaccinazione antivaiolosa 
Anno 1931-1939

r.768

Registro dei nati per i quali è obbligatoria la vaccinazione 
Anno (?)



Serie XVI: Assistenza e Beneficenza - Spedalità
*

Torna al sommario

r.769

Fascicoli personali dei ricoverati, in ordine alfabetico, dalla lettera F alla lettera I 
Anno 1927-1940

r.770

Fascicoli personali dei ricoverati, in ordine alfabetico, dalla lettera P alla lettera V 
Anno 1928-1941

r.771

Idem, dalla lettera A alla lettera F 
Anno 1928-1942

r.772

Elenco dei dimessi dagli ospedali 
Anno 1930-1946

r.773

Rubrica spedalità 
Anno 1940 (?)



Serie XVII: Elezioni - Liste elettorali
*

Torna al sommario

r.774

Registro iscritti liste elettorali 
Note: manca la copertina Anno 1942

r.775

Lista elettorale maschile dal n. 1 al n. 1468 
Anno 1945

r.776

Lista elettorale femminile dal n. 1 al n. 1855 
Anno 1945



Serie XVIII: Leva e Truppa - Guardia Nazionale
*

Torna al sommario

r.777

Registro della consegna degli individui della Guardia Nazionale di Alvito 
Anno 1861



Serie XIX: Leva e Truppa - Rubriche registri matricolari
*

Torna al sommario

r.778

Rubrica del registro di matricola 
Anno 1861

r.779

Registro di iscrizione alla matricola 
Fogli n. 339 Anno 1861

r.780

Idem 
Fogli n. 207 Anno 1866

r.781

Idem 
Fogli n. 255 Note: allegato foglio notamento dei giovani nati nell'anno 1850 Anno 1867



Serie XX: Leva e Truppa - Renitenti
*

Torna al sommario

r.728-810

Liste dei renitenti alla leva (Registri n. 29) 
Anno 1880-1917



Serie XXI: Leva e Truppa - Soccorso giornaliero
*

Torna al sommario

r.811

Ruoli nominativi militari alle armi. Soccorso giornaliero 
Anno 1935

r.812

Ruoli nominativi dei congiunti dei militari alle armi e in licenza ai quali è concesso il soccorso giornaliero 
Anno 1936

r.813

Idem 
Anno 1937

r.814

Ruoli nominativi militari alle armi. Soccorso giornaliero 
Anno 1938

r.815

Idem 
Anno 1939

r.816

Idem 
Anno 1940

r.817

Idem 
Anno 1941

r.818

Idem 
Anno 1942

r.819

Idem 
Anno 1943

r.820

Idem 
Anno 1944

r.821

Idem 
Anno 1945

r.822

Idem 
Anno 1946



Serie XXII: Leva e Truppa - Quadrupedi e requisizioni
*

Torna al sommario

r.823

Registro quadrupedi con schede esaurite 
Anno 1933-1939

r.824-825

Registri degli asini, bovi da lavoro, bardotti, veicoli a trazione animale trainati da equini e bovi. (Registri n. 2) 
Anno 1927-1939



Serie XXIII: Registri vari

Torna al sommario

r.826-831

Schede del personale (Registri n. 6) 
Anno 1895-1901

r.832

Registro degli Atti notificati giudizialmente dal Comune e al Comune 
Anno 1911

r.833

Registro dei reclami presentati al Comune 
Anno 1920 e seg.

r.834

Idem. 
Note: numero d'ordine 199 Anno 1926-1936

r.835

Idem, dal n. 1 al n. 256 
Anno 1936-1940

r.836

Idem 
Anno 1943

r.837-838

Certificati di iscrizione ai mestieri ambulanti (Registri n. 2) 
Anno 1928-1939

r.839

Registro stampati e materiale in consegna 
Anno 1944



Serie XXIV: Registri di Protocollo
*

Torna al sommario

r.840

Registrazioni dal n. 1 al n. 1390 
2-1-1942/11-3-1942

r.841

Registrazioni dal n. 1391 al n. 3930 
11-3-1942/8-8-1942

r.842

Registrazioni dal n. 3931 al n. 6399 
10-8-1942/3-12-1942

r.843

Registrazioni dal n. 1 al n. 2740 
2-1-1943/8-6-1943

r.844

Registrazioni dal n. 2741 al n. 4707 
8-6-1943/31-12-1943

r.845

Registrazioni dal n. 1 al n. 2078 
3-1-1944/31-12-1944

r.846

Registrazioni dal n. 1 al n. 2140 
2-1-1945/21-7-1945

r.847

Registrazioni dal n. 2141 al n. 3758
Registrazioni dal n. 1 al n. 360
 

15-7-1945/31-12-19452-1-1946/5-1-1946

r.848

Registrazioni dal n. 361 al n. 1380 
5-2-1946/3-5-1946

r.849

Registrazioni dal n. 1381 al n. 3360 
10-4-1946/14-10-1946

r.850

Protocollo. Registrazioni dal n. 3361 al n. 4332
Registrazioni dal n. 1 al n. 960
 

Note: le registrazioni relative all'anno 1947 contenute in questo registro appartengono all'Archivio corrente; esse si riportano solo perché inserite nel registro dell'anno 1946, con cui si conclude la sezione dell'Archivio Storico. 14-10-1946/30-12-1946



Serie XXV: Stato Civile - Atti di nascita
**

Torna al sommario

r.1

Atti di nascita dal 9-1-1861 al 31-12-1861. Atti n. 125 
Note: indice alfabetico.
Bollo ovale
Anno 1861

r.2

Idem, dal 7-1-1862 al 29-12-1862. Atti n. 146 
Note: indice alfabetico. Anno 1862

r.3

Contiene n. 2 atti di nascita del 17-7-1862 e del 30-11-1862. 
Note: dorso in pergamena. Anno 1862

r.4

Atti di nascita dal 3-1-1863 al 30-12-1863. Atti n. 140 
Note: indice alfabetico. Anno 1863

r.5

Contiene n. 2 atti di nascita del 10-6-1863 e del 1-7-1863.
Contiene inoltre n. 6 atti di matrimonio dal 26-10-1863 al 12-11-1863
 

Note: dorso in pergamena. Anno 1863

r.6

Atti di nascita dal 7-1-1864 al 30-12-1864. Atti n. 137 
Note: indice alfabetico. Anno 1864

r.7

Atti di nascita dal 1-1-1865 al 31-12-1865. Atti n. 151 
Note: indice alfabetico. Anno 1865

r.8

Contiene n. 3 atti di nascita dal 13-2-1865 al 28-10-1865 
Note: dorso in pergamena. Allegato in foglio sciolto un'autentica di firma del Tribunale Civile dell'Aquila del 28-8-1824 Anno 1865

r.9

Atti di nascita dal 1-1-1866 al 30-12-1866. Atti n. 170 
Note: indice alfabetico. Anno 1870

r.10

Indice decennale 
Note: condizioni mediocri. Anno 1866-1875

r.11

Idem, dal 1-1-1868 al 29-12-1868. Atti n. 143 
Note: indice alfabetico; bollo ovale. Anno 1868

r.12

Idem, dal 6-1-1869 al 30-12-1869. Atti n. 126 
Note: indice alfabetico. Anno 1869

r.13

Idem, dal 9-1-1870 al 30-12-1870. Atti n. 142 
Note: Idem. Anno 1870

r.14

Idem, dal 1-1-1871 al 22-12-1871. Atti n. 114 
Note: Idem. Anno 1871

r.15

Idem, dal 2-1-1872 al 23-12-1872. Atti n. 145 
Note: Idem. Anno 1872

r.16

Idem, dal 5-1-1873 al 26-12-1873. Atti n. 148 
Note: Idem. Anno 1873

r.17

Idem, dal 1-1-1874 al 26-12-1874. Atti n. 148 
Note: Idem. Anno 1874

r.18

Idem, dal 8-1-1875 al 31-12-1875. Atti n. 154 
Note: Idem. Contiene una Parte II che va dal 13-1-1875 al 5-11-1875; atti n. 10, con indice alfabetico. Anno 1875

r.19

Idem, dal 3-1-1876 al 31-12-1876. Atti n. 177 (Parte I) 
Note: Indice alfabetico. Contiene una Parte II che va dal 20-1-1876 al 27-11-1876; atti n. 9, con indice alfabetico. Anno 1876

r.20

Idem, dal 3-1-1877 al 30-12-1877. Atti n. 151 (Parte I)
Dal 14-3-1877 al 30-12-1877. Atti n. 16 (Parte II).
 

Note: Indice alfabetico. Contiene bollo ovale. Anno 1877

r.21

Idem, dal 3-1-1878 al 26-12-1878. Atti n. 140 (Parte I)
Dal 2-2-1878 al 4-11-1878. Atti n. 18 (Parte II).
 

Note: Indice alfabetico. Anno 1878

r.22

Idem, dal 4-1-1879 al 30-12-1879. Atti n. 173 (Parte I)
Dal 25-3-1879 al 4-9-1879. Atti n. 9 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1879

r.23

Idem, dal 6-1-1880 al 31-12-1880. Atti n. 101 (Parte I)
Dal 15-1-1880 al 3-10-1880. Atti n. 16 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1880

r.24

Idem, dal 3-1-1881 al 29-12-1881. Atti n. 147 (Parte I)
Dal 26-1-1881 al 6-8-1881. Atti n. 15 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1881

r.25

Idem, dal 1-1-1882 al 30-12-1882. Atti n. 170 (Parte I)
Dal 2-1-1882 al 7-8-1882. Atti n. 10 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1882

r.26

Duplicato del Reg. 22. 
Anno 1882

r.27

Idem, dal 2-1-1883 al 30-12-1883. Atti n. 177 (Parte I)
Dal 3-4-1883 al 1-11-1883. Atti n. 12 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1883

r.28

Idem, dal 6-1-1884 al 29-12-1884. Atti n. 171 (Parte I)
Dal 28-1-1884 al 31-12-1884. Atti n. 16 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1884

r.29

Idem, dal 9-1-1885 al 29-12-1885. Atti n. 163 (Parte I)
Dal 23-1-1885 al 31-12-1885. Atti n. 24 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1885

r.30

Idem, dal 3-1-1886 al 31-12-1886. Atti n. 167 (Parte I)
Dal 20-1-1886 al 17-12-1886. Atti n. 16 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1886

r.31

Idem, dal 5-1-1887 al 30-12-1887. Atti n. 175 (Parte I)
Dal 7-1-1887 al 17-12-1887. Atti n. 12 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1887

r.32

Idem, dal 17-1-1888 al 31-12-1888. Atti n. 178 (Parte I)
Dal 15-1-1888 al 22-8-1888. Atti n. 27 (Parte II). Dal 22-9-1888 al 5-1-1888. Atti n. 32 (Parte III).
 

Note: Idem. Anno 1888

r.33

Atti di nascita, dal 4-1-1889 al 31-12-1889. Atti n. 174 (Parte I)
Dal 4-1-1889 al 31-12-1889. Atti n. 15 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1889

r.34

Idem, dal 2-1-1890 al 30-12-1890. Atti n. 166 (Parte I)
Dal 10-1-1890 al 4-10-1890. (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1890

r.35

Idem, dal 4-1-1891 al 31-12-1891. Atti n. 59 (Parte I)
Dal 7-2-1891 al 20-11-1891. Atti n. 27 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1891

r.36

Idem, dal 6-1-1892 al 31-12-1892. Atti n. 210 (Parte I)
Dal 7-1-1892 al 6-11-1892. Atti n. 15 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1892

r.37

Idem, dal 5-1-1893 al 30-12-1893. Atti n. 160 (Parte I)
Dal 2-6-1893 al 5-12-1893. Atti n. 13 (Parte II).
 

Note: elenco alfabetico nati. Anno 1893

r.38

Idem, dal 4-1-1894 al 31-12-1894. Atti n. 213 (Parte I)
Dal 12-1-1894 al 12-12-1894. Atti n. 19 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1894

r.39

Idem, dal 1-1-1895 al 31-12-1895. Atti n. 197 (Parte I)
Dal 26-1-1895 al 30-11-1895. Atti n. 14 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1895

r.40

Idem, dal 5-1-1896 al 31-12-1896. Atti n. 188 (Parte I)
Dal 10-1-1896 al 30-12-1896. Atti n. 21 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico nati; dorso in pergamena. Anno 1896

r.41

Atti di nascita, duplicato del Reg. 37. 
Note: dorso in pergamena. Anno 1896

r.42

Idem, dal 5-1-1897 al 31-12-1897. Atti n. 164 (Parte I)
Dal 13-1-1897 al 2-12-1897. Atti n. 15 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1897

r.43

Idem, dal 1-1-1898 al 31-12-1898. Atti n. 187 (Parte I)
Dal 23-1-1898 al 13-12-1898. Atti n. 23 (Parte II).
 

Note: elenco alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1898

r.44

Idem, dal 5-1-1899 al 26-12-1899. Atti n. 146 (Parte I)
Dal 10-1-1899 al 30-12-1899. Atti n. 21 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1899

r.45

Idem, dal 2-1-1900 al 20-12-1900. Atti n. 134 (Parte I)
Dal 6-1-1900 al 22-12-1900. Atti n. 18 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1900

r.46

Idem, dal 7-1-1901 al 29-12-1901. Atti n. 128 (Parte I)
Dal 10-1-1901 al 7-10-1901. Atti n. 10 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1901

r.47

Idem, dal 4-1-1902 al 27-12-1902. Atti n. 185 (Parte I)
Dal 10-1-1902 al 27-10-1902. (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1902

r.48

Atti di nascita, dal 1-1-1903 al 31-12-1903. Atti n. 151 (Parte I)
Dal 28-1-1903 al 20-11-1903. Atti n. 13 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1903

r.49

Idem, dal 3-1-1904 al 31-12-1904. Atti n. 168 (Parte I)
Dal 4-1-1904 al 11-11-1904. Atti n. 20 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1904

r.50

Idem, dal 3-1-1905 al 27-12-1905. Atti n. 183 (Parte I)
Dal 2-1-1905 al 16-12-1905. Atti n. 17 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1905

r.51

Idem, dal 4-1-1906 al 31-12-1906. Atti n. 171 (Parte I)
Dal 5-1-1906 al 16-12-1906. Atti n. 18 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1906

r.52

Idem, dal 1-1-1907 al 31-12-1907. Atti n. 167 (Parte I)
Dal 2-1-1907 al 29-12-1907. Atti n. 18 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Contiene allegato in foglio sciolto un atto di nascita del 17-6-1907 Anno 1907

r.53

Idem, dal 3-1-1908 al 29-12-1908. Atti n. 191 (Parte I)
Dal 3-5-1908 al 17-12-1908. Atti n. 8 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1908

r.54

Idem, dal 3-1-1909 al 31-12-1909. Atti n. 202 (Parte I)
Dal 25-3-1909 al 4-6-1909. Atti n. 4 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1909

r.55

Atti di nascita, dal 2-1-1910 al 26-12-1910. Atti n. 178. 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1910

r.56

Idem, dal 1-1-1911 al 26-12-1911. Atti n. 134 (Parte I)
Dal 20-2-1911 al 14-6-1911. Atti n. 6 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1911

r.57

Idem, dal 6-1-1912 al 10-12-1912. Atti n. 183 (Parte I)
Dal 11-12-1912 al 31-12-1912. Atti n. 15 dal 183 al 198 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1912

r.58

Idem, dal 2-1-1913 al 19-12-1913. Atti n. 184 (Parte I)
Dal 31-1-1913 al 4-12-1913. Atti n. 10 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1913

r.59

Idem, dal 4-1-1914 al 28-12-1914. Atti n. 176 (Parte I)
Dal 16-3-1914 al 2-11-1914. Atti n. 15 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Condizioni mediocri Anno 1914

r.60

Idem, dal 2-1-1915 al 30-12-1915. Atti n. 152 (Parte I)
Dal 28-4-1915 al 10-11-1915. Atti n. 4 (Parte II / Serie A).
Dal 1-2-1915 al 2-9-1915. Atti n. 12 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1915

r.61

Idem, dal 5-1-1916 al 21-12-1916. Atti n. 120 (Parte I)
Dal 27-3-1916 al 30-12-1916. Atti n. 7 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Condizioni mediocri Anno 1916

r.62

Atti di nascita, dal 4-1-1917 al 30-12-1917. Atti n. 99 (Parte I)
Dal 6-12-1917 al 10-12-1917. Atti n. 10 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Condizioni mediocri Anno 1917

r.63

Idem, dal 2-1-1918 al 29-12-1918. Atti n. 89 (Parte I)
Dal 18-4-1918 al 28-9-1918. Atti n. 7 (Parte II / Serie A).
Dal 26-6-1918 al 10-11-1918. (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1918

r.64

Idem, dal 4-1-1919 al 30-12-1919. Atti n. 97 (Parte I)
Dal 3-4-1919 al 12-8-1919. Atti n. 6 (Parte II).
Dal 30-1-1919 al 24-7-1919. Atti n. 12 (Parte III / Serie A).
Dal 2-8-1919 al 22-12-1919. Atti n. 19 (Parte III / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1919

r.65

Idem, dal 1-1-1920 al 13-10-1920. Atti n. 181 (Parte I)
Dal 5-1-1920 al 15-12-1920. Atti n. 9 (Parte II).
 

Note: sono allegati atti di nascita dal 16-10-1920 al 30-12-1920.
Atti n. 50 dal 181 al 231
Anno 1920

r.66

Idem, dal 2-1-1921 al 31-12-1921. Atti n. 216 (Parte I)
Dal 4-4-1921 al 9-12-1921. Atti n. 14 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1921

r.67

Idem, dal 2-1-1922 al 27-12-1922. Atti n. 174 (Parte I)
Dal 18-2-1922 al 13-12-1922. Atti n. 6 (Parte II).
Dal 31-3-1922 al 21-11-1922. Atti n. 8 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1922

r.68

Atti di nascita, dal 28-9-1922 al 29-12-1922. Atti n. 12. 
Note: indice alfabetico. Manca foderina. Frazione Castello Anno 1922

r.69

Idem, dal 10-1-1923 al 29-12-1923. Atti n. 138 (Parte I)
Dal 12-2-1923 al 6-10-1923. Atti n. 13 (Parte II).
Dal 6-2-1923 al 16-11-1923. Atti n. 17 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1923

r.70

Idem, dal 3-1-1923 al 26-12-1923. Atti n. 38. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1923

r.71

Idem, dal 14-1-1924 al 16-12-1924. Atti n. 36. 
Note: Idem. Anno 1924

r.72

Idem, dal 4-1-1924 al 29-12-1924. Atti n. 159 (Parte I)
Dal 7-1-1924 al 2-9-1924. Atti n. 6 (Parte II).
Dal 15-1-1924 al 26-10-1924. Atti n. 12 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Condizioni mediocri. Anno 1924

r.73

Idem, dal 2-1-1925 al 28-12-1925. Atti n. 117 (Parte I)
Dal 15-3-1925 al 30-12-1925. Atti n. 8 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1925

r.74

Idem, dal 8-1-1925 al 27-12-1925. Atti n. 29. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello. Anno 1925

r.75

Atti di nascita, dal 2-1-1926 al 31-12-1926. Atti n. 128 (Parte I)
Dal 30-1-1926 al 13-12-1926. Atti n. 10 (Parte II).
Dal 9-5-1926 al 17-11-1926. Atti n. 7 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1926

r.76

Idem, dal 5-1-1926 al 15-12-1926. Atti n. 31. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1926

r.77

Idem, dal 2-1-1927 al 31-12-1927. Atti n. 144 (Parte I)
Dal 31-12-1927 al 30-10-1927. Atti n. 11 (Parte II).
Dal 12-3-1927 al 28-12-1927. Atti n. 6 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1927

r.78

Idem, dal 4-1-1927 al 28-12-1927. Atti n. 25. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello. Anno 1927

r.79

Idem, dal 2-1-1928 al 28-12-1928. Atti n. 116 (Parte I)
Dal 3-5-1928 al 17-12-1928. Atti n. 6 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1928

r.80

Idem, dal 2-1-1928 al 14-12-1928. Atti n. 31. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1928

r.81

Idem, dal 4-1-1929 al 31-12-1929. Atti n. 133 (Parte I)
Dal 10-5-1929 al 15-10-1929. Atti n. 10 (Parte II / Serie A).
Dal 28-1-1929 al 18-12-1929. Atti n. 12 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1929

r.82

Atti di nascita, dal 10-1-1929 al 26-12-1929. Atti n. 34. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1929

r.83

Idem, dal 5-1-1930 al 31-12-1930. Atti n. 126 (Parte I)
Dal 11-3-1930 al 18-10-1930. Atti n. 3 (Parte II / Serie A).
Dal 23-1-1930 al 2-11-1930. Atti n. 5 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1930

r.84

Idem, dal 2-1-1930 al 26-12-1930. Atti n. 41. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1930

r.85

Idem, dal 3-1-1931 al 27-12-1931. Atti n. 106 (Parte I)
Dal 15-3-1931 al 12-9-1931. Atti n. 5 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1931

r.86

Idem, dal 8-1-1931 al 10-12-1931. Atti n. 25. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1931

r.87

Idem, dal 6-1-1932 al 24-12-1932. Atti n. 108 (Parte I)
Dal 13-5-1932 (Atto unico). (Parte II).
Dal 4-1-1932 al 7-10-1932. Atti n. 5 (Parte II / Serie B). (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1932

r.88

Idem, dal 4-1-1932 al 23-12-1932. Atti n. 27 (Parte I). 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1932

r.89

Idem, dal 2-1-1933 al 27-12-1933. Atti n. 99 (Parte I)
Dal 19-2-1933 al 4-11-1933. Atti n. 3 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1933

r.90

Atti di nascita, dal 4-1-1933 al 26-12-1933. Atti n. 41. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1933

r.91

Idem, dal 4-1-1934 al 27-12-1934. Atti n. 119 (Parte I)
Dal 4-10-1934 al 21-12-1934. Atti n. 2 (Parte II).
Dal 12-5-1934 al 7-12-1934. Atti n. 10 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1934

r.92

Idem, dal 2-1-1934 al 5-11-1934. Atti n. 21. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1934

r.93

Idem, dal 5-1-1935 al 29-12-1935. Atti n. 100 (Parte I)
Dal 4-8-1935 (Atto unico). (Parte II).
Dal 11-2-1935 al 26-11-1935. Atti n. 8 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1935

r.94

Idem, dal 10-1-1935 al 27-12-1935. Atti n. 20. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1935

r.95

Idem, dal 5-1-1936 al 30-12-1936. Atti n. 119 (Parte I)
Dal 27-3-1936 al 9-7-1936. Atti n. 2 (Parte II).
Dal 10-2-1936 al 2-12-1936. Atti n. 10 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1936

r.96

Atti di nascita, dal 2-1-1936 al 15-12-1936. Atti n. 30. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1936

r.97

Idem, dal 2-1-1937 al 30-12-1937. Atti n. 95 (Parte I)
Dal 11-8-1937 (Atto unico). (Parte II).
Dal 27-2-1937 al 1-9-1937. Atti n. 5 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1937

r.98

Idem, dal 17-1-1937 al 15-12-1937. Atti n. 27. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1937

r.99

Idem, dal 7-1-1938 al 29-12-1938. Atti n. 104 (Parte I)
Dal 6-5-1938 al 14-12-1938. Atti n. 2 (Parte II / Serie A).
Dal 3-2-1938 al 2-12-1938. Atti n. 9 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1938

r.100

Idem, dal 9-1-1938 al 16-11-1938. Atti n. 23. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1938

r.101

Idem, dal 2-1-1939 al 26-12-1939. Atti n. 88 (Parte I)
Dal 12-2-1939 al 27-5-1939. Atti n. 3 (Parte II / Serie A).
Dal 8-3-1939 al 12-12-1939. Atti n. 9 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1939

r.102

Idem, dal 2-1-1939 al 24-12-1939. Atti n. 32. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1939

r.103

Idem, dal 14-1-1940 al 4-12-1940. Atti n. 103 (Parte I)
Dal 26-4-1940 al 21-11-1940. Atti n. 5 (Parte II / Serie A).
Dal 10-2-1940 al 24-10-1940. Atti n. 5 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Contiene Registro suppletivo dei nati dal 9-12-1940, atti dal n. 104 al n. 113 Anno 1940

r.104

Idem, dal 30-1-1940 al 8-12-1940. Atti n. 23. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello Anno 1940

r.105

Idem, dal 2-1-1941 al 11-12-1941. Atti n. 71 (Parte I)
Dal 30-6-1941 al 31-10-1941. Atti n. 2 (Parte II / Serie A).
Dal 27-3-1941 al 13-10-1941. Atti n. 3 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1941

r.106

Idem, dal 14-1-1941 al 23-11-1941. Atti n. 22. 
Note: indice alfabetico. Frazione Castello. Anno 1941

r.107

Idem, dal 13-1-1942 al 18-12-1942. Atti n. 97 (Parte I)
Dal 31-8-1942 (Atto unico) (Parte II / Serie A).
Dal 14-1-1942 (Atto unico) (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1942

r.108

Idem, dal 3-1-1943 al 27-12-1943. Atti n. 97 (Parte I)
Dal 7-9-1943 (Atto unico). (Parte II / Serie A).
Dal 30-1-1943 al 7-11-1943. Atti n. 6 (Parte II / Serie B).
 

Note: Idem. Anno 1943

r.109

Atti di nascita, dal 3-1-1944 al 24-12-1944. Atti n. 138. 
Note: indice alfabetico. Anno 1944

r.110

Idem, dal 3-1-1945 al 19-12-1945. Atti n. 84 (Parte I)
Dal 10-5-1945 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1945

r.111

Idem, dal 3-1-1946 al 27-12-1946. Atti n. 122 (Parte I)
Dal 3-1-1946 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Contiene n. 2 atti del 7-11-1966 e del 6-10-1966. Anno 1946



Serie XXVI: Stato Civile - Atti di matrimonio
**

Torna al sommario

r.1

Atti di matrimonio dal 26-1-1861 al 21-12-1861. Atti n. 34 
Note: indice alfabetico matrimoni.
Bollo ovale
Anno 1861

r.2

Idem, dal 8-1-1862 al 27-12-1862. Atti n. 26 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1862

r.3

Idem, dal 19-1-1863 al 29-11-1863. Atti n. 37 
Note: dorso in pergamena. Anno 1863

r.4

Idem, dal 10-1-1864 al 29-12-1864. Atti n. 43 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1864

r.5

Idem, dal 7-1-1865 al 28-12-1865. Atti n. 43 
Note: Idem. Anno 1865

r.6

Atti di matrimonio, dal 19-1-1866 al 30-12-1866. Atti n. 36 
Note: allegati atti di matrimonio del 23-11-1866 del Tribunale Civile e Correzionale del 1866; atto di matrimonio del 17-4-1866 del Comune di Alvito + un atto di matrimonio del 27-12-1866.
Dorso in pergamena
Anno 1866

r.7

Idem, dal 21-2-1867 al 30-12-1867. Atti n. 30 
Note: indice alfabetico annuale; dorso in pergamena. Anno 1867

r.8

Idem, dal 8-1-1868 al 26-12-1868. Atti n. 39 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1868

r.9

Idem, dal 7-1-1869 al 23-12-1869. Atti n. 28 
Note: Idem. Anno 1869

r.10

Idem, dal 3-1-1870 al 21-11-1870. Atti n. 42 
Note: Idem. Anno 1870

r.11

Idem, dal 18-1-1871 al 31-12-1871. Atti n. 33 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena; contiene bollo ovale. Anno 1871

r.12

Idem, dal 4-1-1872 al 17-12-1872. Atti n. 31 
Note: indice alfabetico annuale; contiene bollo ovale. Anno 1872

r.13

Idem, dal 6-1-1873 al 27-12-1873. Atti n. 32 
Note: indice alfabetico annuale; contiene bollo ovale. Anno 1873

r.14

Idem, dal 4-1-1874 al 20-12-1874. Atti n. 43 
Note: Idem. Anno 1874

r.15

Atti di matrimonio, dal 24-1-1875 al 24-12-1875. Atti n. 47 
Note: indice alfabetico annuale; contiene bollo ovale. Anno 1875

r.16

Idem, dal 1-1-1876 al 21-12-1876. Atti n. 40 
Note: Idem. Anno 1876

r.17

Idem, dal 4-1-1877 al 15-12-1877. Atti n. 28. 
Note: Idem. Anno 1877

r.18

Idem, dal 20-1-1878 al 31-12-1878. Atti n. 43. 
Note: Indice alfabetico. Anno 1878

r.19

Idem, dal 18-1-1879 al 28-12-1879. Atti n. 31 (Parte I)
Dal 31-12-1879 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1879

r.20

Idem, dal 6-1-1880 al 30-12-1880. Atti n. 23. 
Note: Idem. Anno 1880

r.21

Idem, dal 5-2-1881 al 17-12-1881. Atti n. 49. 
Note: Idem. Anno 1881

r.22

Idem, dal 4-1-1882 al 30-12-1882. Atti n. 49. 
Note: indice alfabetico annuale. Anno 1882

r.23

Duplicato del Reg. 22. 
Anno 1882

r.24

Idem, dal 13-1-1883 al 29-12-1883. Atti n. 45. 
Note: Idem. Anno 1883

r.25

Idem, dal 5-1-1884 al 27-12-1884. Atti n. 55. 
Note: Idem. Anno 1884

r.26

Idem, dal 15-1-1885 al 31-12-1885. Atti n. 35. 
Note: Idem. Anno 1885

r.27

Atti di matrimonio, dal 2-1-1886 al 4-12-1886. Atti n. 38. 
Note: indice alfabetico annuale. Anno 1886

r.28

Idem, dal 15-1-1887 al 17-12-1887. Atti n. 41. 
Note: Idem. Anno 1887

r.29

Idem, dal 14-1-1888 al 22-12-1888. Atti n. 35. 
Note: Idem. Anno 1888

r.30

Idem, dal 12-1-1889 al 21-12-1889. Atti n. 48. 
Note: Idem. Anno 1889

r.31

Idem, dal 11-1-1890 al 29-11-1890. Atti n. 46. 
Note: Idem. Anno 1890

r.32

Idem, dal 10-1-1891 al 18-11-1891. Atti n. 41 (Parte I)
Dal 14-5-1891 al 28-9-1891. Atti n. 3 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1891

r.33

Idem, dal 16-1-1892 al 24-12-1892. Atti n. 49. 
Note: Idem. Anno 1892

r.34

Idem, dal 14-1-1893 al 24-12-1893. Atti n. 38. 
Note: indice alfabetico annuale; dorso in pergamena. Anno 1893

r.35

Idem, dal 14-1-1894 al 22-12-1894. Atti n. 38. 
Note: Idem. Anno 1894

r.36

Idem, dal 7-1-1895 al 29-12-1895. Atti n. 45 (Parte I)
Dal 29-8-1895 al 11-12-1895. Atti n. 2 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1895

r.37

Idem, dal 9-1-1896 al 20-12-1896. Atti n. 41. 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1896

r.38

Atti di matrimonio, dal 2-1-1897 al 11-12-1897. Atti n. 49 (Parte I)
Dal 24-6-1897 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1897

r.39

Duplicato del Reg. 38 
(Condizione pessime) Anno 1897

r.40

Idem, dal 8-1-1898 al 15-12-1898. Atti n. 34 (Parte I)
Dal 14-5-1898 al 18-5-1898. Atti n. 2 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1898

r.41

Idem, dal 7-1-1899 al 23-12-1899. Atti n. 50 (Parte I)
Dal 8-1-1899 al 22-10-1899. Atti n. 5 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale; dorso in pergamena. Anno 1899

r.42

Idem, dal 6-1-1900 al 29-12-1900. Atti n. 46 (Parte I)
Dal 7-1-1900 al 8-12-1900. Atti n. 3 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1900

r.43

Idem, dal 5-1-1901 al 26-12-1901. Atti n. 38 . 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1901

r.44

Idem, dal 4-1-1902 al 27-12-1902. Atti n. 38. 
Note: Idem. Anno 1902

r.45

Atti di nascita, dal 10-1-1903 al 26-12-1903. Atti n. 43. 
Note: Idem. Anno 1903

r.46

Idem, dal 9-1-1904 al 17-12-1904. Atti n. 57 (Parte I)
Dal 29-11-1904 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1904

r.47

Atti di matrimonio, dal 7-1-1905 al 31-12-1905. Atti n. 46. 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1905

r.48

Idem, dal 6-1-1906 al 29-12-1906. Atti n. 47. 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1906

r.49

Idem, dal 5-1-1907 al 19-12-1907. Atti n. 53 (Parte I)
Dal 14-1-1907 al 26-8-1907. Atti n. 3 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1907

r.50

Idem, dal 11-1-1908 al 31-12-1908. Atti n. 60 (Parte I)
Dal 26-1-1908 al 15-9-1908. Atti n. 3 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1908

r.51

Idem, dal 9-1-1909 al 23-12-1909. Atti n. 52 (Parte I)
Dal 5-3-1909 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1909

r.52

Idem, dal 8-1-1910 al 31-12-1910. Atti n. 55. 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1910

r.53

Idem, dal 14-1-1911 al 30-12-1911. Atti n. 134 (Parte I)
Dal 14-8-1911 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1911

r.54

Idem, dal 4-1-1912 al 14-12-1912. Atti n. 58 (Parte I)
Dal 10-10-1912 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1912

r.55

Atti di matrimonio, dal 4-1-1913 al 27-12-1913. Atti n. 48 (Parte I)
Dal 22-2-1913 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1913

r.56

Idem, dal 10-1-1914 al 19-12-1914. Atti n. 47 (Parte I)
Dal 14-9-1914 al 16-10-1914. Atti n. 2 (Parte II).
 

Note: Idem Anno 1914

r.57

Idem, dal 9-1-1915 al 16-10-1915. Atti n. 14 (Parte I)
Dal 20-7-1915 al 10-8-1915. Atti n. 2 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1915

r.58

Idem, dal 15-1-1916 al 25-11-1916. Atti n. 7 (Parte I)
Dal 2-11-1916 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1916

r.59

Atti di nascita, dal 25-1-1917 al 22-12-1917. Atti n. 8 (Parte I)
Dal 18-2-1917 al 22-2-1917. Atti n. 2 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1917

r.60

Idem, dal 28-2-1918 al 5-12-1918. Atti n. 9. 
Note: indice alfabetico annuale. Anno 1918

r.61

Idem, dal 8-1-1919 al 20-9-1919. Atti n. 60 (Parte I)
Dal 15-2-1919 (Atto unico). (Parte II).
Dal 11-8-1919 al 20-12-1919. Atti n. 4 (Parte II / Serie B).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1919

r.62

Atti di matrimonio, dal 24-9-1919 al 30-12-1919. Atti n. 118. 
Note: registro che prosegue il reg. 61. Anno 1919

r.63

Idem, dal 3-1-1920 al 8-12-1920. Atti n. 119 (Parte I)
Dal 21-2-1920 al 8-12-1920. Atti n. 5 (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1920

r.64

Idem, dal 11-12-1920 al 30-12-1920. Atti n. 2. 
Note: registro che prosegue il reg. 63. Totale atti n. 129 Anno 1920

r.65

Idem, elenco decennale matrimoni. 
Anno 1920

r.66

Idem, dal 1-1-1921 al 14-12-1921. Atti n. 81. 
Note: indice alfabetico. Anno 1921

r.67

Idem, dal 11-1-1922 al 21-12-1922. Atti n. 42 (Parte I)
Dal 10-3-1922 al 4-12-1922. Atti n. 5 (Parte II).
Dal 24-4-1922 al 10-12-1922. Atti n. 2 (Parte III).
 

Note: Idem. Anno 1922

r.68

Idem, dal 22-1-1923 al 22-12-1923. Atti n. 43 (Parte I)
Dal 29-1-1923 al 26-4-1923. Atti n. 3 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1923

r.69

Idem, dal 9-1-1924 al 13-12-1924. Atti n. 47. (Parte I)
Dal 31-10-1924 al 28-11-1924. Atti n. 3. (Parte I).
 

Note: Idem. Anno 1924

r.70

Atti di matrimonio, dal 19-1-1925 al 19-12-1925. Atti n. 32. 
Note: indice alfabetico. Anno 1925

r.71

Idem, dal 9-1-1926 al 11-12-1926. Atti n. 49 (Parte I)
Dal 9-11-1926 al 16-11-1926. Atti n. 2 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1926

r.72

Idem, dal 3-1-1927 al 17-12-1927. Atti n. 55 (Parte I)
Dal 8-5-1927 (Atto unico). (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1927

r.73

Idem, dal 7-1-1928 al 29-12-1928. Atti n. 43 (Parte I)
Dal 22-2-1928 al 15-10-1928. Atti n. 3 (Parte II).
Dal 17-2-1928 al 5-10-1928. Atti n. 2 (Parte III).
 

Note: Idem. Anno 1928

r.74

Idem, dal 5-1-1929 al 13-7-1929. Atti n. 27 (Parte I)
Dal 25-2-1929 (Atto unico). (Parte II).
Dal 7-2-1929 al 27-9-1929. Atti n. 9 (Parte III).
Dal 1-10-1929 al 27-12-1929. Atti n. 23 (Parte IV).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1929

r.75

Idem, Parte I: vuota.
Dal 10-1-1930 al 29-12-1930. Atti n. 47 (Parte II).
Dal 1-9-1930 (Atto unico). (Parte III).
 

Note: Idem. Anno 1930

r.76

Idem, parte I: vuota.
Dal 2-1-1931 al 9-12-1931. Atti n. 39 (Parte II).
Dal 1-3-1931 al 15-12-1931. Atti n. 6 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1931

r.77

Atti di matrimonio. Parte I: vuota.
Dal 8-2-1932 al 30-12-1932. Atti n. 38. (Parte II).
Dal 18-5-1932 al 24-11-1932. Atti n. 2 (Parte III.
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1932

r.78

Idem, Parte I: vuota
Dal 10-1-1933 al 26-12-1933. Atti n. 41 (Parte II).
Dal 21-2-1933 al 7-9-1933. Atti n. 2 (Parte III).
Dal 17-7-1933 al 18-8-1933. Atti n. 2 (Parte IV).
 

Note: Idem. Anno 1933

r.79

Idem, Parte I: vuota
Dal 8-1-1934 al 19-12-1934. Atti n. 2. (Parte II)
Dal 14-2-1934 al 24-5-1934. Atti n. 2. (Parte III)
 

Note: Idem Anno 1934

r.80

Idem, Parte I: vuota
Idem, dal 8-1-1935 al 30-12-1935. Atti n. 23 (Parte II)
Dal 27-7-1935 al 15-8-1935. (Parte III).
Dal 6-2-1935 al 15-11-1935. Atti n. 8 (Parte IV).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1935

r.81

Idem, Parte I: vuota
Dal 13-1-1936 al 29-12-1936. Atti n. 44 (Parte II)
Dal 25-1-1936 al 17-8-1936. Atti n. 11 (Parte III).
Dal 21-3-1936 al 27-11-1936. Atti n. 3 (Parte IV).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1936

r.82

Atti di matrimonio, Parte I: vuota
Dal 2-1-1937 al 29-10-1937. Atti n. 51 (Parte II)
Dal 25-3-1937 al 22-12-1937. (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1937

r.83

Idem, dal 30-10-1937 al 31-12-1937. Atti n. 65. 
Note: registro suppletivo del reg. 82 Anno 1937

r.84

Idem, Parte I: vuota
Dal 2-1-1938 al 30-12-1938. Atti n. 47 (Parte II)
Dal 9-3-1938 al 22-7-1938. Atti n. 4 (Parte III).
Dal 1-12-1938 (Atto unico). (Parte IV).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1938

r.85

Idem, Parte I: vuota
Dal 11-1-1939 al 30-12-1939. Atti n. 39 (Parte II)
Dal 22-1-1939 al 26-11-1939. Atti n. 4 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1939

r.86

Idem, Parte I: vuota
Dal 13-1-1940 al 31-12-1940. Atti n. 54 (Parte II)
Dal 27-1-1940 al 27-5-1940. Atti n. 3 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1940

r.87

Idem, Parte I: vuota
Dal 6-1-1941 al 29-12-1941. Atti n. 32 (Parte II)
Dal 10-7-1941 al 12-9-1941. Atti n. 12 (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1941

r.88

Atti di matrimonio, Parte I: vuota
Dal 8-1-1942 al 21-12-1942. Atti n. 34 (Parte II)
Dal 7-2-1942 al 31-8-1942. Atti n. 8 (Parte III).
 

Note: manca indice alfabetico. Anno 1942

r.89

Idem, Parte I: vuota
Dal 14-1-1943 al 13-12-1943. Atti n. 35 (Parte II)
Dal 29-2-1943 (Atto unico). (Parte III).
Dal 18-1-1943 al 10-12-1943. Atti n. 2 (Parte IV).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1943

r.90

Idem, dal 30-1-1944 al 30-12-1944. Atti n. 32. (Parte I).
Dal 10-10-1944 (Atto unico) - (Parte II)
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1944

r.91

Idem, Parte I: vuota
Dal 13-1-1945 al 18-12-1945. Atti n. 39 (Parte II)
Dal 9-3-1945 al 31-10-1945. (Parte III).
Dal 6-5-1945 (Atto unico) - Parte IV.
 

Note: Idem. Anno 1945

r.92

Idem, Parte I: vuota
Dal 13-1-1946 al 24-12-1946. Atti n. 47 (Parte II)
Dal 23-9-1946 al 14-10-1946. (Parte III).
 

Note: indice alfabetico. Anno 1946

r.93

Duplicato del registro 92. 
Anno 1946



Serie XXVII: Stato Civile - Pubblicazioni di matrimonio
*

Torna al sommario

r.1

Pubblicazioni di matrimonio, dal 22-1-1881 al 17-12-1881. Atti n. 54. (Parte I).
Dal 21-1-1891 al 23-11-1891. Atti n. 7. (Parte II).
 

Note: indice alfabetico annuale. Anno 1881-1891

r.2

Idem, dal 14-1-1882 al 31-12-1882. Atti n. 59. (Parte I).
Dal 14-1-1882 al 23-9-1882. Atti n. 6. (Parte II).
 

Note: Idem Anno 1882

r.3

Idem, dal 4-1-1896 al 26-12-1896. Atti n. 41. (Parte I).
Dal 17-7-1896 al 26-12-1896. Atti n. 5. (Parte II).
 

Note: Idem Anno 1896

r.4

Idem, dal 2-1-1908 al 17-12-1908. Atti n. 66.
 

Note: Idem Anno 1908



Serie XXVIII: Stato Civile - Atti di morte
**

Torna al sommario

r.1

Atti di morte, dal 9-1-1861 al 31-12-1861. Atti n. 89 
Note: indice alfabetico.
Bollo ovale
Anno 1861

r.2

Idem, dal 3-1-1862 al 3-12-1862. Atti n. 94 
Note: Idem. Anno 1862

r.3

Atti di morte, dal 3-1-1863 al 27-12-1863. Atti n. 93 
Note: indice alfabetico. Anno 1863

r.4

Atti di nascita dal 7-1-1864 al 30-12-1864. Atti n. 76 
Note: Idem. Anno 1864

r.5

Atti di nascita dal 5-1-1865 al 28-12-1865. Atti n. 72 
Note: Idem. Anno 1865

r.6

Atti di nascita dal 18-1-1866 al 30-12-1866. Atti n. 89 
Note: indice alfabetico; dorso in pergamena. Anno 1866

r.7

Indice decennale dei morti 
Anno 1866-1875

r.8

Idem, dal 3-1-1867 al 30-12-1867. Atti n. 80 
Note: indice alfabetico; bollo ovale dei Savoia; dorso in pergamena. Anno 1867

r.9

Idem, dal 4-1-1868 al 29-12-1868. Atti n. 128 
Note: indice alfabetico; bollo ovale; dorso in pergamena. Anno 1868

r.10

Idem, dal 2-1-1869 al 30-12-1869. Atti n. 90 
Note: Idem. Anno 1869

r.11

Idem, dal 1-1-1870 al 30-12-1870. Atti n. 68 
Note: indice alfabetico. Anno 1870

r.12

Idem, dal 4-1-1871 al 31-12-1871. Atti n. 65 
Note: indice alfabetico; bollo ovale. Anno 1871

r.13

Idem, dal 2-1-1872 al 30-12-1872. Atti n. 143 
Note: Idem. Anno 1872

r.14

Idem, dal 9-1-1873 al 28-12-1873. Atti n. 99 
Note: Idem. Anno 1873

r.15

Atti di morte, dal 4-1-1874 al 29-12-1874. Atti n. 114 
Note: Indice alfabetico. Anno 1874

r.16

Idem, dal 6-1-1875 al 4-12-1875. Atti n. 124. (Parte I)
Dal 8-1-1875 al 28-12-1875. Atti n. 13. (Parte II)
 

Note: Idem. Anno 1875

r.17

Idem, dal 1-1-1876 al 30-12-1876. Atti n. 109 
Note: Idem. Anno 1876

r.18

Idem, dal 6-1-1877 al 24-12-1877. Atti n. 106 (Parte I)
Dal 20-2-1877 al 15-11-1877. Atti n. 8 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1877

r.19

Idem, dal 19-1-1878 al 31-12-1878. Atti n. 97. 
Note: Idem. Anno 1878

r.20

Idem, dal 1-1-1879 al 30-12-1879. Atti n. 134. 
Note: Idem. Anno 1879

r.21

Idem, dal 4-1-1880 al 31-12-1880. Atti n. 100 (Parte I)
Dal 4-1-1880 al 10-11-1880. Atti n. 17 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1880

r.22

Idem, dal 2-1-1881 al 31-12-1881. Atti n. 102 (Parte I)
Dal 2-1-1881 al 16-12-1881. Atti n. 21 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1881

r.23

Idem, dal 2-1-1882 al 27-12-1882. Atti n. 123 (Parte I)
Dal 21-2-1882 al 1-12-1882. Atti n. 13 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1882

r.24

Atti di morte, duplicato del reg. 23. 
Anno 1882

r.25

Idem, dal 2-1-1883 al 29-12-1883. Atti n. 101 (Parte I)
Dal 3-2-1883 al 20-12-1883. Atti n. 15 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1883

r.26

Idem, dal 3-1-1884 al 27-12-1884. Atti n. 93 (Parte I)
Dal 8-2-1884 al 6-12-1884. Atti n. 12 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1884

r.27

Idem, dal 4-1-1885 al 19-12-1885. Atti n. 89. 
Note: Idem. Anno 1885

r.28

Idem, dal 26-10-1886 al 31-12-1886. Atti n. 203. 
Note: Idem. Anno 1886

r.29

Idem, dal 2-1-1886 al 25-10-1886. Atti n. 162. (Parte I).
Dal 5-1-1886 al 30-12-1886. Atti n. 14. (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1886

r.30

Idem, dal 9-1-1887 al 28-12-1887. Atti n. 123 (Parte I)
Dal 3-3-1887 al 19-12-1887. Atti n. 11 (Parte II).
 

Note: Idem. Anno 1887

r.31

Idem, dal 2-1-1888 al 31-12-1888. Atti n. 108. 
Note: Idem. Anno 1888

r.32

Idem, dal 2-1-1889 al 30-12-1889. Atti n. 114 (Parte I